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Aeroporto dello Stretto, le condizioni di Ita Airways per un ritorno del terzo volo Reggio-Milano Linate


Potrebbero avere un ruolo anche Regione e Sacal nella valutazione di Ita Airways di ripristinare il volo Reggio Calabria-Milano Linate con partenza e rientro in giornata che non è stato confermato nell’operativo della stagione estiva della compagnia. La scomparsa del collegamento a partire dal 30 marzo aveva creato allarme nei pendolari che lo utilizzano e la questione era stata attenzionata anche dal Comune di Reggio con una nota dell’assessore Malara, a seguito della quale Ita ha chiarito la situazione con una nota che a Reggio lascia l’amaro in bocca. La compagnia ha infatti precisato che non si è trattato di un taglio, in quanto il volo era già stato programmato per la sola stagione invernale. Come si ricorderà, era stato infatti schedulato lo scorso ottobre, appunto con l’avvio della winter. Questo si afferma nel comunicato: “L’incremento di capacità sul collegamento Milano Linate – Reggio Calabria, rappresentato dal volo giornaliero addizionale con partenza dall’aeroporto calabrese alle ore 6.15 e arrivo a Milano Linate alle 7.55 e rientro da Milano Linate alle 21.20 con arrivo a Reggio Calabria alle 23.05, è limitato alla stagione invernale che termina il prossimo 29 marzo. Eventuali riferimenti ad un’asserita cancellazione della frequenza addizionale per la stagione estiva – concludono da Ita – sono, pertanto, errati e fuorvianti per i motivi sopra rappresentati”.

Le valutazioni di Ita Airways per reinserire un volo che alla compagnia non ha dato i risultati sperati

C’è però uno spiraglio, poiché la compagnia “valuterà l’ipotesi di inserire capacità addizionale anche nella prossima stagione summer 2025, qualora ne ricorrano le condizioni”. I requisiti necessari sono “disponibilità della flotta, sostenibilità economica del volo ed effettiva presenza di domanda adeguata, anche considerando lo scenario competitivo”. Queste parole vanno lette tra le righe per comprendere cosa stia davvero accadendo nel rapporto tra Ita e l’aeroporto Tito Minniti, soprattutto dopo l’arrivo di Ryanair. Non bisogna dimenticare che fino a un anno e mezzo fa la compagnia di bandiera era ormai da molto tempo unica e sola a volare nello scalo reggino. La low cost irlandese era sbarcata con un operativo di target molto diverso, oltre a non creare concorrenza per le destinazioni attivate: sulla piazza di Reggio Ita aveva l’esclusiva delle importantissime rotte di Fiumicino e Linate, ma poi anche Ryanair ha iniziato a volare ogni giorno su Milano ed evidentemente, pur servendo uno scalo meno comodo (Malpensa), i prezzi stracciati della compagnia irlandese hanno sottratto utenza a Ita. 

Nella scelta di interrompere (o non confermare, come puntualizzano in Ita) il volo reggino con night stop per Linate, è da rilevare anche il sostegno che Ryanair riceve dalla Regione attraverso il contratto con Sacal e le somme del bando di marketing Destinazione Calabria. Dalla compagnia di bandiera non lo si dice apertamente, ma neanche si nega un’interlocuzione con la Regione che possiamo immaginare finalizzata ad ottenere qualche garanzia in cambio del rischio di investire ancora su un volo ritenuto non sostenibile economicamente. Lo stesso Reggio-Linate aggiunto a novembre e ora assente nella summer di Ita era stato all’epoca un ritorno: eliminato già diverse volte per mancanza di un soddisfacente fattore di riempimento, era stato a lungo oggetto di appelli di gruppi di pendolari e del comitato appositamente costituito, rivolti anche al presidente Roberto Occhiuto e quel reinserimento era stato salutato come una battaglia vinta. Adesso però Ita si è tirata nuovamente indietro e ci si chiede cosa sia cambiato in termini di passeggeri da novembre a oggi (considerato che Ryanair a Reggio già c’era) e perché l’altro volo per Linate aggiunto a Lamezia, sempre in inverno, risulti mantenuto nella stagione estiva, lasciando qui tre collegamenti quotidiani con Milano qui mentre sono stati ridotti a due su Reggio.

Era chiaro che fosse stato aggiunto solo per l’inverno? Ecco come Ita aveva presentato a novembre i collegamenti calabresi aggiuntivi con Linate

Nel comunicato di Ita che ha inteso smorzare la polemica si sottolinea che la temporaneità del terzo collegamento Reggio-Malpensa con andata e ritorno in giornata era chiarissimo nella presentazione della scorsa stagione invernale. Eppure non appare così evidente rileggendo la nota diffusa allora e le dichiarazioni di Andrea Benassi, direttore generale di Ita Airways: “L’incremento della capacità tra Milano Linate e gli aeroporti di Reggio Calabria e Lamezia Terme – scriveva – conferma e rafforza la presenza di Ita Airways sugli scali calabresi, garantendo al territorio un’estesa connettività grazie alla valorizzazione delle prosecuzioni su tutto il nostro network dall’aeroporto di Milano Linate, secondo aeroporto di riferimento per la compagnia. La Calabria – continuava la nota – rappresenta per noi un territorio importante e questa operazione consente ad Ita Airways di contribuire in maniera strategica al rafforzamento del Sistema Paese insistendo innanzitutto sul rafforzamento della presenza sul mercato domestico, assicurando una maggiore copertura del territorio”. Un intento da cui non è immediato capire che ci si riferisse alla sola winter. Quando lo abbiamo fatto notare parlando con interlocutori della compagnia ci è stato risposto che “nel titolo del comunicato si parlava di stagione invernale”.

Nel frattempo il radicamento calabrese era stato premiato con l’abolizione dell’addizionale comunale, di cui ovviamente beneficiano tutti i vettori che volano nella nostra regione (anche se ad enfatizzare l’iniziativa è stata soprattutto Ryanair, che utilizza questa tassa per dividere i buoni dai cattivi e operare di conseguenza nei vari territori italiani). Oggi Ita, pur non confermando il terzo collegamento reggino, si dice disposta a trattare “nell’ottica di contribuire ad agevolare gli spostamenti dei cittadini calabresi nel capoluogo lombardo e di sfruttare i collegamenti con le destinazioni domestiche e internazionali servite dall’aeroporto di Milano Linate”. Da cosa dipenderà l’inserimento in corsa di quella rotta tanto sospirata dall’utenza pendolare? Da un’analisi del piano industriale della compagnia, ma anche da ciò che la Regione potrebbe proporre per far avverare quelle condizioni richieste da Ita per far riapparire il Reggio-Linate 6.15-21.20. I viaggiatori interessati restano in attesa degli sviluppi di questa situazione, pronti a iniziative presso le istituzioni regionali per riguadagnare un collegamento preziosissimo. L’impressione generale è che ci sia il rischio per l’aeroporto Tito Minniti di tornare indietro. Non si vive di sola Ryanair e un problema respingente per altre compagnie è, ben più del load factor, lo stato strutturale dell’aeroporto che non ha la capacità di accogliere oltre l’attuale numero di aerei in sosta notturna né di sostenere un maggiore traffico. Che – lo dice lo staordinario trend di crescita dello scalo – è tutt’altro che basso, ma deve essere incentivato dall’adeguamento e ampliamento della struttura. 

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