Il Festival delle Radici, celebrato in tre regioni d’Italia (Campania, Lazio, Trentino Alto Adige), chiude il suo viaggio in Irpinia, a Calitri: un ritorno alle origini per sentirsi a casa, ovunque si abiti. Qui, il Sindaco Michele Di Maio, l’amministrazione, la Pro Loco e le Associazioni locali, insieme alla comunità, si preparano ad accogliere l’ultima tappa il 27 febbraio 2025, con un evento che celebra il legame profondo tra le comunità italodiscendenti e le loro origini, mettendo al centro il patrimonio immateriale di tradizioni, memorie e linguaggi locali.
Un festival tra celebrazione e riscoperta
Il Festival delle Radici, un format ideato dalla Glocal Think sotto la direzione artistica e comunicazione di Emanuela Sica, non è solo celebrazione, ma anche riscoperta e riflessione sulle radici che ci tengono uniti. Il format di comunicazione integrata e storytelling parte da lontano per far scoprire, lentamente ed evocativamente, i borghi che il Festival tocca con i suoi percorsi peculiari dedicati, di volta in volta, al dialetto, alle spartenze, alle storie.
Calitri: il dialetto come memoria e appartenenza
Calitri, che ospita la tappa “dialetto”, diventa il cuore pulsante di una giornata intensa e carica di significati ancestrali. Il vernacolo, unito alle storie degli emigranti, ai saperi antichi e ai sapori della tradizione, racconta un territorio e la sua gente. Parlare il dialetto locale significa mantenere viva una lingua che racconta la storia di chi è partito e di chi è rimasto, costruendo ponti tra mondi lontani.
Programma del Festival delle Radici a Calitri
Turismo e sviluppo locale
L’evento prende il via alle 9.30 nella suggestiva cornice della Casa della Musica in Piazza Salvatore Scoca, con un convegno dal titolo “Le DMO come strumento di sviluppo”. Tra i relatori:
- Michele Di Maio, Sindaco di Calitri
- Emanuela Sica, Destination Manager della DMO Irpinia Montagna D’Amare
- Vincenzo Castaldo, Presidente di Glocal Think e della DMO
- Prof.ssa Valentina Della Corte, Università Federico II di Napoli
- Emilia Di Girolamo, direttrice MAVV, moderatrice dell’incontro
Il convegno esplorerà le strategie di valorizzazione territoriale, coinvolgendo anche gli operatori turistici locali.
Il viaggio della memoria: da Calitri all’America
Alle 10.30 inizia un incontro evocativo dedicato alle storie di emigrazione che hanno segnato la comunità calitrana. Interverranno:
- Vitale Zabatta, presidente della Pro Loco
- Don Cosimo Epifani
- Maria Teresa Maffucci, esperta del dialetto calitrano
- Mara Messina, che rifletterà sul ruolo del dialetto come ponte generazionale
- Emilio Ricciardi, che narrerà la vita di Humberto Zarrilli Caruso in Uruguay
- Concetta Zarrilli, che racconterà gli usi e costumi dei calitrani in America tra il 1934 e il 1941
Il momento si concluderà con “A Cunversazion in Canti Popolari”, un evento che celebra il dialetto attraverso la musica popolare.
Mangiamo in dialetto: il pranzo comunitario
Alle 13.00, il Festival si sposta nella Cripta della Chiesa Madre per un pranzo comunitario con il laboratorio gastronomico “Mangiamo in dialetto”. I partecipanti potranno scoprire e degustare piatti tipici come i “Cingul e acqua sala”, un’icona della cucina calitrana e contadina. L’evento sarà curato dalle associazioni locali con il contributo della Prof.ssa Antonietta Abate.
Il teatro come racconto collettivo
Nel pomeriggio, dalle 16.00, il teatro diventa il protagonista con un laboratorio teatrale guidato dal regista Gianpiero Francese in collaborazione con i Teatranti del Sipario. Questo percorso di narrazione partecipativa darà voce alle storie della comunità calitrana.
Alle 19.00, il Festival si chiuderà con una performance teatrale e un brindisi finale per celebrare l’incontro e la condivisione.
Festival delle Radici: un viaggio che continua
Il Festival delle Radici non è solo un evento, ma un percorso emotivo e culturale che invita le comunità italodiscendenti a riscoprire le proprie origini. Nel 2025, il Festival si evolve e si prepara a nuove sfide che verranno rese note nei prossimi giorni.
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