Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
#finsubito
#finsubito video
Agevolazioni
Asta
Bandi
Costi
Eventi
Informazione
manifestazione
Sport
Vendita immobile

Conto e carta difficile da pignorare

anche per aziende e pos

SPIAGGE ABRUZZO: MARE LIBERO INCONTRA SINDACI, “MEGLIO GESTIONE PUBBLICA, BASTA PRIVATIZZARLE” | Notizie di cronaca


PESCARA – “La strada da percorrere è quella delle spiagge libere attrezzate, con l’internalizzazione da parte del Comune dei servizi connessi alla balneazione. Eccezionalmente, dopo un bando di gara, le spiagge libere attrezzate potrebbero essere affidate per pochi anni a privati selezionati tramite tale gara. Su queste spiagge potrebbero essere installati chioschi costruiti con materiali ecosostenibili, e da rimuovere alla fine di ogni stagione balneare”.

Nei mesi in cui tiene sempre più banco l’applicazione della direttiva europea Bolkenstein, che impone bandi per le concessioni balneari, si registra la proposta di Matteo Catena
referente di Mare Libero per l’Abruzzo, associazione che sta svolgendo incontri con i comuni costieri abruzzesi “per presentare una nuova filosofia di gestione dei litorali”.

L’associazione propone che “le spiagge non siano più sfruttate da imprenditori balneari privati, ma auspica una gestione pubblica delle coste che garantisca la libera fruizione delle spiagge, assicurando comunque tutti i servizi essenziali, e che sia più attenta alla tutela dell’ambiente e alla qualità della vita nei comuni costieri.

Nei mesi scorsi, Mare Libero ha incontrato i comuni di Montesilvano, Tortoreto, Fossacesia e San Vito Chietino, “i quali hanno ascoltato con interesse le proposte dell’associazione ed espresso l’intenzione di non rilasciare nuove concessioni balneari, preservando così le loro quote di spiaggia libera”.

Di diverso avviso si è rivelato invece Matteo Perazzetti, incontrato ieri dall’associazione in qualità di sindaco di Città Sant’Angelo.

“Sul proprio sito web istituzionale – prosegue la nota -, il comune di Città Sant’Angelo si vanta di essere “l’unico in tutta la costa adriatica a essere ancora privo di insediamenti balneari […] un territorio in gran parte non ancora urbanizzato, che comprende anche un’oasi naturale di grande interesse faunistico, in particolare per le specie di uccelli che è possibile osservare”. Ebbene, l’amministrazione Perazzetti sembra pronta a mettere in discussione tutto questo. Infatti, la giunta comunale di Città Sant’Angelo ha approvato interventi di riqualificazione del tratto costiero tra la Torre Costiera e il torrente Piomba, finanziati con denaro pubblico. Sebbene questi interventi possano essere condivisibili, Mare Libero esprime delusione nell’apprendere l’intenzione del sindaco Perazzetti di far seguire a questi lavori il rilascio di concessioni balneari a privati. L’intenzione del Comune sembra essere quella di mantenere appena il 20% dell’esiguo tratto di costa angolana come spiaggia libera, precisamente il tratto alla foce del fiume Saline, ovvero quello di minor pregio dopo la riqualificazione”.

Conto e carta difficile da pignorare

Proteggi i tuoi risparmi

Mare Libero ritiene invece che “la presenza di stabilimenti balneari privati porterà a un peggioramento della qualità della vita nel quartiere Torre Costiera, con l’incremento del traffico automobilistico, la riduzione dei parcheggi disponibili e l’aumento dell’inquinamento acustico. Inoltre, l’associazione si oppone ideologicamente allo sfruttamento del bene pubblico a vantaggio di imprenditori privati anziché dell’intera cittadinanza. La strada da percorrere è quella delle spiagge libere attrezzate, con l’internalizzazione da parte del Comune dei servizi connessi alla balneazione. Eccezionalmente, dopo un bando di gara, le spiagge libere attrezzate potrebbero essere affidate per pochi anni a privati selezionati tramite tale gara. Su queste spiagge potrebbero essere installati chioschi costruiti con materiali ecosostenibili, e da rimuovere alla fine di ogni stagione balneare. Tali chioschi, su richiesta, potrebbero noleggiare ombrelloni e lettini, senza però effettuare il ‘preposizionamento’: gli ombrelloni verrebbero piantati solo al momento del noleggio, lasciando così la spiaggia libera per gli altri avventori”.

L’associazione Mare Libero ritiene che “questa sia la soluzione più idonea per tutelare l’ambiente e la qualità della vita della cittadinanza. Inoltre, senza dover ricorrere a gestori privati, tale soluzione contribuirebbe a migliorare la sicurezza del quartiere, poiché la presenza di servizi dissuaderebbe soggetti poco raccomandabili dal frequentare la zona. Infine, si tratterebbe di una scelta sostenibile: parte dei proventi derivanti dai servizi di balneazione potrebbe essere destinata dal Comune alla pulizia dell’area”.

 

RIPRODUZIONE RISERVATA