Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
#finsubito
#finsubito video
Agevolazioni
Asta
Bandi
Costi
Eventi
Informazione
manifestazione
Sport
Vendita immobile

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

nove nuove aziende entrano nel Dac – JUORNO.it / IL GIORNO


C’è chi fa della giustizia una professione e chi, invece, la trasforma in una missione. Angelo Pisani è uno di questi. Avvocato, battagliero, sempre in prima linea nella difesa dei diritti negati, spesso gratuitamente, quando di fronte si trova chi non può permettersi un’adeguata tutela legale. Dai cittadini vessati dalle cartelle esattoriali alle famiglie sotto sfratto, dagli artisti diffamati ai consumatori truffati, Pisani ha sempre scelto la parte di chi non ha voce, affrontando senza paura potenti e istituzioni. E lo ha fatto senza mai chiedere nulla in cambio, se non giustizia.

Lo abbiamo incontrato per ripercorrere le sue battaglie, il suo impegno e le nuove sfide che lo attendono.

Avvocato Pisani, il suo nome è legato a molte battaglie per i più deboli. Come nasce questa vocazione?

La mia vocazione per la difesa dei diritti nasce dalla consapevolezza che la giustizia non è sempre accessibile a tutti. Mi sono trovato di fronte a troppe persone lasciate sole, che non potevano permettersi un avvocato, e ho capito che il mio ruolo non poteva essere solo quello di un legale da studio, ma di un difensore sul campo. Per questo ho scelto di mettere le mie competenze al servizio di chi non può permettersi di lottare contro le ingiustizie.

Lei ha fondato “Noi Consumatori”, un’associazione che da oltre vent’anni aiuta i cittadini contro le ingiustizie. Quali sono state le principali battaglie?

Abbiamo iniziato con le compagnie assicurative e bancarie che vessavano i cittadini con contratti capestro. Poi siamo passati alla lotta contro le cartelle esattoriali ingiuste, i pignoramenti selvaggi, le ipoteche sulle case di famiglie che non riuscivano a difendersi. Ho visto troppe persone perdere tutto per un debito spesso gonfiato da interessi assurdi. Noi abbiamo fermato fermi amministrativi, ridato speranza a chi rischiava di essere sbattuto fuori casa e contrastato un sistema che spesso agisce senza pietà.

Maradona è stato uno dei suoi assistiti più celebri. Come ha vissuto quella battaglia?

Maradona non era solo un cliente, era un simbolo. Non potevo permettere che fosse trattato come un evasore quando invece era una vittima di un sistema che lo aveva perseguitato per anni. Abbiamo lottato fino alla Cassazione, e alla fine la giustizia ha riconosciuto che non doveva nulla al fisco italiano. Ma il danno d’immagine ormai era fatto, e questo è il vero problema di chi subisce ingiustizie: anche quando la verità viene a galla, il prezzo da pagare è altissimo.

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

Lei ha sempre detto che la battaglia per Diego non è finita, e non solo per la vicenda fiscale. Cosa pensa della sua morte e delle condizioni in cui è stato lasciato?

La morte di Diego è una ferita aperta. È stato lasciato solo, abbandonato nelle mani di persone che avrebbero dovuto proteggerlo e curarlo, e invece lo hanno condannato a una fine ingiusta e indegna per un uomo come lui. Maradona non è morto, è stato fatto morire per negligenza, per abbandono. Chi doveva prendersi cura di lui lo ha trattato come un problema da risolvere, invece che come una persona da salvare. Ecco perché la battaglia non è finita: pretendiamo giustizia anche per la sua morte, affinché chi ha sbagliato paghi. Nessuno potrà ridarci Diego, ma almeno si deve sapere la verità.

Ha difeso gratuitamente molti cittadini senza possibilità economiche. C’è un caso che le è rimasto particolarmente impresso?

Ce ne sono tanti. Ricordo una famiglia che stava per essere sfrattata con due bambini piccoli perché la banca aveva messo all’asta la loro casa per un debito ridicolo, di poche migliaia di euro. Ho preso in mano il caso, ho fatto ricorso e siamo riusciti a bloccare tutto. Ma quello che mi è rimasto dentro è stato l’abbraccio di quella madre, che piangeva dicendomi che per la prima volta aveva trovato qualcuno che l’ascoltava. Questi sono i momenti in cui capisco perché faccio questo lavoro.

Di recente ha difeso gli artisti del Teatro San Carlo dalle accuse infamanti di Edward Gardner. Qual è la situazione attuale?

Gardner ha fatto un’accusa assurda, parlando di “famiglie mafiose” nel Coro del San Carlo senza uno straccio di prova. Abbiamo preteso e ottenuto le sue scuse, ma non basta. Il danno è stato enorme, e chi sbaglia deve pagare, anche per dare un segnale a chi pensa di poter diffamare impunemente un’istituzione culturale come il San Carlo.

Molti sembrano considerare chiusa la vicenda dopo le scuse di Gardner, ma lei ha più volte ribadito che non basta. Perché?

Perché non si possono lanciare accuse infamanti, diffondere menzogne in tutto il mondo e poi cavarsela con una lettera di scuse. Gardner ha infangato decine di lavoratori, un’istituzione di fama mondiale e persino una città intera, Napoli, che è la culla della cultura europea. Quando a Londra pascolavano ancora le pecore, Napoli era già una capitale del sapere. Quindi, no: non basta una lettera, ci aspettiamo un risarcimento per il danno subito e pretendiamo che il The Timesrimuova l’articolo che ha diffuso queste menzogne. Non si può permettere che simili diffamazioni restino impunite.

Lei ha anche intrapreso una nuova battaglia legale per la Terra dei Fuochi. Di cosa si tratta?

Dopo la storica sentenza della Corte Europea dei Diritti Umani, che ha condannato lo Stato italiano per gravi violazioni ambientali e sanitarie nella gestione della Terra dei Fuochi, abbiamo deciso di avviare un’azione collettiva senza precedenti. Vogliamo che chi ha subito danni dall’inquinamento venga risarcito, e che i responsabili paghino. Troppe persone hanno perso la salute, troppe famiglie hanno seppellito figli e genitori a causa di tumori e malattie derivanti dall’inquinamento. Non possiamo più permettere che questa tragedia continui impunemente.

Chi può aderire a questa azione legale e come?

Chiunque abbia subito danni può aderire, e metteremo a disposizione un team di avvocati, medici, psicologi ed esperti fiscali per supportare ogni singola richiesta. Parliamo di quasi tre milioni di cittadini coinvolti. È un’operazione enorme, ma necessaria. Lo Stato italiano è stato condannato e ora deve risarcire chi ha sofferto.

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

Il Vomero, il suo quartiere, ha perso la sua identità commerciale. Quale sarebbe la soluzione?

Bisogna investire in cultura, servizi, spazi per i giovani. Il Vomero potrebbe essere un modello di sviluppo sostenibile, ma serve una politica che pensi ai cittadini, non solo agli interessi di pochi.

Quali sono le prossime battaglie di Angelo Pisani?

Continuerò a difendere chi non ha voce. Che sia una famiglia sotto sfratto, un lavoratore licenziato ingiustamente o un artista diffamato, sarò sempre dalla loro parte. La giustizia deve essere accessibile a tutti, non solo a chi se la può permettere.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta