Botta e risposta consumato nel giro di poche ore (fra il consigliere 5s Gravina e il governatore Roberti) sulle risorse idriche e sull’ipotesi di trasferire quelle del Liscione direttamente a Occhito.
«Da dicembre attendiamo che il Consiglio regionale discuta due mozioni fondamentali sul tema delle risorse idriche in Molise, che abbiamo depositato con tutta la minoranza, mesi fa e che oggi, alla luce delle recenti dichiarazioni alla stampa del presidente Roberti, risultano ancora più urgenti. È necessario un dibattito istituzionale per capire quale sia la reale posizione della Giunta e come intenda agire per tutelare una risorsa strategica per il nostro territorio».
Così Roberto Gravina torna a sollecitare la maggioranza di centrodestra su un tema che riguarda direttamente la qualità della vita dei cittadini e il futuro della regione. Tema che è ridiventato centrale nell’agenda della politica molisana dopo l’apertura del governatore Roberti, durante una trasmissione di Telenorba venerdì scorso, all’ipotesi di fornire altra acqua alla Puglia.
«Va ricordato – aggiunge il pentastellato – che il presidente della Regione, per legge, ha l’obbligo di riferire annualmente al Consiglio sullo stato del sistema idrico regionale. Sono passati quasi due anni e questo non è ancora accaduto. Ma non solo: il presidente ha anche una serie di poteri di coordinamento su quanto viene messo in atto per la gestione del sistema idrico. È ora che li eserciti in modo chiaro e trasparente, coinvolgendo tutti gli attori istituzionali ed evitando ulteriori ritardi».
L’ex sindaco di Campobasso, candidato presidente del centrosinistra alle regionali del 2023, sottolinea poi come, l’azione dei rappresentanti del Movmento 5 Stelle, non si limiti alla sola denuncia, ma sia improntata alla costruzione di soluzioni concrete: «Le mozioni che abbiamo presentato da mesi dimostrano il nostro impegno a cercare un confronto diretto, con l’obiettivo di contribuire all’identificazione di una roadmap chiara per affrontare problemi che preoccupano tutti i molisani, specialmente dopo quanto accaduto durante l’ultima stagione nella quale da un lato lo stress del gruppo sorgentizio del Biferno, dall’altro i costi energetici per il relativo sollevamento ed infine la gestione del potabilizzatore dell’invaso del Liscione, hanno messo in evidenza l’attuale fragilità degli schemi idrici esistenti».
Nel merito, una delle mozioni presentate nel dicembre del 2024 chiede alla Giunta di rivedere e aggiornare gli accordi interregionali che regolano la gestione dell’acqua tra Molise, Campania e Puglia. L’intento è quello di tutelare le risorse idriche regionali, adeguando le condizioni ai reali fabbisogni del territorio e garantendo un’equa compensazione per l’acqua trasferita fuori regione.
«Per migliorare la gestione, la manutenzione e la distribuzione dell’acqua e garantire, al contempo, il controllo regionale su una risorsa tanto strategica quanto preziosa – aggiunge Gravina -, è fondamentale una fattiva collaborazione tra enti regionali, come Molise Acque e Grim, L’acqua è una risorsa troppo importante per essere lasciata all’improvvisazione o, peggio, agli interessi di pochi. Affrontare queste problematiche non è solo una questione di efficienza o di gestione delle risorse, ma significa anche garantire che l’acqua resti un bene pubblico e non venga privatizzata».
Quindi conclude: «Ci aspettiamo che la Giunta regionale si assuma le proprie responsabilità e dia risposte concrete ai cittadini. La gestione dell’acqua non può essere un tema da affrontare solo nelle emergenze, ma deve essere una priorità quotidiana. Noi continueremo a insistere affinché si apra finalmente un dibattito istituzionale serio e si arrivi a scelte che vadano nell’interesse del Molise e dei molisani».
Nel giorno in cui Stellantis ufficializza la produzione di cambi ibridi a Termoli, è la replica del governatore, Gravina parla d’altro. «Questa notizia (sullo stabilimento di Rivolta del Re, ndr) – ancora Roberti – rappresenta la migliore risposta per chi conosce poco e male gli impegni che sono stati assunti durante i tavoli nazionali al Mimit. L’attenzione di Stellantis nei confronti dello stabilimento di Termoli è sempre stata viva e il polo industriale molisano è sempre stato citato nei vari piani industriali. Inoltre, i rapporti con la governance di Stellantis sono ottimi e c’è collaborazione e confronto». Bene, prosegue Roberti, in coincidenza con questa bella notizia, rispetto alla quale non sono mancati coloro che, forse, auspicavano soluzioni diverse per mera propaganda politica, il consigliere regionale Roberto Gravina che fa? Interroga il presidente della Regione, affermando che da due anni non si parla in Consiglio regionale di sistema idrico regionale. Il capo dell’esecutivo cita la seduta monotematica dell’8 ottobre scorso. «Chiarisca il consigliere Gravina quali sono le interpellanze non discusse, che furbescamente non menziona – ha conclude quindi il presidente – Ricordo che a dirigere i lavori dell’Aula è il presidente dell’assise consiliare, il quale avendo inserito le interpellanze nei lavori d’Aula ha dimostrato la volontà del Consiglio di discuterle. Noi, intanto, aspettiamo che lo stesso Gravina relazioni sullo stato dei depuratori della città di Campobasso, sull’Autorizzazione Unica Ambientale e sulle responsabilità di chi doveva controllare e non lo ha fatto. Sicuramente, a breve, dovremmo dare chiarimenti alla collettività».
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