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Decreto Cultura in GU, novità per biblioteche scolastiche e librerie


La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge di conversione del Decreto Cultura segna un’importante evoluzione nelle politiche di rilancio del settore culturale in Italia. Tra le principali novità introdotte, spicca il “Piano Olivetti per la cultura”, un programma volto a favorire la rigenerazione culturale nelle aree periferiche e nei territori svantaggiati. Il provvedimento mira a sostenere biblioteche, istituti culturali ed editoria libraria, con interventi specifici mirati a rendere più diffuso e capillare l’accesso alla cultura, garantendo al contempo il potenziamento delle infrastrutture culturali sul territorio nazionale.

Sostegno ai giovani librai e alle piccole librerie

Uno dei punti centrali della nuova normativa è l’istituzione di un fondo da 4 milioni di euro per il 2024, destinato a favorire l’apertura di nuove librerie gestite da giovani imprenditori under 35. 

Questa iniziativa si inserisce in una strategia più ampia di valorizzazione della filiera libraria, con l’obiettivo di incentivare la lettura e promuovere la diffusione del libro come strumento di crescita culturale.

Un ulteriore finanziamento di 1 milione di euro è stato stanziato per sostenere le librerie nei piccoli centri abitati con meno di 5.000 abitanti. 

In particolare, il decreto prevede il riconoscimento di incentivi anche per attività commerciali non esclusivamente librarie, a condizione che almeno il 30% del fatturato derivi dalla vendita di libri.

studenti studiano in bibliotecastudenti studiano in biblioteca

Finanziamenti per l’editoria e il settore audiovisivo

Un altro aspetto rilevante del provvedimento riguarda il sostegno all’editoria e all’audiovisivo, con stanziamenti che ammontano a 25 milioni di euro per il 2025 e 5 milioni di euro per il 2026. 

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Tali risorse saranno destinate alla filiera dell’editoria libraria, comprese le librerie storiche e di prossimità, e verranno utilizzate anche per l’acquisto di libri destinati alle biblioteche statali.

Inoltre, la legge introduce un fondo sperimentale di 10 milioni di euro per il 2025 dedicato ai quotidiani cartacei

Tale finanziamento sarà finalizzato a rafforzare la copertura giornalistica su cultura e spettacolo, contribuendo così ad ampliare l’offerta di contenuti di approfondimento su temi di rilevanza culturale.

Nel settore audiovisivo, il decreto introduce una nuova classificazione delle opere cinematografiche e televisive, prevedendo l’obbligo di segnalare esplicitamente i contenuti non adatti ai minori di 10 anni.

occhiali  sopra un libro, con sullo sfondo scaffali di libri sfocatiocchiali  sopra un libro, con sullo sfondo scaffali di libri sfocati

Nuove regole per i pagamenti legati alla Carta della cultura e al Bonus 18App

Il provvedimento stabilisce anche alcune disposizioni relative alla gestione della “Carta della cultura Giovani” e della “Carta del merito”. 

In particolare, le attività commerciali che accettano tali strumenti di pagamento dovranno trasmettere le fatture entro 90 giorni dalla conclusione dell’iniziativa, in modo da garantire una maggiore trasparenza e tracciabilità nell’utilizzo delle risorse destinate alla promozione culturale.

Per quanto riguarda il Bonus cultura 18App, destinato ai neomaggiorenni per l’acquisto di libri, biglietti per spettacoli e altri prodotti culturali, il decreto fissa la scadenza ultima per l’utilizzo del bonus al 31 marzo 2025.

una ragazza prende un libro dallo scaffale di una bibliotecauna ragazza prende un libro dallo scaffale di una biblioteca

Un investimento strategico per la cultura italiana

L’approvazione del Decreto Cultura rappresenta un passo significativo verso una maggiore accessibilità e valorizzazione del patrimonio culturale nazionale. 

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Con interventi mirati alla promozione della lettura, al sostegno delle librerie indipendenti e all’ampliamento dell’offerta editoriale, la nuova normativa si pone l’obiettivo di rafforzare l’intero ecosistema culturale del Paese.

L’attenzione riservata all’editoria, alle biblioteche e al settore audiovisivo testimonia la volontà delle istituzioni di investire in un settore cruciale per la crescita sociale ed economica dell’Italia. 

Sarà ora fondamentale monitorare l’attuazione di queste misure, al fine di garantire che i fondi stanziati vengano impiegati in modo efficace per promuovere la diffusione della cultura su tutto il territorio nazionale.



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