Quando si parla di pensioni e di mutui tendiamo tutti e temere il peggio e, spesso, non sbagliamo. La novità del giorno riguarda proprio i mutui: vediamo cosa cambia per le famiglie.
In questi ultimi anni gli argomenti più scottanti in Italia sono due: pensioni e tassi d’interesse e, dunque, mutui. Sono gli argomenti che, appena c’è una novità, tutti tendiamo a temere il peggio e, spesso, non sbagliamo. Le notizie per quel che riguarda le pensioni, da inizio 2025 ad oggi, non sono state certo positive.
Basti pensare alla rivalutazione ferma allo 0,8% e alla possibilità – già ipotizzata dal simulatore online dell’Inps – che a partire dal 2027 l’età pensionabile aumenti ulteriormente. Che dire, invece, dei mutui? Se parliamo di mutui tutto quello che si può dire è che tra il 2022 e il 2024 abbiamo passato un biennio tremendo.
I prezzi degli immobili sono aumentati in misura allarmante, i tassi d’interesse hanno raggiunto il 4,75% (percentuale che non si vedeva dal 2008) e le banche hanno “chiuso i rubinetti” erogando sempre meno finanziamenti. Due anni terribili tanto per noi privati cittadini quanto per il mercato immobiliare che ha subito una battuta d’arresto notevole con conseguenti ripercussioni sulla crescita economica del Paese.
E ora che cosa succederà? Da qualche mese sembrava che la situazione stesse tornando alla normalità ma un nuovo colpo di coda dell’inflazione – che sta tornando a salire – potrebbe riportarci indietro in quell’incubo. Sul fronte dei mutui un cambiamento si sta già riscontrando. Nel prossimo paragrafo vediamo le previsioni degli esperti.
Mutui: grandi cambiamenti in arrivo per le famiglie
Novità importanti per quello che riguarda i mutui: la notizia è stata diffusa dall’ABI – (l’Associazione Bancaria Italiana) e ha spiazzato tutti. Sono in arrivo cambiamenti importanti per le famiglie e, in generale, per tutti coloro che hanno in previsione di acquistare casa nei prossimi mesi.
Ma nel 2025 conviene di più comprare casa o restare in affitto? In questo periodo non c’è dubbio su quale sia l’opzione più vantaggiosa e la risposta, finalmente, torna ad essere: comprare! Già perché i tassi d’interesse sui mutui stanno subendo una flessione verso il basso.
A dirlo è L’ABI. Infatti l’Associazione bancaria italiana ha evidenziato come il tasso d’interesse sui mutui, in un solo mese, sia sceso dal 3,11% al 3,09%. Se poi facciamo un confronto con il 2023 (l’anno forse peggiore per acquistare casa), allora la decrescita si fa più marcata in quanto a dicembre 2023 i tassi d’interesse erano addirittura del 4,42%. Che cosa comporterà questo per le famiglie? Maggiori possibilità di ottenere il mutuo dal proprio istituto di credito e rate più basse e più sostenibili.
Buone notizie non solo per le famiglie ma anche per le imprese: anche i tassi d’interesse sui finanziamenti alle imprese sono scesi passando dal 4,40% del mese scorso all’attuale 4,20% di oggi. Anche in questo caso la situazione diventa particolarmente rosea se confrontata con il dicembre del 2023 quanto i tassi sui finanziamenti avevano raggiunto quota 5,23%.
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Mutui: le famiglie possono tornare a sognare
Il 2025 è partito bene sul fronte dei mutui: calano i tassi d’interesse che, al momento, sono al 3,09%. Più bassi rispetto al mese scorso e molto più bassi rispetto al 2023. Questo cosa comporta per le famiglie? La possibilità di poter tornare a progettare l’acquisto di una casa.
E infatti il mercato delle vendite è ripartito alla grande. Dopo una prima fase di titubanza, le richieste di mutuo salgono del 51,3% rispetto ai primi due mesi del 2024 e del 35,6% rispetto a dicembre 2024. Single, coppie, famiglie con bambini lasciano la casa in affitto per realizzare il sogno di diventare proprietari di un immobile.
In questo preciso momento sembra che a trainare la risalita delle richieste dei mutui siano i cosiddetti “Millenials”, persone che hanno un’età compresa tra i 35 e i 45 anni i quali rappresentano addirittura il 65% delle richieste totali che arrivano alle banche. Per quanto riguarda le città, in cima alla classifica troviamo Napoli dove le richieste di mutuo sono aumentate del 101,9% rispetto all’anno scorso.
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Medaglia d’argento spetta a Bologna che, rispetto allo stesso periodo del 2024, segna un bel +64,7%. Sul terzo gradino del podio c’è Roma: nella Capitale le richieste stanno avendo una crescita del 60,4%. Brusca frenata, invece, si sta registrando a Milano dove le richieste di mutuo sono aumentate appena del 31% rispetto a dodici mesi fa e si collocano al di sotto della media nazionale.
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