Il 2024 ha segnato un anno di svolta per il fotovoltaico italiano, con una crescita straordinaria che ha portato il parco installato a sfiorare i 37 GW di potenza totale. Nonostante la fine di alcuni incentivi statali, il settore ha dimostrato una notevole capacità di adattamento, trainato soprattutto dagli impianti utility-scale e da una crescente consapevolezza ambientale. Le prospettive per il 2025 indicano un ulteriore consolidamento del mercato, con l’introduzione di tecnologie sempre più efficienti e nuove strategie di sviluppo che potrebbero ridefinire il panorama energetico nazionale.
Un anno di record per il fotovoltaico italiano
Nel 2024 il mercato del fotovoltaico italiano ha raggiunto traguardi storici, con quasi 1,9 milioni di impianti installati, per una potenza complessiva che sfiora i 37,08 GW, posizionando l’Italia tra i leader europei nel settore delle energie rinnovabili.
La potenza media degli impianti installati è aumentata considerevolmente, passando da 18,7 kW nel 2023 a 23,9 kW nel 2024, un incremento che riflette il crescente interesse verso installazioni di maggiori dimensioni. Il contributo del fotovoltaico alla produzione nazionale di energia elettrica ha raggiunto livelli record, con punte di copertura del fabbisogno che hanno superato il 20% nelle ore di massima produzione durante i mesi estivi.
La geografia del fotovoltaico italiano
La distribuzione territoriale degli impianti fotovoltaici rivela dinamiche regionali significative, con marcate differenze tra Nord, Centro e Sud Italia. Vediamo le regioni che si sono distinte nel campo del fotovoltaico nel 2024:
- la Lombardia mantiene saldamente la leadership nazionale con quasi 5 GW di potenza totale, distinguendosi principalmente nel settore commerciale e industriale, dove dominano gli impianti di media taglia tra 200 kW e 1 MW. Questa caratteristica riflette il tessuto imprenditoriale della regione, fortemente orientato alla sostenibilità energetica.
- Il Veneto segue con 3.768 MW, presentando un modello di crescita più equilibrato che abbraccia tutte le classi di potenza, dai piccoli impianti residenziali fino alle installazioni utility-scale. Tuttavia, la regione ha registrato nell’ultimo anno un rallentamento dell’11% nelle nuove installazioni, segnalando possibili criticità da monitorare.
- La Puglia, terza con 3.632 MW, si caratterizza per una prevalenza di impianti di media taglia, beneficiando delle condizioni climatiche favorevoli e di vaste aree disponibili per le installazioni. La regione sta emergendo come hub strategico per lo sviluppo del fotovoltaico nel Mezzogiorno, attraendo significativi investimenti nel settore.
- Il Lazio rappresenta il caso più eclatante del 2024, con una crescita straordinaria del 300% rispetto all’anno precedente e 1.286 MW di nuova potenza installata. Questo balzo in avanti è stato trainato principalmente da grandi progetti utility-scale e da una politica regionale particolarmente favorevole allo sviluppo delle energie rinnovabili.
Anche le altre regioni stanno facendo passi da gigante nel panorama nazionale: l’Emilia-Romagna si distingue per l’integrazione degli impianti fotovoltaici nel settore agricolo, mentre la Sicilia sta attirando l’attenzione degli investitori per il suo potenziale di sviluppo nel segmento utility-scale, grazie all’elevato irraggiamento solare e alla disponibilità di terreni.
Un dato interessante emerge dall’analisi della densità degli impianti: le regioni del Nord mostrano una maggiore concentrazione di installazioni di piccola e media taglia, mentre il Sud si caratterizza per una prevalenza di impianti di grande potenza, configurando due modelli distinti di sviluppo del fotovoltaico sul territorio nazionale.
Le previsioni per il 2025 indicano un ulteriore consolidamento del segmento utility-scale, mentre si attendono nuove misure di supporto per rilanciare il comparto domestico. Il settore commerciale e industriale mantiene una crescita costante (+8%), configurandosi come un segmento stabile con potenziali margini di espansione per il prossimo anno. L’ultimo trimestre del 2024 ha mostrato segnali particolarmente incoraggianti, con l’attivazione di 1,9 GW di nuova potenza, preannunciando un 2025 all’insegna di ulteriori sviluppi nel settore.
Fotovoltaico: ancora più conveniente con le celle in kesterite
Nel frattempo, la ricerca sul fotovoltaico sta compiendo progressi significativi grazie a una nuova tecnologia rivoluzionaria. I ricercatori dell’Università del New South Wales hanno stabilito un importante primato nell’efficienza delle celle solari in kesterite, aprendo nuove prospettive per il futuro dell’energia solare.
La kesterite, un composto formato da rame, zinco, stagno e zolfo, rappresenta una svolta nel settore per le sue caratteristiche uniche: è ecologica, economicamente vantaggiosa e presenta una notevole durabilità. Il team australiano ha raggiunto un’efficienza del 13,2% nella conversione energetica, superando le precedenti limitazioni tecniche.
Il principale ostacolo allo sviluppo di questa tecnologia era rappresentato dai difetti strutturali che emergevano durante la produzione. La professoressa Xiaojing Hao e il suo gruppo di ricerca hanno brillantemente superato questo problema introducendo un innovativo trattamento con idrogeno, che permette di neutralizzare questi difetti migliorando significativamente le prestazioni del materiale.
A differenza dei perovskiti, che raggiungono un’efficienza del 27% ma soffrono di problemi di stabilità, la kesterite si distingue per la sua resistenza nel tempo e la capacità di integrarsi in celle solari tandem. Gli esperti prevedono di raggiungere un’efficienza del 15% entro il prossimo anno, puntando alla commercializzazione entro il 2030.
Questa innovazione arriva in un momento cruciale, considerando che i tradizionali moduli in silicio stanno raggiungendo i loro limiti teorici di efficienza. La kesterite rappresenta quindi una promettente alternativa per il futuro del fotovoltaico, offrendo una soluzione sostenibile, economica e duratura per la produzione di energia solare.
Perché scegliere il fotovoltaico nel 2025
I dati parlano chiaro: il fotovoltaico rappresenta oggi una scelta vincente per privati e aziende che vogliono ridurre i costi energetici e contribuire alla sostenibilità ambientale. Nonostante la fine del Superbonus 110%, installare un impianto fotovoltaico rimane un investimento altamente vantaggioso, grazie ai costi di installazione sempre più competitivi e all’aumento dei prezzi dell’energia tradizionale.
Un impianto fotovoltaico di ultima generazione può garantire un significativo risparmio in bolletta, con tempi di rientro dell’investimento che si aggirano tra i 5 e i 7 anni. Inoltre, le nuove tecnologie assicurano una maggiore efficienza e durata nel tempo, mentre i sistemi di accumulo permettono di ottimizzare l’autoconsumo, rendendo le abitazioni sempre più indipendenti dalla rete elettrica.
Non va dimenticato che esistono ancora diverse agevolazioni fiscali, come la detrazione del 50% per le ristrutturazioni edilizie e il credito d’imposta per le imprese. Inoltre, molte regioni prevedono incentivi locali per sostenere la diffusione del fotovoltaico.
Per valutare l’installazione di un impianto, è consigliabile rivolgersi a professionisti qualificati che possano effettuare un’analisi personalizzata delle proprie esigenze energetiche e proporre la soluzione più adatta.
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