Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di Fabiola Tortorelli – Assessora alla Sanità, Politiche Sociali, Politiche di Genere e di Inclusione, Politiche Giovanili del Comune di Avigliano:
“Il contenuto della delibera di giunta comunale n.14 del 20/02/2025 è andato diffondendosi velocemente nelle ultime ore e con esso quella che qualcuno definisce la preoccupazione relativa al destino della Casa di Riposo “Sacra Famiglia” di Avigliano, struttura che per storicità e finalità sociali è cara a tutto il comprensorio di Avigliano.
Cara anche all’attuale Amministrazione comunale, ben consapevole del percorso intrapreso e delle ragioni alla base di questa scelta volta unicamente alla variazione del modello gestionale.
Sarebbe forse più corretto dire che qualcuno, nel tentativo di innescare una qualche forma di preoccupazione, si sta impegnando a dare massima diffusione ad un documento già pubblico, nella speranza di suscitare clamore e indignazione rispetto ad una decisione che nulla ha di scellerato.
Questo però gli aviglianesi lo apprezzeranno più avanti, probabilmente molto più avanti, precisamente quando il nuovo sistema di gestione sarà a regime.
Ebbene smentire fin da subito le notizie false ed allarmiste secondo le quali la struttura chiuderà, verrà privatizzata, subirà un calo della qualità del servizio reso agli ospiti a causa della gestione a stampo imprenditoriale o verranno minacciati i posti di lavoro degli operatori attualmente impiegati. Pretestuose voci di corridoio.
La casa di riposo continuerà ad essere una casa di riposo comunale, sul cui servizio continuerà ad esprimersi il Consiglio comunale.
Il recesso del Comune di Avigliano dall’Associazione Sacra Famiglia praticato oggi è l’atto formale che consente di abbandonare l’attuale modello gestionale ed avviare il nuovo modello dal mese di agosto, null’altro.
Nulla rispetto all’opera encomiabile dei volontari di questo e dei precedenti Direttivi, chiamati a svolgere un compito impegnativo e delicato a condizioni che a nostro parere non potrebbero in alcun caso, e nonostante ogni sforzo profuso, raggiungere l’efficienza che un operatore terzo, specializzato nell’erogazione di tali servizi potrebbe raggiungere.
L’intento dell’Amministrazione è dunque quello di dotare la struttura di una gestione più sostenibile e al passo con i tempi, più tecnica e meno volontaristica, al fine di ottimizzare l’efficienza economica-finanziaria propedeutica alla qualità del servizio fornito agli utenti e alle adeguate garanzie e tutele per i lavoratori.
Preme altresì portare a conoscenza che la decisione assunta è frutto di numerosi incontri, confronti e varie proposte condivise con gli altri soci dell’Associazione Sacra Famiglia nel corso degli ultimi mesi, rispetto ai quali non sempre è stato possibile raggiungere una sintesi.
Resta ferma la convinzione che della nuova gestione nessuno avrà da temere e tutti ne potranno trarre vantaggio.
Con la nuova concessione si punta al raggiungimento di qualità del ricovero più alto garantito dall’efficienza delle spese e dalla presenza di nuove figure professionali in organico, a maggiori tutele per i lavoratori grazie ad una clausola sociale, l’aspirazione è anche quella di calmierare i costi delle rette e continuare a garantire l’accesso alle fasce meno abbienti.
Una nuova gestione affidata ad un operatore terzo non prevederà più il comodato d’uso gratuito, condizione mai condivisa da questa Amministrazione seppur supportata.
Nel frattempo abbiamo colto l’invito dei gruppi di opposizione a tenere un Consiglio comunale aperto che avrà luogo nella prima decade di marzo, certi che dal confronto non potrà che farsi più chiara e condivisa la visione che guida l’Amministrazione comunale.
Fino a quel momento respingiamo con forza ogni accusa e strumentalizzazione che vedrebbe la decisione assunta come frutto di meri ragionamenti politici, opportunismi economici o addirittura mancata preparazione e attenzione da parte dei membri della maggioranza.
Fanno fede i rapporti intercorsi fino ad oggi con l’Associazione Sacra Famiglia, molto cara all’attuale Amministrazione comunale soprattutto in virtù del delicato ruolo sociale di cui è investita, tanto che pur non avendo mai condiviso alcuni aspetti procedurali negli ultimi anni tutto è rimasto pressoché invariato, decidendo di adottare, solo alla vigilia della naturale scadenza degli organi sociali, una variazione al modello gestionale che più ci rappresenti”.
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