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Disabilità e moda inclusiva, a Milano sfilano le «storie» di Benedetta De Luca


di
Redazione Buone Notizie

Quindici donne da tutta Italia, modelle d’eccezione per unire creatività, bellezza e inclusione in «The WOMderful inclusive fashion show by Benedetta De Luca»: è la sfilata-evento che ha avuto luogo nell’ambito della Milano fashion week.

Una sfilata che ha unito moda e inclusione in un evento dedicato alla valorizzazione e alla celebrazione di tutte le unicità del mondo femminile: questa la sintesi di «The WOMderful inclusive fashion show by Benedetta De Luca» che ha avuto luogo nella cornice della Milano fashion week.
L’iniziativa è stata ideata dalla Disability Advocate Benedetta De Luca, portavoce di temi legati all’inclusione nonché Gender & Inclusion editor di The Wom, il magazine digitale da cui la sfilata è stata promossa e realizzata con il Patrocinio del Comune di Milano e della Camera nazionale della moda italiana.

«Come Comune siamo orgogliosi – ha affermato lassessora allo Sviluppo economico e Politiche del lavoro Alessia Cappello – di patrocinare un progetto come questo che unisce la moda e l’inclusione portando avanti un messaggio importante per il mondo della moda e per le nuove generazioni, ossia che la bellezza e l’eleganza non hanno confini, perimetri né barriere di alcun genere». «Siamo felici – ha aggiunto Carlo Capasa, presidente della Camera della moda di sostenere iniziative di questo tipo in occasione della Milano fashion week: da anni portiamo avanti numerosi progetti e eventi che hanno come obiettivo rendere il sistema moda più inclusivo».
E Benedetta De Luca ha spiegato: «Questo evento vuole essere un passo avanti verso un futuro in cui nessuno debba più sentirsi invisibile, perché tutti meritiamo di brillare ed esistere pienamente, senza mai ritenerci fuori posto. Una rappresentazione autentica di sé è fondamentale: ognuno di noi ha il diritto di sentirsi visto, riconosciuto e valorizzato, senza condizioni e senza dover rientrare in schemi predefiniti».




















































Una sfilata non solo di abiti ma di storie, con quindici modelle d’eccezione provenienti da tutta Italia – con percorsi e caratteristiche differenti, in nome del rispetto di ogni cultura e religione, espressione di identità autentica e al di là degli stereotipi: per «contribuire a ridefinire il concetto della rappresentazione della bellezza, dalla vita vera alle passerelle fino ai media, perché l’inclusione è fatta di molteplici sfumature». Ecco allora Giulia D’Aloia, content creator e studentessa di Varese, con i suoi video fatti per valorizzare donne che hanno fatto la storia; Elisabetta Rossi, modella vicentina nata con una sordità, a dimostrare quanto la comunicazione possa andare oltre le parole; Anna Fusco, cantante, attrice, artista, coach e modella di Roma, a fondere arte e innovazione con un braccio robotico che diventa parte della sua espressione; e poi l’insegnante Valeria Scommegna impegnata a trasmettere il valore dell’inclusione, Gaya Cuppone a diffondere il dialogo sulle malattie invisibili, Margherita Tercon la sensibilizzazione sull’autismo; e ancora Anna Maisetti, creatrice della più grande community internazionale sul linfedema; Giulia Ludovica Scarpato, che come dice sempre «la mia carrozzina non è un limite, ma il mezzo che mi permette di vivere le mie passioni e viaggiare; Christine Puglisi con il suo motto #lamodaèpertutti contro ogni forma di bullismo; l’attivista Jessica Senesi impegnata a raccontare il suo percorso di autodeterminazione e di transizione.

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Ma vogliamo citarle tutte: Aida Diouf Mbengue, content creator che tra Italia e Senegal celebra l’inclusione e la bellezza della diversità culturale; Rita Rinaldi, studentessa di Scienze motorie a Ferrara, appassionata di sport e movimento come strumenti di espressione e forza personale; l’economista e modella albina Lucia Della Ratta, la studentessa di design della moda adattiva Vincenza Di Noia. Oltre naturalmente alla stessa Benedetta De Luca, ispiratrice dell’evento nonché creatrice degli abiti della collezione conclusa con un capo che era in origine una tela bianca: simbolo di inclusione e bellezza che ha preso forma, «colore» e significato attraverso la partecipazione collettiva. L’evento si è chiuso con il talk «La moda che illumina ogni unicità». Il video è disponibile sul sito di www.thewom.it

27 febbraio 2025 ( modifica il 27 febbraio 2025 | 16:36)

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