Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
#finsubito
#finsubito video
Agevolazioni
Asta
Bandi
Costi
Eventi
Informazione
manifestazione
Sport
Vendita immobile

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

La manutenzione dei nuovi autobus in mano ai privati, per gli operai Atac il futuro sono i tram e le metro


C’è chi si sta preoccupando vedendo il lavoro diminuire giorno dopo giorno. Parliamo degli operai di Atac, tecnici e manutentori che si occupano di far marciare gli autobus della città. L’acquisto dei nuovi mezzi di superficie, da quelli a metano a quelli elettrici, ha portato a una esternalizzazione sempre più marcata delle operazioni di manutenzione. Per questo c’è chi ha cominciato a temere di poter perdere il lavoro.

Nuovi mezzi di superficie

Atac sta rinnovando la propria flotta bus. L’obiettivo è quello di avere, entro la fine del 2026, 1.000 nuovi mezzi di superficie. Per questo, si stanno investendo milioni di euro per acquistare le vetture. Oltre alla fornitura del materiale, i contratti stipulati dall’azienda con i costruttori prevedono anche la manutenzione “full service”. Significa, in pratica, che se si rompe un mezzo deve essere riparato da chi l’ha realizzato. Una procedura che, di fatto, ha tolto lavoro agli operai Atac.

Parliamo di 842 “operai di superficie” impegnati nelle varie rimesse della municipalizzata. Tanto, per fare un esempio, nell’ambito della fornitura di 244 mezzi a metano della Solaris, i tecnici Atac potranno fare rifornimento ai mezzi, riparare i danni da atti vandalici, intervenire sulle obliteratrici. Il fornitore, invece, ha la competenza su “tutte le attività di manutenzione programmata previste dalla casa costruttrice per il corretto mantenimento dei veicoli in uno standard adeguato atto a garantire il servizio con affidabilità e  sicurezza dello stesso, incluse le sostituzioni e/o rabbocchi dei fluidi e gli ingrassaggi”. Inoltre, sono a carico del privato “tutte le attività di sostituzione di componenti della vettura ad eccezione di quelli di carrozzeria”.

Nessun licenziamento

Ha voluto tranquillizzare i lavoratori delle rimesse Atac Alessandro Farina, sindacalista della Cgil. Non ci saranno licenziamenti e nessuno andrà in cassa integrazione.

“Non c’è nessun rischio di licenziamenti o cassa integrazione – spiega, a RomaToday, il segretario della Filt Cgil di Roma e Lazio – quello delle manutenzioni “full service” è un modello prevalente a livello mondiale, che deriva dalle modalità di vendita delle case costruttrici di bus, le quali formulano proposte comprendenti il pacchetto (bus+ assistenza) nella formulazione del prezzo/vendita del mezzo. Atac – ha continuato – può contare su operai che hanno un know how prezioso per l’azienda; questo deve necessariamente essere tutelato e preservato. Proprio per questo, come Filt Cgil, pensiamo che una conversione delle maestranze verso il ferro, quindi verso metro e tram, possa accrescere ancora di più le competenze e la professionalità del personale Operaio”.

Bonus agricoltura

Finanziamenti e contributi

Dell’arrivo dei nuovi mezzi di superficie si sapeva già da tempo. Per questo, spiega Farina, “abbiamo già impostato con l’azienda un percorso che formerà gli operai dalla manutenzione dei mezzi su gomma a quella dei tram e metropolitane. Constatare che il percorso è ribadito nelle linee guida del contratto di servizio, approvato due settimane fa, non fa altro che lasciarci convinti che si troverà la giusta soluzione. Ma la cosa che mi preme sottolineare come segretario della Filt Cgil è che si può star tranquilli che nessuno verrà licenziato e nessuno rischierà la cassa integrazione, su questo non ci sono dubbi perché gli impegni presi sono ben precisi”.

Il futuro degli operai Atac

Negli allegati al nuovo contratto di servizio di Atac si sottolinea, infatti, che “per quanto concerne gli autobus, si prevede l’esternalizzazione della manutenzione dei nuovi veicoli in ingresso mediante contratti di tipo “full-service”, al netto degli interventi su carrozzeria e pneumatici”.

Entro il 2027, sempre secondo i piani della municipalizzata, solo il 40,2% della manutenzione dei mezzi di superficie resterà interna ad Atac. Il resto sarà “in full service”, quindi gestita dal privato. Le attività di manutenzione sui veicoli attualmente in flotta continueranno ad essere svolte mediante personale interno.

“Il progressivo ricorso al full service per la manutenzione degli autobus – si legge ancora nei documenti Atac – comporterà, da una parte, un incremento dei costi per servizi di terzi legati ai canoni previsti, e dall’altra ad una riduzione del fabbisogno di addetti manutentivi. Tale operazione genererà un surplus di operai specializzati nella manutenzione dei mezzi di superficie che sarà assorbito mediante la riconversione di tali risorse su altre mansioni, prioritariamente verso le attività di manutenzione delle infrastrutture metro-tramviarie”.

Anche i nuovi treni delle meteo avranno un contratto “full service” ma durerà quattro anni, periodo durante il quale gli operai Atac affiancheranno quelli privati per apprendere le tecniche manutentive da applicare sui mezzi. Nel frattempo, cominceranno ad occuparsi della manutenzione dei futuri nuovi tram. Una vera e propria riconversione dei lavoratori dalla “gomma” al “ferro”.



Source link

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Finanziamo strutture per affitti brevi

Gestiamo strutture per affitto breve