15 Febbraio 2025
La genovese si laurea campionessa italiana del pentathlon indoor con il personale di 4193 punti. Riccardi conferma il titolo promesse, Morbin vince tra le juniores
La prima giornata dei Campionati italiani di prove multiple incorona Sara Chiaratti. Al Palaindoor di Padova, dove l’evento fa tappa per la dodicesima volta tornando ad assegnare anche i titoli assoluti come non accadeva dal 2019, la genovese conquista la maglia tricolore del pentathlon replicando il successo dell’anno scorso a La Spezia nell’eptathlon. Per la 23enne della Libertas Unicusano Livorno uno score di 4193 punti che la conduce alla soglia della “top ten” italiana di sempre, con un progresso di 174 punti sul personale. Al secondo posto la veneziana Scilla Benussi (Us Quercia Dao Conad) con 3924 e terza Giulia Riccardi (Gs Trilacum, 3818), la 21enne trentina che si aggiudica anche il titolo promesse e conferma quello ottenuto nella scorsa stagione. Tra le under 23 sugli altri gradini del podio Ilaria Zanella (Atl. Vicentina, 3535) ed Eleonora Favaretto (Team Treviso, 3444). A Matilde Morbin (Atl. Vicentina) va invece il tricolore juniores. La campionessa italiana outdoor del 2024, quest’anno già vincitrice del titolo di categoria nei 60 ostacoli ad Ancona, realizza 3757 punti davanti a Sofia Bonafè (Pontevecchio Bologna, 3696) che grazie al risultato degli 800 supera nel finale Ginevra Drovandi (Toscana Atl. Empoli Nissan, 3596). Il primatista italiano Dario Dester (Carabinieri) in testa nell’eptathlon dopo le prime quattro prove. Domenica in palio le restanti cinque maglie tricolori: eptathlon assoluto, promesse e juniores maschile, pentathlon allievi e allieve.
PENTATHLON DONNE – Scilla Benussi (Us Quercia Dao Conad), tricolore outdoor 2023, è la più veloce nei 60 ostacoli: con 8.75 precede di due centesimi Giulia Riccardi (Gs Trilacum) e la vincitrice del titolo all’aperto Sara Chiaratti (Libertas Unicusano Livorno) appaiate a 8.77, quarta con 8”86 la campionessa italiana uscente Marta Giovannini (Libertas Unicusano Livorno). Le uniche a superare 1,74 nell’alto sono Chiara Crippa (Nissolino Sport) e Chiaratti, quest’ultima passa così in testa proprio davanti a Crippa (1862 punti contro 1788) mentre risale Alice Lunardon (Gs La Piave 2000), terza con 1,68. Riccardi, dopo aver saltato 1,59, guida la classifica under 23 (quinta assoluta). Nel peso Chiaratti allunga: lancia a 13,34, miglior misura di giornata, e consolida il ruolo di leader, Benussi è seconda con 12,83, Giovannini terza con 11,87 e con tre nulli è compromessa la gara di Lunardon. Più di 200 punti separano Chiaratti da Giovannini (2612 a 2387), terza Benussi (2368) e quarta Riccardi (2237). Lunardon va oltre i 6 metri nel lungo (6,07), dove Giovannini totalizza tre “x” e Chiaratti, seconda con 5,97, prende il largo (3452 punti) ipotecando il titolo nei confronti di Benussi (3181) e Riccardi (3062). Un ordine di classifica che non cambierà neppure dopo gli 800 vinti da Alice Pietroboni (Atl. Gallaratese) in 2:24.48 con Chiaratti quarta in 2:26.21, Benussi terza in 2:26.04 e Riccardi seconda in 2:25.05.
PENTATHLON JUNIORES DONNE – La campionessa italiana outdoor Matilde Morbin (Atl. Vicentina) sfreccia in 8.68 nei 60 ostacoli con ampio margine su Ginevra Drovandi (Toscana Atl. Empoli Nissan, 8.88) e Martina Bianchi (Atl. Brescia 1950), terza in 8.98. Nell’alto Drovandi sale a 1,71 e diventa leader dopo due gare, alle sue spalle Morbin (1,65), Sofia Bonafè (Pontevecchio Bologna, 1,59) e Bianchi (1,59). La gara del peso, dove la migliore è Elisa Dozio (Atl. Lecco Colombo Costruzioni) con 12,62, riporta Morbin (10,76) al comando: la vicentina, quest’anno già tricolore di categoria nei 60 ostacoli, guida la graduatoria con un vantaggio di 71 punti su Drovandi (9,23). Bonafè vince il lungo con 5,81 ma il secondo posto di Morbin (5.69) rafforza la leadership della veneta che prima degli 800 capeggia la classifica con 159 punti su Drovandi e 176 sulla stessa Bonafè. Nella prova finale Morbin controlla (2:33.59) e le gerarchie cambiano solo per le piazze d’onore con Bonafè (2:24.49) che sopravanza Drovandi (2:33.69) in una gara in cui il miglior crono arriva dalla prima serie con Alexa Schneider (Ssv Bruneck) in 2:21.33.
EPTATHLON UOMINI – Lorenzo Mellano (Atl. Fossano ’75) è l’unico a scendere sotto i 7 secondi nei 60 metri. L’under 23 piemontese, terzo nel decathlon l’anno scorso a La Spezia, chiude in 6.97 lasciandosi dietro il favorito, Dario Dester (Carabinieri, 7.10), e l’altra promessa Alberto Nonino (Atl. Malignani Libertas Udine, 7.11). Dopo due gare è Andrea Cerrato a prendere la testa della classifica: il compagno di club dell’Atletica Fossano ’75, già secondo agli Assoluti outdoor, svetta nel lungo con 7,32 e Dester, secondo in pedana con 7,14, lo insegue a 44 punti di distanza mentre Andrea Caiani (Team-A Lombardia, 7,12) è terzo (miglior under 23) in graduatoria generale. L’azzurro Dester firma la miglior misura nel peso (14,25) davanti a Lorenzo Modugno (Pol. Triveneto Trieste, 13,43) e Jan Fragiacomo (Lagarina Crus Team, 12,99). Il primatista italiano va così in testa con 2438 punti seguito da Cerrato (2384) e Nonino (2242). Nell’alto il migliore è Modugno con 1,97 ma Dester (1,88) resta leader con 3134, Cerrato (3054) rimane al secondo posto e Nonino (2938) al terzo.
EPTATHLON JUNIORES UOMINI – Il primo leader di giornata è Nicola Serra (Centro Atletica Piombino) che nei 60 corre in 6.91 staccando Kevin Lubello (Lagarina Crus Team, 7.10) e Francesco Stradi (Atl. Reggio), un centesimo meno rapido (7.11). Serra resta primo in classifica anche dopo la gara di lungo, che il toscano vince con 6,90 su Federico Cristofaro (Osa Saronno, 6,81) e Lubello (6,79). Nel peso il migliore è Daniele Tomasi (Css Leonardo da Vinci) con 12,83 ma Serra (11,83) continua a comandare mentre Lubello (12,06) recupera terreno ed è secondo: il divario tra i due è di 80 punti (2301 a 2221). Nell’alto brilla più di tutti Lubello, che salta 1,95 e si porta in testa a quota 2979 mentre Serra non fa meglio di 1,71 e insegue il capofila con un distacco di 126 punti. Il costante Francesco Stradi (Atl. Reggio), dopo l’1,86 nell’alto, chiude la prima giornata al terzo posto.
Mauro Ferraro (FIDAL Veneto)
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