Il presidente della Regione annuncia la candidatura nel 2028 e fa un bilancio dopo due anni: «Sanità: attese ridotte. Termovalorizzatore? Vediamo…»
La ricandidatura a governatore. Il rimpasto in giunta con l’Urbanistica che passa «a giorni» dalla Lega a FI. I dati sulla sanità con «l’abbattimento del 70% dei tempi d’attesa». E il «pizzicotto» al sindaco Roberto Gualtieri sul termovalorizzatore pianificato dal Campidoglio. Nel fare il bilancio dei due anni al governo del Lazio, Francesco Rocca lancia la corsa bis: «Il mio obiettivo è quello di essere rieletto per un secondo mandato».
«A giorni» il rimpasto in giunta: Urbanistica da Lega a FI
«L’unica cosa che me lo potrà impedire è la salute, motivo in più per fare bene nella sanità», dice Rocca dopo aver fatto il punto sulla questione rimpasto in giunta che porterà l’assessore leghista Pasquale Ciacciarelli a lasciare la delega sull’Urbanistica a un omologo in quota FI (Giuseppe Schiboni, favorito, o Luisa Regimenti), per prendere quella sulla Protezione civile. «In questa settimana ci sarà l’avvicendamento», dice Rocca nello spiegare il cambio come effetto dei nuovi equilibri nella maggioranza, riferimento alla truppa FI alla Pisana che, col tempo, è passata da 3 a 7 consiglieri, mentre al gruppo della Lega rimane un solo esponente.
Sanità: «Tempi d’attesa ridotti del 70%»
Poi il racconto di due anni al governo della Regione, partendo ovviamente dalla delega che Rocca ha mantenuto nelle sue mani: la sanità. «La riforma del Recup ha determinato, gradualmente, un aumento delle prestazioni erogate e, contestualmente, una riduzione dei tempi di attesa: per chi ha prenotato una visita dal 1°gennaio 2025 (circa 700mila cittadini, ndr) a oggi, nel 95,7% ha ricevuto un appuntamento nei tempi di legge», sostiene Rocca prima di andare nel dettaglio: «Attese da 31 giorni nel 2023 a 9 giorni nel 2025, con un abbattimento del 70%».
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Rocca attacca Zingaretti: «Bilanci ideologicamente falsi»
Ovviamente il tema è legato allo stato di salute dei conti, e Rocca non risparmia attacchi alla giunta dem guidata dal suo predecessore, Nicola Zingaretti. «Quelli che abbiamo ereditato, e non lo dice Francesco Rocca, ma la Procura della Repubblica, erano bilanci ideologicamente falsi. Questo è un dato di fatto». Poi una stoccata anche al sindaco pd della Capitale: «Tra poco in Consiglio discuteremo di rifiuti. Questa Regione era stata commissariata da alcuni poteri conferiti a Roma Capitale con un gioco di prestigio dal precedente governo», dice Rocca prima di confermare «la volontà che ciascuna provincia debba essere capace di provvedere a se stessa», e rimettere in bilico la questione termovalorizzatore.
La Regione: valutiamo se area termovalorizzatore è idonea
La Regione, infatti, sta verificando la richiesta, inviata oltre un anno fa dal sindaco di Albano, di istituire un’area a elevato rischio ambientale che, in caso di accoglimento, renderebbe difficile, se non proprio impossibile, la costruzione dell’inceneritore pianificato dal Campidoglio sui terreni di Santa Palomba. «La questione è tecnica ed è in mano agli uffici – spiega il governatore -. Ho informato Gualtieri di questa richiesta, c’è un timing che è quello dell’avvio dei lavori dell’impianto e i tecnici della Regione sanno che non ci devono mettere un giorno in più, né uno in meno di quello che serve. Devono lavorare senza fretta per valutare se quell’area è idonea o meno perché ne va del ciclo dei rifiuti di Roma e della Regione». Dal Campidoglio comunque filtra «tranquillità».
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