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Dall’Emilia-Romagna un miliardo in 5 anni per coniugare impresa e ambiente


Oltre un miliardo di euro, sul quinquennio 2023-2027, per lo sviluppo rurale e per potenziare, attraverso bandi specifici, la competitività e l’innovazione, accrescendo al contempo anche la sostenibilità ambientale. E ancora, puntare sulla sicurezza alimentare, su un’agricoltura forte e strutturata, sul sostegno alle imprese, sulla valorizzazione della qualità dei prodotti a livello internazionale. Sono solo alcuni degli obiettivi delineati dall’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi, intervenuto oggi nella commissione Politiche economiche dell’Assemblea legislativa, presieduta da Luca Giovanni Quintavalla.

Nonostante le difficoltà di questi anni “l’Emilia-Romagna si conferma leader nel settore dell’agricoltura, con 53mila aziende attive, oltre un milione di ettari di superficie utilizzata, 8,6 miliardi di produzione agricola, quasi 40 miliardi dall’industria agroalimentare e quasi 10 miliardi nell’export”, spiega l’assessore. Da questi numeri parte l’illustrazione del programma di mandato: tra i punti salienti, il contrasto all’abbandono dei territori rurali e allo spopolamento delle aree montane, attraverso l’incremento di risorse e infrastrutture, azioni di semplificazione amministrativa, rafforzamento e promozione degli accordi di filiera, sostegno al ricambio generazionale con azioni volte ad attrarre giovani che vogliano investire nel settore agricolo. C’è anche l’impegno al contrasto al granchio blu. “L’acquacoltura ha enormi potenzialità di crescita e avrà attenzione nei nostri bandi”. E gli investimenti nel settore della ricerca e dell’innovazione, “nei quali impieghiamo il 5% delle risorse a disposizione”, prosegue Mammi.

Subito dopo è stato avviato il dibattito.

Elena Ugolini di Rete civica ha chiesto chiarimenti sulla legge urbanistica “nella quale non ci sono sufficienti possibilità per le aree agricole”, ma anche sulle norme in fatto di agriturismi “importanti per le aziende in sofferenza” e sulla riorganizzazione delle aree protette “nella quale andrebbero coinvolti in modo diretto gli agricoltori” (su tali questioni l’assessore si è detto disponibile a valutare un aggiornamento normativo).

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Nicola Marcello di FdI ha evidenziato l’importanza “di puntare sugli incentivi ai giovani” ma anche la necessità di provvedere a realizzare strutture “per accumulare acqua nei periodi di siccità estrema”.

Priamo Bocchi di FdI chiede che vengano incentivati gli impianti di microbiogas “che ben si adattano alla realtà delle aziende agricole sia in termini di redditività che di sostenibilità”. Altro aspetto su cui occorrerà lavorare, precisa Bocchi, “è quello relativo alla proprietà di alcuni canali, in capo a privati che a volte non hanno possibilità di adempiere alle manutenzioni”.

Fausto Gianella di FdI ha lanciato l’allarme sulla presenza del cormorano “che sta distruggendo la fauna ittica delle lagune e per il quale serve un piano di contenimento” (sul punto, l’assessore ha chiarito che sarà avanzata ad Ispra la richiesta di estendere il piano di contenimento agli specchi di acqua pubblici).

Francesco Critelli del Pd ritiene importante “puntare sulle eccellenze dei prodotti coniugando un’idea di sviluppo sostenibile”. Critelli ha evidenziato la necessità di “difendere i nostri prodotti soprattutto dalle forme di contraffazione”.  “In questa commissione – ha precisato – sono emerse tematiche sulle quali ci si può confrontare al di là degli schieramenti. Il mondo agricolo e le categorie di rappresentanza chiedono un concreto agire comune”.

Per Daniele Valbonesi (Pd) “occorre capire come coinvolgere al meglio il settore agricolo nella gestione e nella manutenzione del territorio soprattutto in presenza di eventi, come le alluvioni, derivanti dai cambiamenti climatici”.

Per Alessandro Aragona di FdI “c’è un tema che riguarda non solo l’aspetto economico ma anche la trasmissione dei mestieri e la formazione specifica, che possa dare ai giovani la possibilità di lavorare nel settore primario”. Aragona ha anche evidenziato la necessità di attenzionare l’impatto che l’intelligenza artificiale potrebbe avere in questo settore.

Per Niccolò Bosi del Pd occorre “facilitare l’accesso a chi vuole approcciarsi al mondo dell’agricoltura ma non ha proprietà di terreni”. Infine, Bosi ha rimarcato la necessità di dare attenzione ai Consorzi di Bonifica e all’importanza che questi lavorino in sinergia con le associazioni di agricoltori, soprattutto per la realizzazione di sistemi irrigui.

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