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LOMBARDIA ECONOMY – Masterclass: 7 mentor per 7 unicorni


Masterclass: come i mentor sono stati la chiave del successo delle aziende che hanno fatto la storia contemporanea dell’imprenditoria

Se è vero che il successo di un’azienda non è mai attribuibile a una sola persona, ci sono però aziende che grazie al supporto di un’unica persona sono riusciti a far diventare unicorni dei business che senza il giusto aiuto potevano fallire

La parola stessa deriva dalla mitologia: c’era Mentore a cui era stata affidata l’educazione di Telemaco, figlio di Ulisse. Un insegnante, qualcuno di più esperto che doveva consigliare e dimostrare al suo alunno come gestire Itaca, amministrarla in modo giusto ed evitargli di compiere degli errori che avrebbero potuto mandare all’aria il lavoro del padre.

Quel termine è poi diventato nel tempo di uso comune, soprattutto nel mondo accademico e professionale: mentore è il docente che prende sotto la propria ala lo studente all’università ma anche il professionista che aiuta giovani aziende a entrare nel mercato nel modo più corretto.

Quando si parla del successo di una startup, infatti, si pensa spesso all’idea o alla determinazione del founder. Ma c’è una figura che, dietro le quinte, ha fatto la differenza per aziende che oggi valgono miliardi: il mentor. Soprattutto negli Stati Uniti e in quelli che erano gli anni d’oro della Silicon Valley, i mentor hanno avuto un ruolo chiave nello sviluppo di alcune realtà che utilizziamo ancora oggi quotidianamente. Tra queste, Google, Linkedin, Tesla, Facebook e molte altre.

Da Facebook ad Airbnb: i 7 mentor che hanno aiutato a far crescere le aziende che tutti noi oggi conosciamo

Uno dei nomi più influenti è quello di Paul Graham, co-fondatore di Y Combinator, l’acceleratore che ha aiutato aziende come Airbnb, Dropbox e Stripe a crescere. Graham ha svolto un ruolo fondamentale nel supportare centinaia di startup, offrendo mentorship su aspetti cruciali come il product-market fit, la raccolta fondi e la scalabilità del business.

Un altro grande nome nel mondo della mentorship è stato Bill Campbell, noto come il “Trillion Dollar Coach” per aver affiancato figure leggendarie come Steve Jobs, Larry Page, Sergey Brin e Jeff Bezos. Ex CEO di Intuit, Campbell è stato un punto di riferimento per alcuni degli imprenditori più importanti della Silicon Valley, aiutandoli a prendere decisioni strategiche e a costruire aziende di enorme successo.

Reid Hoffman, fondatore di LinkedIn e partner di Greylock Partners, ha fornito supporto e mentorship a startup come Airbnb, Facebook e LinkedIn stesso. La sua esperienza nel costruire piattaforme di rete e la sua capacità di collegare founder con investitori e partner strategici lo rendono uno dei mentor più influenti dell’ecosistema tech.

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Nel panorama dei venture capitalist, Marc Andreessen è una figura chiave. Co-fondatore di Netscape e del fondo di investimento Andreessen Horowitz (A16Z), ha supportato numerosi founder con consigli fondamentali su prodotto, strategia finanziaria e crescita. La sua influenza si estende a decine di startup che oggi dominano il mercato tecnologico.

Tra i mentor più noti c’è anche Peter Thiel, co-fondatore di PayPal e investitore visionario. Ha supportato imprenditori come Elon Musk e Mark Zuckerberg, guidandoli con la sua filosofia basata sull’innovazione radicale e la disruption. Il suo libro Zero to One è una delle letture di riferimento per chiunque voglia costruire una startup di successo.

Non si può parlare di mentorship senza citare Steve Jobs, che oltre a rivoluzionare il mondo della tecnologia con Apple, Pixar e NeXT, ha influenzato la visione imprenditoriale di figure come Larry Page, Sergey Brin e Marc Benioff (Salesforce). Jobs non era solo un innovatore, ma un maestro nel guidare i leader del futuro.

Infine, Sheryl Sandberg, ex COO di Facebook e autrice di Lean In, ha aiutato numerose donne imprenditrici e leader del mondo tech, fornendo mentorship su leadership, diversità e scalabilità. Il suo impatto ha contribuito a plasmare un’industria più inclusiva e consapevole del valore della leadership femminile.

Perché diventare mentor di startup? I benefici concreti

Essere un mentor non è solo un atto di generosità, ma un’opportunità di crescita personale e professionale. Secondo dati di Mentor.cam, il 70% delle piccole imprese supera i 5 anni di vita grazie alla guida di un mentor. Ma quali sono i vantaggi per chi decide di assumere questo ruolo?

Espansione del network professionale: essere mentor significa entrare in contatto con imprenditori, investitori e altri professionisti dell’ecosistema startup. Un’opportunità unica per chi desidera esplorare nuovi settori o valutare investimenti promettenti.

Sviluppo di nuove competenze: fare da mentor per una startup permette di affinare capacità di leadership, problem-solving e innovazione, competenze chiave anche per manager e professionisti che operano in aziende strutturate.

Accesso diretto all’innovazione: i mentor sono spesso i primi a scoprire nuove tecnologie, modelli di business e tendenze emergenti, un vantaggio competitivo per chi lavora in ambiti in continua evoluzione.

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Soddisfazione personale e impatto: aiutare una startup a crescere significa contribuire alla creazione di nuovi posti di lavoro e allo sviluppo economico. Un’esperienza che può lasciare un segno concreto nell’ecosistema dell’innovazione.

I mentor in Italia? I numeri disponibili

Ma qual è il ruolo di questa figura in Italia? E come si amalgama nel panorama italiano delle startup? Dati ufficiali a supporto non sono disponibili ma Startup Geeks, il più grande incubatore di startup online, da anni ricerca e lavora con mentor che vogliano supportare le startup incubate, oltre 2000 negli ultimi 5 anni, nella loro crescita.

Tra i 600 mentor che fanno parte dell’incubatore, la maggior parte è un manager uomo, lavora in Lombardia nel campo della consulenza (il 30,2%) con un’età media tra i 35 e i 44 anni (il 47,3%) e tutti loro, in modo diverso, rispetto alle competenze acquisite, supportano startup sia nelle prime fasi che in quelle più strutturate.

E proprio per trovare nuovi professionisti che vogliano supportare le startup e fare in modo che possano crescere che i founder, Giulia D’Amato e Alessio Boceda organizzeranno una masterclass gratuita il prossimo 3 e 4 Marzo 2025 in cui si parlerà dell’importanza di questa figura e del ruolo cruciale che hanno per far crescere una startup.

“L’obiettivo della masterclass è creare un ponte tra startup in cerca di guida e professionisti desiderosi di condividere la propria esperienza. Essere mentor non è solo un modo per restituire qualcosa al mondo dell’innovazione, ma anche un’opportunità di crescita personale e professionale importante. Lo abbiamo visto in questi anni facendo incontrare alla nuova generazione di imprenditori i mentor che li hanno guidati e che gli hanno fatto fare un percorso già complesso per sua natura, in modo meno rischioso e più consapevole. ” spiegano i founder di Startup Geeks.

Sarà possibile iscriversi alla masterclass gratuita a questo link

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