Genova, 26/02/2025.
Prosegue il percorso di promozione delle eccellenze culturali genovesi, che ogni anno accresce il livello dell’offerta culturale individuando un tema specifico che metta a sistema i diversi protagonisti del mondo culturale, creando sinergie tra i diversi temi, attori, territorio. Dopo il successo dell’anno del Medioevo, che ha presentato conferenze, mostre ed eventi, oltre alla riapertura di un percorso di visita che anticipa la riapertura del Museo di Sant’Agostino in centro storico, l’Ottocento diventa protagonista del 2025.
La cultura artistica genovese dell’Ottocento costituisce un ambito di studio di rilievo per comprendere le dinamiche stilistiche, tematiche e istituzionali che hanno caratterizzato l’arte italiana nel XIX secolo. L’arte genovese ottocentesca, pur mantenendo una forte identità locale, si colloca a pieno titolo nel panorama artistico nazionale e internazionale. L’analisi critica delle opere e delle dinamiche istituzionali consente oggi di riscoprire e valorizzare un capitolo significativo della storia culturale italiana, evidenziando il contributo unico e originale della Liguria all’evoluzione dell’arte nel XIX secolo.
«Non a caso, a fine ‘800 si trasferisce a Genova Plinio Nomellini, un pittore toscano di formazione macchiaiola, ma già orientato verso il divisionismo, che porterà una ventata di novità nella cultura figurativa ligure e la traghetterà nella modernità del Novecento» spiega Leo Lecci, coordinatore di Genova e l‘800. Numerosi i soggetti coinvolti nel progetto Genova e l’800, un secolo ricco di eventi, scoperte, opere d’arte, innovazioni. In programma ci sono oltre 190 iniziative. Hanno collaborato con il Comune diversi interlocutori: Università, Soprintendenza, Teatro Carlo Felice, Teatro Nazionale, Palazzo Ducale, Arcidiocesi, Accademia Ligustica, Festival della Scienza, Musei, Ordine degli architetti e molti altri operatori culturali e scientifici.
Il programma
Il Cimitero Monumentale di Staglieno, le prime Olimpiadi dell’era moderna, gli Impressionisti, la grande musica, Garibaldi, Mazzini, il Risorgimento e la nascita del nostro Paese, le scoperte scientifiche, le grandi trasformazioni urbane sono alcuni dei temi che costituiscono l’ossatura del programma di Genova e l’800. Per diversificare l’offerta è stata coinvolta la cittadinanza attraverso due bandi, di cui uno dedicato ai giovani. I progetti vincitori sono stati selezionati pensando alla complessità e alla varietà dei temi che contraddistinguono l’800.
Evento inaugurale della rassegna, il grande concerto previsto per il 14 marzo 2025 – alle 20 – al Teatro Carlo Felice. Protagonista è la musica ottocentesca di Giuseppe Verdi: in scena il soprano Maria Agresta, il tenore Francesco Demuro e il baritono Gabriele Viviani, accompagnati al pianoforte da Michele D’Elia. In programma anche diverse opere teatrali dedicate a grandi autori: Frankenstein di Mary Shelley, Cuore di tenebra di Joseph Conrad, Billy Budd di Herman Melville, ma anche conferenze sul tema del Risorgimento e sul suo modello di sviluppo economico, dal porto, all’industria, all’imprenditoria, all’emigrazione.
Una particolare attenzione sarà dedicata al Cimitero Monumentale di Staglieno, con visite guidate, anche con digital twin, e focus sul rapporto tra scienza e tecnica, ricordando figure storiche di spicco, in particolare le donne e il loro ruolo nel Risorgimento e nella letteratura. Il Museo del Risorgimento Casa di Mazzini organizzerà eventi tematici, ma anche l’intero sistema museale e bibliotecario contribuirà con proposte dedicate ai più piccoli, alla scoperta dei luoghi e dei protagonisti del Risorgimento e dei capolavori ottocenteschi conservati nei Musei di Nervi. Anche i parchi e i giardini storici saranno una perfetta cornice per i laboratori e le attività didattiche legate agli orti botanici e agli aspetti scientifici.
A Palazzo Ducale è prevista una grande esposizione su Moby Dick, mentre i Rolli Days autunnali si concentreranno su contenuti ottocenteschi e, nello stesso periodo, la 58esima edizione del Premio Paganini richiamerà giovani violinisti da tutto il mondo.
Evento clou della rassegna sarà la grande mostra Ottocento Svelato. Racconti di musei e collezioni nella Genova del XIX secolo, ideata e coordinata da Leo Lecci e finanziata da Fondazione Compagnia di San Paolo, che continua a sostenere con forza la cultura a Genova. Attraverso un percorso espositivo ampio e articolato tra vari musei e palazzi cittadini, la mostra intende valorizzare le collezioni ottocentesche di varie istituzioni cittadine, svelando anche un patrimonio sommerso custodito nei depositi museali e in collezioni, private e pubbliche, normalmente non visibili al pubblico.
Ruolo centrale per le opere presentate negli appuntamenti annuali della Società Promotrice di Belle Arti, istituzione che rappresenta uno specchio fedele della varietà e della ricchezza dell’arte ottocentesca italiana. La mostra include anche opere della Collezione del Principe Odone di Savoia, esempio emblematico di mecenatismo illuminato e della valorizzazione del patrimonio artistico locale.
La mostra offre una riflessione sul ruolo delle collezioni e dei musei che le ospitano, evidenziando il loro contributo nella conservazione e valorizzazione del patrimonio artistico ottocentesco. Attraverso questa prospettiva, si mette in luce il clima culturale dell’epoca, con particolare attenzione alle dinamiche tra committenza, collezionismo e istituzioni artistiche. Grazie alla collaborazione di musei, gallerie e collezionisti, il progetto mira a offrire una visione organica e approfondita del panorama artistico ottocentesco, contribuendo alla riscoperta consapevole di un periodo cruciale per la storia dell’arte italiana.
Sedi e sezioni della mostra
- Palazzo Rosso (la riscoperta dell’arte italiana del XIX secolo);
- Palazzo Lomellino (sezione su Plinio Nomellini);
- Accademia Ligustica (sezione su mecenatismo, produzione artistica locale e ruolo dell’Accademia nel XIX secolo);
- Museo Diocesano (arte sacra e Madonna con Bambino di Barabino);
- GAM e Raccolte Frugone (collezioni ottocentesche).
Il comitato scientifico sarà composto da esperti storici dell’arte e studiosi dell’Ottocento già coinvolti nel Tavolo dell’800 istituito dal Comune di Genova. Il catalogo della mostra sarà il contenitore di saggi originali e approfondimenti su aspetti poco noti dell’arte genovese ottocentesca e sarà corredato da una ricca documentazione iconografica con schede tecniche delle opere esposte.
Saranno proposti laboratori per studenti di ogni ordine e grado, con il coinvolgimento di esperti e storici dell’arte. I laboratori proporranno attività teoriche e pratiche volte ad approfondire i temi della mostra, favorendo un dialogo diretto tra i partecipanti e le opere esposte. Collaterali alla mostra, visite guidate e conferenze a cura di studiosi e storici dell’arte, su temi legati all’arte ottocentesca genovese. È anche previsto un convegno interdisciplinare, organizzato dall’Università di Genova, che farà conoscere l’importanza culturale della nostra città nel XIX secolo, coinvolgendo studiosi di diverse discipline e ambiti.
Preziosa, infine, la collaborazione con il celebre fumettista e illustratore genovese Enzo Marciante che, dopo essersi cimentato nel 2024 con il volume a fumetti ”Genova nel Medioevo”, quest’anno dedicherà la sua opera alla Genova di inizio Ottocento con il ”Dossier Paganini”.
«Siamo entusiasti di poter raccontare ciò che è stata Genova nell’Ottocento – commenta l’assessore alla Cultura Lorenza Rosso – Un secolo segnato da forti trasformazioni urbane per favorire un cambiamento volto ad adattarsi alle novità dell’epoca. Presentando questo tema abbiamo riscontrato una grande partecipazione del territorio, riconoscendo alla nostra città un ruolo fondamentale nella proposta culturale europea. Possiamo contare su veri e propri capolavori custoditi nei nostri palazzi e nelle nostre chiese, oltre a un vero e proprio museo a cielo aperto come il Cimitero Monumentale di Staglieno, al cui interno troviamo gioielli architettonici e marmorei. Con Genova e l’800 ci poniamo l’obiettivo di valorizzare ulteriormente un patrimonio immenso e abbiamo cercato di coinvolgere i giovani con un bando ad hoc per stimolarli e portare idee innovative su un tema tanto ampio quanto entusiasmante. Grazie a chi ha lavorato per mettere in campo idee e progettualità, dagli uffici del Comune all’Università di Genova, passando per i cittadini che, attraverso i bandi, si misureranno con una grande e affascinante sfida. Ringraziamo anche il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo, che continua a promuovere la cultura in tutte le sue vesti».
«L’Ottocento è un secondo Secolo dei genovesi – sottolinea Giacomo Montanari, coordinatore del Tavolo della cultura del Comune di Genova – Ad esempio sotto il profilo delle arti, il realismo borghese o la pittura divisionista, che sotto quello economico e politico. A Genova prende corpo l’idea di un’Italia repubblicana e unita: nasce tra i giovani universitari ed è sostenuta dalla ricca borghesia industriale. A Genova il reddito pro-capite è tra i più alti d’Europa, e la città si trasforma, sacrifica in parte il passato, come San Domenico per l’Accademia e il Carlo Felice, per darsi una fisionomia da metropoli contemporanea. Raccontare questa complessità è una grande sfida, ma l’eccezionale partecipazione di enti sul territorio dimostra, ancora una volta, che una progettazione strategica permette di incidere fortemente sul tessuto cittadino e non solo».
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