L’ultimo contatto telefonico con i due giovani, che hanno una pagina dal nome Vangolden.van su Youtube e Instagram, risaliva a lunedì. Nelle ultime ore il ritrovamento nel rifugio Pussa di Claut, sulle Dolomiti Friulane
Scomparsi per due giorni, con tanto di appelli social, poi il ritrovamento nel rifugio Pussa di Claut, nel parco naturale delle Dolomiti Friulane. Si è chiusa nel migliore dei modi la vicenda della scomparsa dei due influencer baresi Michele D’Alessio e Rossella Del Console, che viaggiavano a bordo di un van “camperizzato” ACM anni ’80, bianco e giallo, in compagnia del loro Golden Retriever.
Dei due giovani si erano perse le tracce lunedì e, per questo, sui social era stato diffuso un appello urgente.
L’appello social
«Stiamo cercando Michele D’Alessio e Rossella Del Console, due influencer di Bari che viaggiano a bordo di un van “camperizzato” ACM anni ’80, bianco e giallo, in compagnia del loro Golden Retriever. Ultima posizione nota zona nord Italia, vicino Claut. Chiunque li abbia visti o abbia informazioni utili, anche il più piccolo dettaglio può fare la differenza», era il testo del messaggio che circolava sui social, in particolare nei gruppi di appassionati di montagna in Friuli Venezia Giulia, dove si trova, appunto, la località di Claut (Pordenone).
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Dal 17 febbraio risultavano irraggiungibili al cellulare: erano a Sedico, dopo una sosta ad Agordo, poi non si sapeva dove fossero andati. In uno degli ultimi contenuti condivisi su Vangolden.van, Rossella parlava di un problema alle gomme e poi il cambio da Pneusmarca, a Sedico. Poi, più nulla. «La ruota del camion fuma, secondo voi perché? – scrivevano nel post – Cosa può essere successo? Noi intanto stiamo andando a fare la convergenza per sistemare tutte e 4 le ruote, una volta lì chiederemo info al gommista su come procedere… vi teniamo aggiornati».
Il ritrovamento dopo due giorni
Nel pomeriggio del 19 febbraio, la svolta. A dare la notizia del ritrovamento della coppia è stato uno dei due fratelli di Michele D’Alessio, Davide, con un post sui social: «Trovati. Stanno bene. Erano al rifugio Pussa di Claut, nel parco naturale delle Dolomiti Friulane. Ringrazio tutti per la solidarietà e l’aiuto ricevuto».
«Erano da qualche parte giù in valle a Claut, probabilmente in una strada dove non si prende con il telefono, e dove a quanto sappiamo è già capitato che le persone si disperdessero per la troppa neve», ha spiegato poi Roberto D’Alessio, un altro fratello di Michele.
«Stanno bene. Grazie di cuore, devo ancora vederli ma vi volevo avvisare immediatamente», ha immediatamente pubblicato un reel entusiasta Roberto, in cui fa trasparire tutto il suo sollievo per lo scampato pericolo. Proprio il fratello nella mattinata di mercoledì aveva già lanciato un appello sui social per chiedere aiuto per il ritrovamento dei due ragazzi. «Chi li conosce sa che pubblicano tanto sui social – diceva Roberto – l’ultimo avvistamento è a Claut ma non abbiamo altri indizi. Fateci sapere qualsiasi cosa, qualsiasi dettaglio, qualsiasi informazione è importante».
Il padre di Rossella: «Enorme sollievo»
«È stato un enorme sollievo – dice Alfredo Del Console, padre di Rossella – Non ho ancora avuto modo di parlare direttamente con loro, ma l’importante è che stiano bene».
I due ragazzi fortunatamente non sono rimasti coinvolti in un incidenti: l’ipotesi più probabile – come spiegano i familiari – è che si siano persi a causa della troppa neve in una zona in cui non c’era campo. Il padre di Rossella ha poi ringraziato tutti per l’aiuto con un post sui social: «Con immensa gratitudine voglio ringraziare le forze dell’ordine, il Soccorso Alpino, la Protezione Civile e tutti coloro che hanno contribuito alle ricerche. Mia figlia Rossella e mio genero Michele e la piccola Mia (Vangolden) sono stati ritrovati e stanno bene. Grazie di cuore per il vostro impegno e supporto».
Nella mattinata di mercoledì era partita anche la denuncia di scomparsa al comando provinciale di Trieste dove abita l’altro fratello, Davide. Le forze dell’ordine hanno effettuato verifiche anche tramite le cellule telefoniche visto che i cellulari risultavano non attivi.
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