Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
#finsubito
#finsubito video
Agevolazioni
Asta
Bandi
Costi
Eventi
Informazione
manifestazione
Sport
Vendita immobile

Finanziamo agevolati e contributi

per le imprese

in Italia il mercato vale 900 milioni di euro nel 2024. Crescita dell’11% sul 2023


Smart Home: in Italia il mercato va. E nel 2024 raggiunge il valore 900 milioni di euro, mettendo a segno una crescita dell’11% sull’anno precedente, nonostante la fine di bonus e incentivi energetici. I dati emergono dalla ricerca condotta dall’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano.

Screenshot

Si tratta di un buon risultato, se confrontato con l’Europa, dove nei primi sei mesi dell’anno si è osservata una crescita media del +6,5%, anche se la spesa pro-capite in Italia risulta ancora circa metà di quella europea (15,5 euro per abitante, rispetto a 32,5). Il mercato è trainato da soluzioni per la sicurezza, come videocamere, sensori per porte-finestre e serrature connesse, che rappresentano il 28% del valore. Seguono elettrodomestici smart (19%), dispositivi per il risparmio energetico come caldaie, termostati, valvole termostatiche e condizionatori connessi (16%) e smart speaker (14%).

Smart Home, i trend del 2024 in Italia

Il 2024 ha portato novità importanti sul fronte della domanda di soluzioni smart per la casa, con un aumento della consapevolezza e della maturità dei consumatori italiani: oggi 6 su 10 possiedono già degli oggetti smart in casa, anche se solo 4 su 10 li hanno connessi alla rete internet. In ogni caso, è alta la propensione all’acquisto di nuovi dispositivi in futuro: uno su tre si dice interessato. Ma ci sono importanti novità anche lato offerta: aumenta la gamma di servizi attivabili dall’utente e questi sono sempre più innovativi, grazie alla valorizzazione dei dati raccolti dai dispositivi e all’integrazione delle soluzioni IoT con l’Intelligenza Artificiale. La vendita dell’hardware è un mezzo per ampliare la propria base clienti, ma le aziende sono sempre più consapevoli che il vero valore vada cercato altrove. Anche nel 2024 sono le soluzioni per la sicurezza a trainare le vendite del mercato Smart Home, con 250 milioni di euro (28% del valore, +28% rispetto al 2023). L’hardware genera la quota più rilevante del fatturato, ma cresce l’offerta di servizi e funzionalità avanzate. Ad esempio, i dispositivi si integrano altri oggetti smart in casa e/o utilizzano algoritmi di Artificial Intelligence per rilevare potenziali infrazioni.

Bene gli elettrodomestici, frenano i device smart

Segue il settore degli elettrodomestici smart, con 179 milioni di euro di mercato (19%) e una crescita importante nell’ultimo anno (+13%). Anche in questo ambito si lavora su nuovi servizi abilitati dai dati raccolti dai dispositivi connessi e da algoritmi di AI. Ad esempio, sono nate partnership tra fornitori di energia e produttori per utilizzare i dispositivi quando l’energia costa meno: il costo dell’energia viene fatto variare in base ai livelli effettivi di domanda e gli elettrodomestici possono decidere di attivarsi nel momento in cui l’energia è più conveniente.

Screenshot

Rallenta il mercato dei dispositivi smart per il risparmio energetico, che vale 141 milioni di euro (16% del valore complessivo, -5%), la categoria che ha risentito più della riduzione degli incentivi statali, soprattutto per i canali B2b presidiati da distributori e installatori. Nonostante la flessione, si osservano segnali positivi per l’offerta: gli utenti sono sempre più attenti alla riduzione dei consumi, sia per l’aumento dei costi dell’energia sia per la crescente sensibilità ambientale. Il 32% dei consumatori vorrebbe attivare servizi per la gestione dei consumi e, tra questi, il 71% sarebbe disposto a spendere per la loro attivazione. Al quarto posto, il mercato degli smart speaker: 125 milioni di euro, 14% del mercato, in leggera flessione (-4%) in linea con il quadro internazionale: nei primi sei mesi del 2024 sono stati venduti 62 milioni di speaker nel mondo, in riduzione (-5%) rispetto allo stesso periodo del 2023 per la progressiva saturazione del mercato. Ma sono in arrivo nuove funzionalità smart abilitate dalla GenAI, che consentiranno interazioni più intuitive con gli assistenti vocali. Diventerà più semplice creare scenari integrati con gli altri dispositivi smart presenti in casa.

Canali di vendita e consumatori

Nei canali di vendita, il 2024 è stato un anno positivo per molti attori, ma non per la cosiddetta filiera tradizionale che ha subito una contrazione nel fatturato (345 milioni di euro, -5% vs 2023) principalmente a causa della riduzione degli incentivi. Nonostante ciò, lato domanda, cresce l’interesse dei consumatori verso soluzioni veicolate tramite questo canale.

Conto e carta difficile da pignorare

anche per aziende e pos

Screenshot

E lato offerta gli installatori, per tanto tempo additati come uno dei freni alla diffusione di soluzioni smart, dimostrano di iniziare a comprendere realmente le opportunità offerte dalla Smart Home. Guardando invece al comportamento dei consumatori, secondo i risultati dell’indagine realizzata dall’Osservatorio in collaborazione con BVA Doxa, il 69% degli italiani conosce la Smart Home (+10% vs 2023), il 59% possiede oggetti smart e il 41% li ha connessi alla rete internet di casa (+3%). Guardando alle aspettative dei consumatori per il futuro, si mantiene elevata la percentuale di utenti interessati all’acquisto di nuovi dispositivi connessi per la casa (32%, +2% vs 2023).

Smart Home: l’importanza delle app

Per gestire la Smart Home, aumenta considerevolmente l’uso delle App (+18% vs 2023) e, in misura minore, degli assistenti vocali (24%, +4%). Aumenta anche la quota di coloro che utilizzano entrambe le interfacce (15%, +6%). L’interazione tramite App è diventata non solo più diffusa ma anche più frequente: l’87% dei consumatori le utilizza almeno 1-2 volte a settimana (il 72% ogni giorno), il 10% almeno una volta al mese, mentre solo il 3% le utilizza meno spesso. Questi risultati derivano anche alla loro buona usabilità: il 43% attribuisce il punteggio massimo (5 su 5) alla facilità d’uso, il 37% assegna un punteggio pari a 4 su 5.

Screenshot

“L’App si conferma la principale interfaccia tra utente e i vari dispositivi smart (72%), ma c’è ancora da lavorare sull’integrazione con gli altri device casalinghi” , ha spiegato spiega Angela Tumino, direttrice dell’Osservatorio Internet of Things. “Guardando alle aspettative dei consumatori per il futuro, il desiderio è avere una casa più sicura (30%), in cui si possa interagire comodamente con i dispositivi connessi e programmarne il funzionamento (28%), e in cui si possano controllare i consumi energetici e risparmiare (23%)”. Sul fronte dei dispositivi smart per il risparmio energetico, si registra un forte interesse verso l’utilizzo degli incentivi statali (53% dei rispondenti), un elemento determinante nelle intenzioni future di acquisto. Sia in termini positivi: quasi 1 consumatore su 5 afferma che un aumento delle agevolazioni statali lo spingerebbe a valutare l’acquisto nei prossimi mesi. Sia in termini negativi: se gli incentivi subissero delle riduzioni nei prossimi anni, il 15% degli utenti interessati rinuncerebbe all’acquisto.

Incentivi e risparmio energetico

La “Direttiva Case Green”, da recepire entro maggio 2026, deve garantire una riduzione media dell’energia primaria utilizzata negli edifici residenziali rispetto al 2020 di almeno il 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035. Considerata la situazione a fine 2024, la quota addizionale di risparmio energetico necessaria per allineare l’Italia con i target dovrà essere di almeno 40.000 GWh all’anno per i prossimi dieci anni. In questo scenario, oltre alle fonti energetiche rinnovabili e ai materiali sostenibili, un ruolo importante verrà dalle soluzioni Smart Home per il risparmio energetico. Numerosi consumatori si dichiarano disponibili a investire in questo tipo di soluzioni a fronte di un aumento di bonus e incentivi. Questo potrebbe contribuire a ridurre i consumi energetici annuali tra 2.600 e 3.100 GWh/anno in Italia, incidendo tra il 6,5% e il 7,8% sugli obiettivi previsti dalla Direttiva Case Green. Inoltre, una maggiorazione degli incentivi energetici avrebbe un impatto considerevole anche sul valore di mercato della Smart Home in Italia, quantificabile in un incremento di 105 milioni di euro/anno per i prossimi tre anni.





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

Source link

Conto e carta difficile da pignorare

Proteggi i tuoi risparmi