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il vino sostenibile protagonista a BolognaFiere


Dal 23 al 25 febbraio, Slow Wine Fair torna a BolognaFiere con oltre 1.050 cantine da 30 Paesi. Focus
su sostenibilità, packaging e logistica. In contemporanea, Sana Food per un’offerta bio e sostenibile a
360°

21 febbraio 2025 | 09:30

Quarta edizione per Slow Wine Fair che si conferma un appuntamento sempre più quotato nel panorama nazionale tanto che quest’anno la fiera, in programma da domenica 23 febbraio a martedì 25 febbraio a BolognaFiere, nei padiglioni 15 e 20, si svolge in contemporanea con il nuovo format di SANA Food, dedicato al mondo della sana alimentazione nei consumi fuori casa. Organizzata da BolognaFiere con la direzione artistica di Slow Food, Slow Wine Fair è nata proprio dal connubio fra la trentennale esperienza di BolognaFiere nel mondo del biologico con Sana e lo storico impegno di Slow Food sui temi della biodiversità, della sostenibilità ambientale e dell’equità sociale.

Slow Wine Fair, l’edizione 2025

Come ha dichiarato Giancarlo Gariglio, curatore della guida Slow Wine e coordinatore della Slow Wine Coalition, questa manifestazione «si conferma differente rispetto alle altre fiere dedicate al vino, perché alla sua base ha sempre un tema politico di grande rilevanza e attualità. In questa edizione dedichiamo i nostri sforzi a far sì che la filiera vitivinicola diventi uno dei settori produttivi a minor impatto ambientale. Per farlo, dobbiamo far sì che il vetro con cui sono fatte le bottiglie sia meno pesante, un fattore che condiziona sia i costi (effettivi e ambientali) di produzione che la logistica. Oggi i dati affermano che il vino non è più attrattivo per i giovani e che i consumi stanno diminuendo, ma se non offriamo alternative interessanti e soluzioni innovative a queste fasce di appassionati, non ci sarà alcuna partita. Al contrario, è importante sottolineare che il vino, consumato con moderazione, è l’unica bevanda alcolica che ha il potere di far bene al paesaggio, grazie a vignaiole e vignaioli che sono sentinelle del territorio; all’ambiente, attraverso un’agricoltura sostenibile basata sulla rigenerazione del suolo, ma anche alla società, garantendo un rapporto virtuoso con i dipendenti e con gli abitanti dei villaggi di collina, che spesso sarebbero abbandonati se non esistesse la viticoltura».

Dal canto suo nel corso della conferenza stampa Domenico Lunghi, direttore Manifestazioni Dirette Food & Beverage, ha sottolineato il felice gioco di squadra fra Slow Wine Fair e Sana Food che si affiancano mantenendo la forte identità dei due eventi. Slow Wine Fair celebrerà la sostenibilità del vino, grazie alla selezione di ben 1.050 cantine fatta da Slow Food (il doppio rispetto alla prima edizione, nel 2022). Dall’altro lato quest’anno chi verrà in fiera per cercare gli alimenti biologici di Sana Food, potrà, con lo stesso biglietto d’ingresso, assaggiare anche i vini biologici e biodinamici presentati dal 69% delle cantine che espongono a Slow Wine Fair (l’anno scorso era il 47%). E lo stesso discorso vale per chi punterà al vino sostenibile della Slow Wine Fair e troverà pure le aziende di Sana Food. Collaborazione che permetterà anche di organizzare in fiera degustazioni come l’Aperitivo Bio e Sostenibile, coniugando vini e spirits della Slow Wine Fair con i cibi di SANA Food.

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Slow Wine Fair 2025, i numeri

Oltre 1.050 espositori provenienti da tutte le regioni italiane e da 30 Paesi, con 157 cantine estere – più del 50% delle quali certificate biologiche o biodinamiche – e oltre 6.000 etichette in degustazione attendono appassionati, buyer e professionisti. Il pubblico di Slow Wine Fair ha la possibilità di scoprire produttori e produttrici della Slow Wine Coalition e vini che sono espressione dei valori del Manifesto del vino buono, pulito e giusto.  Centrale il tema della sostenibilità del packaging e della logistica della filiera vitivinicola, che viene approfondito nelle conferenze in programma nella Sala Reale Mutua e nell’Arena Demeter, portando ad esempio innovazioni che produttori, consorzi, aziende biodinamiche e operatori del settore stanno sviluppando per ridurre l’impatto della produzione vinicola sull’ambiente, mentre in Casa Slow Food ci si concentra sulla biodiversità, grazie al racconto dei Presìdi Slow Food del vino.Agli incontri si aggiungono 17 masterclass, degustazioni guidate dedicate a varietà autoctone, vini artigianali ed etichette internazionali, e le iniziative promosse da collettive e istituzioni territoriali.

300 buyer e professionisti internazionali si sono già registrati alla manifestazione e possono contare anche sul supporto del digitale, grazie al servizio di matching reso possibile dalla piattaforma B2Match. Un risultato ottenuto anche grazie alla collaborazione di ICE Agenzia, che ha promosso un importante lavoro di scouting degli operatori esteri, e di agenzie specializzate. Come di consueto, è ampio e articolato il mondo Horeca, impreziosito dalla partecipazione della rete di ristoratori amici di Slow Food, dalle Osterie d’Italia, e dalla contemporaneità con SANA Food.  L’edizione 2025 della fiera pone l’accento anche su importatori e distributori nazionali, grazie ai quali per la prima volta l’evento ha registrato la partecipazione di 200 aziende che operano nel mondo del vino naturale.

Slow Wine Fair, conferme e novità

Per la prima volta, approda a Slow Wine Fair uno spazio dedicato alla Slow Food Coffee Coalition, dove cinque torrefattori mostrano come approcciarsi all’assaggio in modo consapevole, riconoscere e imparare a scegliere un caffè di qualità.Tra le novità, anche i produttori di sidro, bevanda ottenuta dalla fermentazione del succo di mele pressate. Sono cinque gli espositori, provenienti da Trentino, Veneto, Polonia e Svezia. Tra le conferme, la Fiera dell’Amaro d’Italia, giunta alla quinta edizione e organizzata in collaborazione con Amaroteca e ANADI – Associazione Nazionale Amaro d’Italia, torna a BolognaFiere con tante novità e 26 realtà provenienti da 13 regioni italiane, oltre a un’area dedicata agli spirits. 

Nel Mixology Lab gli espositori hanno l’opportunità di illustrare le caratteristiche e i metodi di produzione dei propri prodotti, mentre i bartender di Drink Factory li valorizzano, elaborando cocktail inediti da far degustare al pubblico.  Non manca una nutrita selezione di food truck distribuiti nei padiglioni di Slow Wine Fair e SANA Food, con un’ampia scelta di proposte anche vegetariane e vegane.  Tra gli appuntamenti più attesi, anche il Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow, assegnato dagli appassionati e da una giuria di professionisti del settore a 13 categorie, 8 territoriali e 5 tematiche. La premiazione si svolge lunedì 24 febbraio presso la Sala Reale Mutua.

Torna anche Sana Food

Con lo stesso biglietto acquistato per Slow Wine Fair, operatori e visitatori possono accedere a Sana Food (padiglione 18), il primo evento del Sud Europa dedicato a tutte le declinazioni della sana alimentazione fuori casa a filiera controllata e sostenibile. Il biologico e il biodinamico hanno ampio spazio, ma il quadro della sana alimentazione è arricchito anche da ulteriori aree merceologiche, come le bevande e gli alimenti vegan, plant based e vegetariani, gli alimenti funzionali, inclusi i “free from” e i “rich in”, e i prodotti pensati per sportivi, anziani, bambini, persone con allergie o intolleranze e per chi segue regimi nutrizionali specifici, fino alle eccellenze Dop, Igp e Sgt.

I professionisti del mondo Horeca in visita a SANA Food trovano ad attenderli circa 250 aziende espositrici, tra produttori e distributori/rivenditori, il 15% delle quali in arrivo dall’estero, in particolare da Austria, Corea del Sud, Polonia, Romania e Slovenia. Tra gli espositori di Sana Food, non manca una selezione di produttori dei Presìdi Slow Food: la Papaccella Napoletana, gli Antichi pomodori di Napoli e la Torzella Riccia di Eccellenze Nolane; la Mortadella classica e i Salumi rosa tradizionali bolognesi di Gianni Negrini, il Torrone di Caltanissetta di Tentazioni e Sapori, i formaggi di Capra Girgentana di La Mannirata, i Mieli di alta montagna alpina di Apicoltura Vallera e l’olio extravergine da Olivi secolari di Maira Bio.

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