Aprirà oggi la piattaforma per la presentazione delle istanze a IrfisFinSicilia, per il reddito di povertà, misura voluta dal presidente della Regione, Renato Schifani, con una dotazione finanziaria di 30 milioni di euro: il contributo di solidarietà a fondo perduto, una tantum, sarà erogato alle famiglie residenti in Sicilia da almeno cinque anni e con un Isee inferiore a 5 mila euro.
Per quanto riguarda i criteri di reddito, il punteggio massimo (10 punti) sarà dato a chi ha un Isee tra 0 e 1.500 euro; fino 3.500 euro verranno assegnati 8 punti, mentre 6 punti a chi ha un Isee fino a 5.000 euro.
Altri punti verranno erogati in base alla situazione familiare: 1 punto per ogni componente fino a un massimo di 9 punti per famiglie oltre gli 8 componenti. Due punti aggiuntivi saranno dati per ogni figlio minorenne. Vivere in affitto varrà altri 5 punti, mentre 8 punti andranno a chi vive una condizione di disagio sociale come essere ragazza madre, donna vittima di violenza o vedova con figli. A parità di punteggio sarà preferito il nucleo familiare con più figli minori, nel caso di ulteriore parità sarà preferito quello con disagio sociale. I beneficiari del fondo saranno destinati ad attività socialmente utili, tenuto conto del loro stato psico-fisico, in base ad intese con i comuni di residenza.
L’avviso è disponibile sul sito istituzionale della Regione Siciliana a questo indirizzo.
Di questo e dell’intera attività di IrfisFinSicilia – come scrive PalermoToday – ha parlato il direttore generale Giulio Guagliano nella sua relazione al corso di formazione sulle politiche economiche, la corretta comunicazione finanziaria, l’attività del servizio Bilancio dell’Ars e il ruolo dei revisori dei conti organizzato dal sindacato della Stampa parlamentare siciliana, in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti di Sicilia, che si è svolto ieri nella sala stampa di Palazzo dei Normanni.
Tra contributo di solidarietà, misure per l’abbattimento degli interessi sui mutui per le imprese e per l’acquisto della prima casa, IrfisFinSicilia ha calcolato una immissione di liquidità nel sistema economico pari a circa 150 milioni di euro in un anno, “una cifra notevole”, ha spiegato Guagliano, stante il Pil della Sicilia che dovrebbe attestarsi a 90 miliardi di euro secondo le stime del Nadefr 2025-2027, “raggiungendo oltre lo 0,16 del Pil più indotto”.
La piattaforma per l’abbattimento dei tassi alle imprese che rimarrà aperta fino al 4 marzo, invece, ha ricevuto già 5.500 istanze per una totale di 45 milioni di euro, l’intero plafond della misura. Gli uffici prevedono che il contributo sarà erogato entro maggio. Delle politiche finanziarie tramite atti legislativi nell’esercizio finanziario 2024 ha parlato il consigliere parlamentare del servizio Bilancio dell’Ars, Aurelio Lupo, anticipando i contenuti della nuova relazione che sarà pubblicata a breve. Un dato su tutti: l’anno scorso le norme finanziarie e di spesa approvate all’Ars sono state quantificate in oltre 2,2 miliardi di euro.
Degli aspetti deontologici di una corretta informazione economico-finanziaria ha relazionato il giornalista Antonio Giordano, segretario della Stampa parlamentare siciliana, mentre il giornalista Roberto Immesi ha spiegato il ruolo che svolge il revisore dei conti nelle aziende pubbliche e in quelle private.
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