Conferenza stampa stamani a Pescara dei Segretari regionali della Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal, rispettivamente, Aurelio D’Eugenio, Andrea Mascitti, Vincenzo Marcotullio e Luciano Lizzi, in merito alla vertenza aperta nei riguardi di TUA S.p.A.
La Società Unica Abruzzese di Trasporto il 16 dicembre 2024 incardinata su 14 punti discussi con esito negativo nell’ incontro del 23 dicembre dello scorso anno. L’aver dovuto sollecitare la verbalizzazione prevista della legge sullo sciopero che è pervenuto con un mese di ritardo da se rende il senso della considerazione riposta alle maestranze.
Avendo esaurito anche il 2° tentativo di conciliazione in prefettura del 12 febbraio registrando la chiusura aziendale a risolvere la controversia alle organizzazioni sindacali (OO.SS.) non resta che la protesta. Questo porta alla proclamazione della prima azione di sciopero
dei lavoratori ed in concomitanza con la sospensione dei servizi a scendere in piazza con un sitin proprio sotto la Regione Abruzzo. Ricordiamo che TUA gode dell’affidamento in-house providing dei servizi e pertanto soggetta al Controllo Analogo della Regione. Gestione dell’esercizio: continue rimodulazioni dei turni di guida in funzione dell’ossessionata ricerca della saturazione dell’orario lavorativo del personale viaggiante hanno asseverato i carichi di lavoro, stanno rendendo sempre più difficile la conciliazione vita lavoro. Ad oggi ci sono stravolgimenti di turni di servizio in 3 unità di produzione rigettati in quanto invivibili. Un sottorganico che riesce a far fronte all’esigenza ordinaria grazie alla disponibilità dei lavoratori oggetto di variazioni di turno e negazione di ferie e permessi. Oltre alle istanze che ci pervengono da tutti i territori a certificarne la gravità sono gli 11 licenziamenti volontari nel 2024. Complice la distorsione di contratti ed accordi che appesantiscono sempre più le condizioni di lavoro del personale viaggiante con una particolare attenzione proprio su Pescara. Ad esempio la Rotazione Unica (RU) nell’Area Metropolitana che fu originariamente costruita senza i vincoli imposti dalla contrattazione
aziendale per personale in apprendistato (sterilizzato per 18 mesi del contratto aziendale) ma che oggi grava su 26 operatori professionalizzati i quali non vedono riconoscersi le spettanze ed i limiti organizzativi con effetti pregiudizievoli su tutti i circa 300 operatori del pescarese. Un modello organizzativo ridotto anche negli uffici vestizione turni che restano spesso sguarniti di addetti all’esercizio sempre con una graduatoria aperta dalla quale attingere.
• Sub affidamenti: La società continua ad affidare servizi di trasporto pubblico locale a aziende private a costi apparentemente inferiori (stante le segnalazioni che indicherebbero continui disservizi tali da richiedere l’utilizzo di mezzi e personale Tua). C’è poca chiarezza su tipologia e vetustà di mezzi usati come anche sul personale riducendo il numero di dipendenti diretti, producendo il Damping salariale da risorse pubbliche su lavoro privato. Le OO.SS. ribadiscono che si tratta di “un’azione di vero e proprio lucro” e non “di Razionalizzazione e recupero di risorse” su cui chiederemo alla regione Abruzzo di fare le dovute verifiche.
• Accorpamento delle residenze di lavoro: Questa decisione porta una movimentazione di autobus che vuoti si trasferiscono quotidianamente dai depositi alle residenze esterne congestionante la rete stradale, con conseguenze economiche e ambientali negative.
• Fermate: Ad oggi le paline che indicherebbero le fermate a passeggeri ed autisti sono sempre meno, nelle aree interne (extraurbano) la società nonostante le diverse sollecitazioni da parte delle delegazioni territoriali, regionali e 2 verbali prefettizi non ha provveduto al ripristino neanche di quelle erose dal tempo.
• Evasione tariffaria: Mancanza di controllo sulla vendita e distribuzione dei biglietti, causando perdite economiche significative nonostante la disponibilità del personale alla vendita a bordo e alla verifica sancita da accordi sindacali mai onorati. Zero riscontri sulle linee sub-affidate.
• Inquadramento del personale: vi sono lavoratori nelle diverse aree professionali che stanno da anni assolvendo a mansioni superiori rispetto alla classificazione attribuita nell’organigramma aziendale diversi con evidenze formalizzate e vertenze aperte che possono sfociare in percorsi giuridici che esporrebbero la società a contenziosi importanti. Carenza Addetti all’Esercizio: figure professionali strategiche che si occupano della vestizione dei turni di servizio, e la gestione del personale addetto alla guida intesa come assegnazione delle agibilità (ferie congedi etc.) e copertura dei servizi in funzione delle emergenze che possano provenire da fattori esogeni del territorio (viabilità , agenti
atmosferici) o imprevisti come malattie del personale e guasti in linea dei mezzi. Carenti in diverse UnitĂ produttive e assenti in Chieti nonostante 1 graduatoria ancora aperto ed un altro concorso esperito della cui graduatoria non si ha traccia.
• Auto aziendali: non si ha contezza su quale sia la regolamentazione che assegna vetture come benefit a dirigenti e quadri, si riscontrano vetture premium ed utilitarie assegnate in ordine sparso senza averne traccia ne notizia con evidenti discriminazioni tra gli stessi inquadramenti. Contestualmente al personale addetto alla guida la società è resistente nel riconoscere il rimborso carburante quando costretto ad usare i propri mezzi per raggiungere sedi di lavoro periferiche scoperte da assenza del conducente assegnato.
• Carenza di personale: Mancata assunzione di nuovi autisti e meccanici, preferendo l’uso di agenzie di lavoro interinale anche di personale viaggiante su scoperture fisse e strutturali ignorando una graduatoria vigente .
• Mancata trasformazione di contratti Part time: nonostante l’impegno a trasformare in full time i dipendenti in servizio nelle officine e nelle biglietterie entro dicembre 2023 ad oggi una parte del personale (con oltre 10 anni di servizio) è ancora a orario ridotto e contestualmente alcuni punti vendita restano chiusi durante ore di massima affluenza dei viaggiatori (es. terminal Pescara la domenica)
• Riconoscimento media competenze ferie pregresse: a valle di una sentenza della Corte europea diverse aziende hanno sanato con accordi questa differenza retributiva, alcune con accantonamenti di oltre 15 milioni, Tua dopo una trattativa di 2 anni ha bruscamente invertito la rotta ingenerando la volontà di lavoratori di adire le vie legale con un incremento di costo ingestibile.
• Rinnovi patenti CQC: nonostante l’invito del Presidente della Corte d’appello dell’Aquila a trovare un accordo con i ricorrenti entro il 6 marzo al fine di mitigarne i costi la società non ha ritenuto sino ad oggi tentare un’accordo bonario.
• Sicurezza: Al riguardo occorre premettere che è stata istituita da circa un anno una nuova dirigenza che si occupa di emergenze e sicurezza. La struttura si è dotata di di nuovo personale compreso il dirigente con i costi che ne derivano; tuttavia, noi riteniamo che la sicurezza non è un costo se funzionante. Assistiamo quotidianamente ad aggressioni al Personale viaggiante che passano inosservate da parte della Società . Non esiste un sistema di rilevazione documentale da parte aziendale di questi eventi, disattesi gli impegni ad installare dash cam sugli autobus per videoregistrare questo tipo di eventi. Disattesi anche gli impegni legislativi che prevedono l’installazione di paratie di sicurezza per i conducenti entro il gennaio 2026. Al momento solo i mezzi di nuova acquisizione ne sono dotati. Concludono i segretari regionali delle 4 sigle sindacali.
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