Il tycoon lo chiama “My Paolo”: sarebbe stato proprio l’imprenditore milanese a presentargli Melania Trump. Ora il ruolo tagliato su misura
Sempre presente a qualunque festa o banchetto organizzato dal presidente americano Donald Trump, che a lui si riferisce come «My Paolo». Addirittura – almeno a suo dire – artefice dell’incontro in uno di quegli eventi tra il tycoon e la modella slovena Melania Knauss, oggi Mrs. Trump nonché per la seconda volta First Lady americana. È Paolo Angelo Zampolli, imprenditore milanese doc trapiantato negli States, il prescelto di Trump come inviato speciale per l’Italia. «È una chiara indicazione dell’importanza dell’Italia per il presidente e la sua volontà di stabilire un rapporto privilegiato con la premier Giorgia Meloni», ha detto a caldo Zampolli in un’intervista a Repubblica.
I legami con l’Italia (e no solo), da Meloni e Lollobrigida fino a Flavio Briatore
Ma perché proprio lui? Basta scorrere i suoi post social per capire che, pur trapiantato negli Stati Uniti, le conoscenze in Italia sono tante e ben orientate. Dal giornalista Nicola Porro all’imprenditore Flavio Briatore, fino ad Andrea Bocelli. Ma soprattutto – al netto dei grandi politici internazionali come l’inglese Nigel Farage e il presidente argentino Javier Milei – la vicinanza al governo italiano attuale. «Posso dare il mio contributo soprattutto in tre ambiti: i rapporti economici, la geopolitica e la questione dei dazi». Quest’ultima, ha detto a Repubblica, «va affrontata in modo da trovare una soluzione soddisfacente per tutti». E sotto questo punto di vista i post con la premier Giorgia Meloni non possono che far ben sperare all’economia italiana. Anche perché lo stesso Zampolli starebbe preparando il suo primo viaggio a Roma durante questo weekend.
Dalla moda all’amicizia con Trump
Nato a Milano il 5 marzo 1970, Paolo Zampolli incarna il movimento MAGA (Make America Great Again) in una sua forma innovativa e ibrida. Se da una parte l’afflato imprenditoriale è innegabile, dall’altra è ben presente anche l’impegno ambientale e diplomatico a livello internazionale. La carriera di Zampolli inizia a New York nel mondo della moda: a metà degli anni Novanta fonda l’agenzia ID Models, che lo porta alla ribalta e lo fa notare a Donald Trump. Di lì a poco viene ufficializzato il suo passaggio all’impero immobiliare del tycoon con l’incarico di direttore dello sviluppo internazionale. Ed è proprio lui l’artefice dello sbarco in Europa dell’azienda immobiliare di Trump, oltre che suo grande compagno di feste. Pur non abbandonando mai la sua passione per la moda e soprattutto per le modelle, che utilizza per promuovere le sue proprietà di Manhattan.
Zampolli, imprenditore anche in Italia (con qualche difficoltà)
Il business di Zampolli non si limita però solo agli States. In via Borgonovo, a Milano, un’intera palazzina è posseduta dalla sua Borgonovo srl, con un valore a bilancio di circa 20 milioni di euro. Nonostante le abilità imprenditoriali, che lo hanno fatto risaltare agli occhi di Trump, nel 2023 la Borgonovo srl si è trovata in crisi di liquidità e ha bussato alla porta del Monte dei Paschi di Siena. Al Banco avrebbe chiesto un prestito chirografario – cioè senza una garanzia reale come un immobile – del valore di 150mila euro.
Diplomazia, una questione di famiglia
Dal lusso e dalle feste a Mar-a-Lago, a cui non manca mai come il vicepresidente JD Vance e il braccio destro del tycoon Elon Musk, è difficile immaginarsi Zampolli lontano dall’alta società newyorkese. Eppure dal 2013 l’americano acquisito è ambasciatore della Missione permanente dell’isola caraibica di Dominica presso l’Onu. Qui lavora insieme alla moglie Amanda Ungaro, che dal 2014 copre lo stesso ruolo per il Grenada. Non solo. Grande sostenitore della battaglia al cambiamento climatico e della promozione delle energie rinnovabili, ha organizzato per conto delle Nazioni Unite numerosissime iniziative. Da progetti ecologici, in qualità di presidente della Green Incorporated, fino a conferenze sul climate change. Anche grazie alla posizione di direttore esecutivo dell’International renewable energy organization, un’organizzazione intergovernativa che collabora con l’Onu.
L’amore per lo sport e quel post in cui paragona Berlusconi a Dante Alighieri
Altra grande passione di Paolo Zampolli è lo sport. Dal gennaio 2021, insieme a volti del settore celebri in America come il coach di football americano Bill Belichick e la ex star del baseball Johnny Damon, è membro del President’s Council on Sports, Fitness & Nutrition. Si occupa, in pratica, di promuovere la partecipazione sportiva tra i più giovani, spingendoli a stili di vita sani e attivi. Incrociando questo impegno politico ed etico con il suo sangue tricolore, e quindi la palla rotonda, non sorprende trovarlo al fianco di campioni come Alessandro Del Piero o Christian Vieri. Ed è immancabile il post di commemorazione per Silvio Berlusconi dopo la sua scomparsa, nel giugno 2023. Post in cui il Cavaliere, «italiano vero», è paragonato a Giulio Cesare, Dante Alighieri, Leonardo da Vinci e Gianni Versace per la sua genialità
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link