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Potenziamento della sanità a Taranto, Emiliano scrive al ministro


Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha inviato al Ministro della Salute, prof. Orazio Schillaci, una lettera per una richiesta di finanziamento straordinario per le strutture sanitarie nella città di Taranto.

«Nell’area di Taranto – si legge nella lettera di Emiliano a Schillaci – indagini ambientali ed epidemiologiche hanno documentato una compromissione dell’ambiente e dello stato di salute dei residenti con eccessi di mortalità comunale per malattie dell’apparato respiratorio, cardiovascolare e per diverse sedi tumorali; per queste cause la mortalità e le ospedalizzazioni confermano eccessi nei quartieri più vicini alla zona industriale.

I dati epidemiologici mostrano, in entrambi i generi, eccessi per cause per le quali il ruolo eziologico delle esposizioni ambientali del sito siderurgico è accertato o sospettato sulla base della valutazione a priori delle evidenze epidemiologiche. In particolare, tale circostanza vale per tutte le cause, tutti i tumori (inclusi tumore del polmone e della pleura), le demenze, le malattie del sistema circolatorio (incluse la malattia ipertensiva e la malattia ischemica del cuore), le malattie dell’apparato respiratorio (incluse le malattie respiratorie acute) e le malattie dell’apparato digerente (inclusa la cirrosi epatica). L’analisi dei trend temporali mostra tassi di mortalità superiori alla media regionale, in entrambi i generi; per lunghi periodi i tassi sono superiori anche alla media nazionale.

Il direttore generale della Asl di Taranto – prosegue la  lettera di Emiliano a Schillaci – ha trasmesso quindi  un Programma di attività e investimenti con riferimento a:

a) attivazione nuovo ospedale San Cataldo: investimenti e assunzione di personale;

b) rifunzionalizzazione ospedale S.s. Annunziata di Taranto;

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c) istituzione dell’Ospedale di Base presso la città di Statte con relativo Pronto soccorso (Moscati).

A) Nuovo Ospedale San Cataldo. Il nuovo Ospedale si configura come una importante risposta per il territorio tarantino, in termini assistenziali, tale da determinare una offerta più qualificata ed organizzata, avvalendosi anche di tecnologie innovative.

“Appare evidente – si legge – che l’attivazione del nuovo Ospedale richiede specifiche procedure assunzionali, la cui copertura non può essere garantita dai tetti vigenti, nei limiti dello stanziamento massimo previsto dalla normativa vigente in materia. Una stima dei costi del personale necessario si aggira intorno ai 70 milioni di euro.

Gli ultimi dati epidemiologici disponibili rilevano, con riferimento all’incidenza dei tumori (2018-2021), eccessi di rischio rispetto al confronto con il resto della regione in entrambi i sessi per il complesso delle neoplasie, per il tumore del polmone, della vescica, dei melanomi della pelle, dell’encefalo. Importanti eccessi di rischio di ospedalizzazione (dati aggiornati al 2023) si osservano per le patologie cardiovascolari, acute e croniche, le patologie respiratorie, acute e croniche, le patologie dell’apparato digerente. Anche i tassi di prevalenza delle principali patologie croniche (dati aggiornati al 2022) risultano più elevati dei valori regionali. La realizzazione del nuovo Ospedale si inquadra in una strategia nazionale e regionale che punta al potenziamento dell’offerta sanitaria in un territorio caratterizzato, tuttora, da rilevanti criticità nel profilo di salute che richiedono presidi di diagnosi e assistenza di eccellenza al fine di poter corrispondere adeguatamente alla specifica vulnerabilità sanitaria che affligge la popolazione tarantina, e che determina, al momento, anche una mobilità passiva extraregionale importante, con un costo che, nel 2023, è risultato pari a circa 35 milioni di euro. Infatti, il Nuovo Ospedale consentirà di attivare più di 700 posti letto.

B) ospedale S.s. Annunziata di Taranto. La Direzione strategica della Asl di Taranto ha previsto la riconversione dell’edificio monoblocco SS. Annunziata di Taranto a seguito del trasferimento delle attività ospedaliera al nuovo ospedale San Cataldo:

1. Attività rete territoriale (DM 77/2022);

2. Attività da concordare con il Comune (avviato un tavolo tecnico). In particolare, la riconversione dell’edificio monoblocco SS. Annunziata di Taranto a seguito del trasferimento delle attività ospedaliera al nuovo ospedale San Cataldo, prevede: • Casa di Comunità HUB; • Ospedale di Comunità (40 posti letto); • Hospice (40 posti letto); • Residenza Sanitaria Anziani (20 posti letto); • RSA R1 (40 posti letto).

C) Ospedale di Base presso la città di Statte con relativo Pronto soccorso. Tenuto conto del bisogno di salute della popolazione della città di Taranto e considerato l’elevato numero di accessi in Pronto soccorso presso l’Ospedale “SS. Annunziata”, si rende necessaria la istituzione di un Ospedale di Base, ai sensi del D.M. n. 70/2015 nella città di Statte, ove attualmente insiste l’Ospedale “Moscati”, con prevalente vocazione oncologica. In particolare, la istituzione dell’Ospedale di Base presso la struttura ospedaliera “Moscati”, consentirebbe di attivare un Pronto Soccorso, rivolto soprattutto alle patologie onco- ematologiche, pneumologiche nonché alle altre patologie riferite prevalentemente alle discipline mediche e non chirurgiche, che determinano un eccessivo sovraffollamento del P.S. dell’Ospedale SS. Annunziata di Taranto.

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Infine, per quanto attiene gli accessi in pronto soccorso, si rappresenta che la concentrazione maggiore è riferita all’Ospedale Ss. Annunziata di Taranto (pari al 45% degli accessi quotidiani della Asl di Taranto), pertanto si ritiene che l’attivazione del Pronto soccorso presso l’Ospedale “Moscati” di Taranto, potrebbe alleggerire la pressione quotidiana sul P.S. di Taranto. Tenuto conto, altresì, del bacino di utenza previsto dal D.M. n. 70/2015, si ritiene che sia quanto mai necessario ed indispensabile istituire un Ospedale di base presso la città di Statte, con la relativa attivazione del Pronto soccorso”.

Le spese aggiuntive previste dal 2026 riguardano il nuovo ospedale San Cataldo, comprese le attività di Sanitaservice per 72.284.420 euro.

Per il “Moscati” (secondo pronto soccorso) saranno necessari altri 10.503.858 euro, per un totale di 82.788.279 euro.

Per la rifunzionalizzazione del “S.s. Annunziata”, con adeguamento antisismico saranno necessari infine una tantum  19.759.439 euro

“Pertanto  – scrive Emiliano al ministro – si chiede una deroga rispetto ai vigenti limiti di spesa per poter procedere con quanto necessario. Per sostenere le attività illustrate, si ritiene che, considerati i vigenti vincoli di spesa, nonché le prescrizioni del Piano di rientro, sia necessario chiedere uno specifico finanziamento al Ministero della Salute, in deroga ai vincoli di spesa, soprattutto per quanto attiene il piano assunzionale, attraverso una specifica norma di legge”.





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