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nuova domanda per escludere buoni postali e titoli di Stato


Dopo un anno di attesa arriva il nuovo regolamento ISEE per l’esclusione di buoni postali e titoli di Stato dal calcolo. Le tempistiche però contrastano con la scadenza di fine febbraio per aggiornare la DSU legata all’assegno unico. Servirà una doppia domanda?

L’esclusione dei titoli di Stato dal calcolo dell’ISEE sarà finalmente realtà: dopo un anno d’attesa c’è il regolamento.

Resta però più di qualche perplessità per le famiglie che ricevono l’assegno unico per i figli a carico, in particolare per quanto riguarda la presentazione della dichiarazione aggiornata al 2025.

Protagonista della settimana di Fisco e Lavoro appena trascorsa è anche il decreto Milleproroghe 2025, convertito in legge dopo l’approvazione definitiva della Camera. Diverse le novità dalla rottamazione quater alle scadenze fiscali.

Il caro bollette torna all’interno del dibattito politico: la prossima settimana è atteso in Consiglio dei Ministri il nuovo decreto con possibili nuovi interventi, tra cui il potenziamento del bonus bollette.

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ISEE 2025: nuova domanda per escludere buoni postali e titoli di Stato

Da più di un anno si attendeva l’applicazione delle disposizioni previste dalla Legge di Bilancio 2024 cioè l’esclusione dal calcolo dell’ISEE di titoli di Stato, buoni e libretti postali fino ad un valore complessivo di 50.000 euro.

In settimana è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il regolamento che recepisce le novità. Nel testo non ci sono solo le modifiche previste dalla Manovra dallo scorso anno, ma una serie di revisioni delle regole da seguire per determinare il calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente che si sono stratificate negli anni.

Restano però alcune perplessità che cittadini e cittadine, soprattutto le famiglie che ricevono l’assegno unico, si augurano possano essere superate nei prossimi giorni, dato che nonostante la stretta correlazione, i tempi di applicazione della novità relativa dei titoli di Stato e dei buoni postali non sono coordinati con quelli relativi alla prestazione per i genitori con figli a carico.

Il regolamento infatti è operativo a partire dal 5 marzo, oltre quindi la scadenza del 28 febbraio, che segna il termine di presentazione della DSU aggiornata al 2025 per evitare di ricevere l’importo minimo dell’assegno dal 1° marzo (gli arretrati si possono recuperare inviando la DSU aggiornata entro il 30 giugno).

Le famiglie sembrano quindi essere ad un bivio: meglio aspettare a presentare l’ISEE aggiornato per avere l’esclusione dei titoli di Stato, ricevendo però almeno per il mese di marzo l’importo minimo dell’assegno unico, oppure meglio inviare subito la DSU aggiornata e beneficiare dell’intero importo spettante con la necessità però di inviare una seconda dichiarazione per aggiornare la prima con l’esclusione dei titoli?

Chi invece ha già presentato la dichiarazione e intende escludere eventuali titoli di stato o buoni postali sembra dovrà rifare tutto.

Dichiarazione che rischia di dover essere presentata anche una terza volta quando saranno operative le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025, che escludono dal calcolo dell’ISEE per il bonus nido le somme ricevute a titolo di assegno unico.

Le novità del decreto Milleproroghe convertito in legge

Non solo ISEE. Protagonisti della settimana di Fisco e di Lavoro sono stati anche i lavori di conversione in legge del decreto Milleproroghe 2025, che si sono conclusi con l’approvazione definitiva da parte della Camera.

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Molte le novità in arrivo e molte anche quelle che non hanno trovato spazio nel testo.

La principale riguarda senza dubbio la nuova chance per i decaduti dalla rottamazione quater fino alla fine dell’anno scorso, i quali potranno essere riammessi alla definizione agevolata delle cartelle.


Dovranno però presentare nuovamente la domanda, per definire un nuovo piano di pagamenti con l’AdER, entro la scadenza del 30 aprile.

Provvedimento che però non salva gli eventuali nuovi decaduti, cioè chi salta la prossima scadenza in calendario, quella del 28 febbraio (5 marzo considerando il canonico termine di tolleranza).

Il provvedimento riscrive anche scadenze e tempistiche per la dichiarazione dei redditi 2025 con la modifica alle date di pubblicazione dei modelli definitivi.

Scadenza Prima Dopo
Data ultima per il Fisco per la messa a disposizione dei programmi per l’adesione al concordato e per la compilazione degli ISA 15 aprile 30 aprile 2025
Data di pubblicazione dei modelli definitivi di dichiarazione dei redditi 28 febbraio 17 marzo 2025
Data a partire dalla quale sarà possibile presentare la dichiarazione dei redditi 15 aprile 30 aprile 2025

Restano al momento immutati invece i termini per i contribuenti.

Tra le altre novità del Milleproroghe 2025 convertito in legge c’è l’ampliamento della platea di investimenti ammessi alla transizione 5.0, il salvagente per le delibere per il calcolo IMU 2024 presentate in ritardo dai Comuni, la conferma dello stop alla mobilità volontaria nella PA e la possibilità di svolgere assemblee ordinarie di società ed enti da remoto anche nel 2025.

Non trovano spazio invece la proroga per l’adesione al concordato preventivo biennale, la misura di salvaguardia per le auto aziendali, il rinvio della sugar tax e la proroga per l’entrata in vigore dell’obbligo di polizze catastrofali.

Bonus bollette: sale il limite ISEE per fare domanda?

Lo aveva già annunciato il Ministro dell’Economia Giorgetti la scorsa settimana in Senato:

“nelle prossime settimane dovrà essere assunto un provvedimento con riferimento a queste dinamiche dei prezzi (dell’energia, in particolare delle bollette ndr).”

Ebbene, stando alle prime anticipazioni il prossimo martedì è atteso sul tavolo del Consiglio dei Ministri il nuovo decreto sul caro energia, con interventi per famiglie e imprese.

Per quanto riguarda le famiglie un intervento si rende necessario anche per evitare che l’aumento dei costi in bolletta rischi di cancellare gli effetti benefici del nuovo taglio del cuneo fiscale e contributivo.

Allo studio del Governo c’è dunque il potenziamento del bonus bollette, lo sconto per le famiglie in condizioni di disagio economico o affette da gravi problemi di salute con l’obiettivo di allargare la platea di possibili beneficiari del bonus.

Nello specifico, il decreto dovrebbe prevedere l’innalzamento del limite ISEE da non superare per poter accedere all’agevolazione, attualmente fissato a 9.530 euro (20.000 per le famiglie numerose, con almeno quattro figli).

La soglia di riferimento potrebbe essere portata a 12.000 o anche a 15.000 euro come già accaduto in passato.

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