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L’Agenzia delle entrate ti svuota il conto con una mail, è una truffa


Un nuovo allarme phishing riguarda false email che sembrano provenire dall’Agenzia delle Entrate, promettendo rimborsi fiscali per ingannare i contribuenti. In realtà, si tratta di un raggiro ben orchestrato per sottrarre dati bancari e informazioni personali. Le email fraudolente utilizzano loghi e grafiche ufficiali, rendendo difficile distinguerle da comunicazioni autentiche. Il pericolo è concreto: cliccando sul link indicato, si viene indirizzati a un sito fasullo che chiede di inserire credenziali bancarie e dati sensibili, permettendo ai truffatori di svuotare i conti correnti o rubare l’identità della vittima. L’Agenzia delle Entrate ha già messo in guardia gli utenti, fornendo istruzioni chiare su come riconoscere ed evitare la truffa.

Le truffe online stanno diventando sempre più sofisticate, e l’ultima in ordine di tempo riguarda un’email falsa a nome dell’Agenzia delle Entrate. Questa comunicazione promette rimborsi fiscali straordinari, ma in realtà è uno stratagemma per rubare dati bancari e personali.

Il sistema utilizzato è il phishing, una tecnica di frode informatica che induce le vittime a inserire informazioni sensibili su un sito contraffatto. In questo caso, i criminali informatici inviano un’email con grafica e logo simili a quelli ufficiali e forniscono un link che rimanda a una pagina web ingannevole, identica a quella dell’Agenzia delle Entrate. Qui si chiede all’utente di compilare un modulo con i propri dati bancari, che finiranno direttamente nelle mani dei truffatori.

Vediamo come riconoscere queste email truffa, quali sono i segnali d’allarme e come proteggersi dai rischi.

Come funziona la truffa del rimborso fiscale

Le email fraudolente che circolano nelle ultime settimane presentano alcuni elementi ricorrenti, che devono far scattare immediatamente il campanello d’allarme:

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  • Oggetto della mail: solitamente riportano frasi come “Rimborso straordinario”.
  • Grafica e logo simili a quelli ufficiali dell’Agenzia delle Entrate, per rendere la truffa più credibile.
  • Un link all’interno della mail che porta a una pagina fasulla, identica a quella dell’ente.
  • Un allegato in PDF da compilare e inviare, contenente spazi per inserire dati personali e bancari.

Una volta compilati e inviati, i dati bancari e personali finiscono nelle mani dei cybercriminali, che possono svuotare il conto corrente o utilizzare l’identità della vittima per altre truffe.

Come riconoscere le email false dell’Agenzia delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate ha diffuso una comunicazione ufficiale per avvisare gli utenti della truffa e fornire indicazioni su come riconoscere queste email. Ecco i segnali più comuni:

  1. Mittente sospetto → Le email provengono da indirizzi estranei all’Agenzia delle Entrate. Prima di aprire un messaggio, controlla sempre il dominio dell’email. Se non termina con .gov.it, si tratta di una truffa.
  2. Errori grammaticali e ortografici → Spesso queste email contengono frasi sgrammaticate o traduzioni errate, tipiche delle truffe online.
  3. Richiesta di inserire dati personali e bancari → L’Agenzia delle Entrate non chiede mai credenziali bancarie via email.
  4. Presenza di allegati in formato PDF → I truffatori utilizzano moduli falsi per spingere la vittima a compilare e restituire informazioni personali.
  5. Pressione psicologica → Il messaggio invita ad agire rapidamente, minacciando scadenze imminenti o la perdita del rimborso per chi non compila subito il modulo.

Come proteggersi dalle truffe phishing

Per evitare di cadere in questa trappola, segui queste regole di sicurezza fondamentali:

  • Non cliccare mai sui link contenuti nell’email.
  • Non scaricare allegati sospetti, soprattutto se in formato PDF o ZIP.
  • Non fornire mai dati personali o bancari via email o telefono.
  • Controlla sempre l’indirizzo del mittente prima di aprire il messaggio.
  • Segnala immediatamente il tentativo di truffa alle autorità competenti.

Se hai ricevuto un’email sospetta con promesse di rimborsi fiscali, cancellala immediatamente e denunciala alla Polizia Postale o alla stessa Agenzia delle Entrate.

Attenzione ai rimborsi fasulli, ecco come difendersi

La truffa del rimborso fiscale è solo l’ultima di una lunga serie di tentativi di phishing che sfruttano il nome di enti ufficiali per ingannare i cittadini.

Per evitare di cadere nella trappola, è essenziale:
✅ Non fidarsi mai di email che promettono rimborsi immediati.
✅ Verificare il mittente e il dominio dell’email.
✅ Non cliccare su link o scaricare allegati sospetti.
✅ Segnalare le email fraudolente alle autorità.

L’Agenzia delle Entrate ha confermato che non invia mai email di questo tipo e ha ribadito che nessun rimborso fiscale viene erogato attraverso link o moduli da compilare online. Se ricevi una di queste comunicazioni, cancellala subito e avvisa chi potrebbe essere meno esperto di queste truffe.

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