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San Benedetto, l’assessore al turismo Cinzia Campanelli interviene sul tema dati turistici


Nello scorso anno รจ stato registrato un calo di presenze

L’assessore al turismo del comune di San Benedetto, Cinzia Campanelli, ha voluto replicare sul tema del giorno: i dati turistici diffusi dalla Regione Marche nel corso della recente Bit di MIlano. “Torno sul tema dei dati delle presenze turistiche dello scorso anno per alcune riflessioni a mente fredda che spero possano portare un contributo alla discussione che si รจ aperta in cittร . Sui dati, mi si permetta di osservare che innanzi tutto il sistema regionale utilizzato, basato solo su arrivi e presenze registrati dalle strutture ricettive, รจ uno strumento non piรน attuale e restituisce un mero dato quantitativo non sufficiente ad orientare le scelte e le azioni per politiche del turismo mirate e a raccontare la realtร  nella sua complessitร . Ci sono poi elementi oggettivi che rendono difficili i confronti: San Benedetto del Tronto, con i suoi 25 chilometri quadrati, non potrร  mai competere con i 115 km quadrati di superficie del comune di Senigallia, con i suoi 13 campeggi che obbligatoriamente devono registrare chiunque entri o esca, e nemmeno con una cittร  come Pesaro, capoluogo di provincia che ha goduto di una vetrina di enorme valore come Capitale italiana della Cultura. Cosรฌ come non posso non confrontare il โ€“ 4,70% delle presenze, come da dati regionali, con il calo di appena il 2% relativo agli incassi dellโ€™imposta di soggiorno registrato dallโ€™Azienda Multi Servizi spa; dato, questโ€™ultimo, credo incontestabile.
Ciรฒ premesso, รจ fuori di dubbio che si debba aprire una riflessione seria ed approfondita sul risultato conseguito nel 2024, da noi e dagli altri competitor del nord delle Marche ma anche sui dati degli anni precedenti. Una riflessione che dovrebbe riguardare anche e soprattutto la Regione Marche la quale, pur avendo snocciolato dati da โ€œanno record del turismo marchigianoโ€, non puรฒ permettersi di sottovalutare le dinamiche che riguardano i territori piรน rappresentativi dal punto di vista turistico. Se infatti, come dichiarato dal Presidente Acquaroli, lโ€™afflusso dei turisti stranieri nelle Marche, in arrivo soprattutto da centro e nord Europa, รจ cresciuto del 15% rispetto al 2023, va fatto un approfondimento rispetto non alle percentuali ma ai numeri assoluti. Per fare un esempio, se San Benedetto passasse da 100mila arrivi a 110mila, avrebbe un incremento del 10% pari a 10mila arrivi. Se invece una localitร  X passasse da 20mila arrivi a 30 mila avrebbe un incremento del 50%, pari comunque sempre a 10mila nuovi arrivi. Per questo, vogliamo lasciare la mera speculazione sulle percentuali di crescita a chi le utilizza per enfatizzare la competizione tra comuni e amministrazioni. Questo non significa che sia andato tutto bene, sicuramente รจ suonato un campanello dโ€™allarme che deve farci riflettere. Dobbiamo sederci tutti attorno a un tavolo e capire che strada prendere, tutti insieme, con la consapevolezza perรฒ che dobbiamo toglierci dalla testa questa inutile ossessione dei dati numerici e che lavorare sul prodotto e sulla qualitร  porterร  risultati non immediati.
Le nostre riflessioni non potranno prescindere da temi che vanno ben oltre le competenze in ambito comunale ma che investono la responsabilitร  di livelli istituzionali superiori, in primis quelli regionali: parlo innanzitutto delle questioni legate al gap infrastrutturale che, soprattutto negli ultimi anni, sta danneggiando non poco il sud delle Marche, visto che il bacino turistico di riferimento della nostra regione รจ soprattutto collocato al nord, sia dโ€™Italia che dโ€™Europa. Il tema dellโ€™accessibilitร  รจ uno delle basi del nostro lavoro e lโ€™adeguamento delle infrastrutture, sia ferroviarie che autostradali, sarร  cruciale per dispiegare tutto il potenziale di una destinazione che ha comunque pochi eguali a livello regionale e nazionale. Per questo รจ nostra intenzione profondere il massimo impegno affinchรฉ tali tematiche siano poste sui tavoli di confronto con tutte le categorie interessate per poter individuare da subito i punti di debolezza su cui intervenire ed intensificare il dialogo coinvolgendo in maniera sempre piรน stringente tutti gli attori del territorio le cui attivitร  pubbliche e private afferiscono alla sfera turistica.

Soltanto insieme infatti possiamo determinare una svolta decisiva, orientata verso lโ€™adeguamento qualitativo dei servizi, verso la formazione degli operatori, anche attraverso lโ€™utilizzo di competenze tali da equilibrare lโ€™andamento dei prezzi e garantire cosรฌ una sostenibilitร  economica, sociale e ambientale. Siamo consapevoli della veloce evoluzione e trasformazione del mercato turistico, tanto da esserci messi al lavoro in questo ultimo anno proprio per accelerare il processo di costruzione e attivitร  di integrazione che valorizzi e metta a sistema la Riviera delle Palme e i borghi collinari immediatamente prossimi per proporre azioni concrete capaci di raccontare con efficacia le bellezze, le tradizioni, le peculiaritร  e le storie di un territorio coeso che ha la pretesa di divenire una Destinazione Turistica completa, ampliando la consueta offerta balneare anche ai mesi al di fuori della stagione estiva. Un territorio integrato capace di attrarre un turismo sostenibile e di qualitร . A questo servirร  la DMO e proprio in questa delicata fase esigiamo che la Regione Marche, chiamata a promuovere lโ€™offerta turistica regionale, ci consideri interlocutori privilegiati al pari delle altre mete turistiche al nord delle Marche. Auspichiamo dunque che venga messo da parte il modus operandi di utilizzo dei dati e percentuali piรน a fini propagandistici che tecnici, perchรฉ questo genererebbe soltanto riflessi negativi sul sistema turistico territoriale e sul suo tessuto socioeconomico. Concludo infatti con un appello: non cโ€™รจ azione di marketing che possa reggere il confronto con il โ€œpassaparolaโ€. Il turista deve vivere la propria vacanza come un โ€œcittadino temporaneoโ€ per cui deve sentirsi accolto e percepire un senso di appartenenza a un territorio e dalle sue tradizioni, diventando cosรฌ il miglior ambasciatore del luogo di cui รจ stato ospite. Eโ€™ importante, se non decisivo, recuperare il senso di appartenenza alla comunitร  insita nel DNA di questa destinazione e che lโ€™ha resa storicamente una delle mete turistiche di primaria importanza a livello nazionale. Non nascondiamo ciรฒ che non va, cerchiamo perรฒ di dare valore a quanto di bello e di buono si fa a San Benedetto, non da ultimo alla qualitร  di vita di cui godiamo”.



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