Praesentia è “essere e stare ma anche includere”. È questo il fil rouge della rassegna che, a partire dal patrimonio di risorse enogastronomiche regionali, vuole abbracciare i soggetti più deboli e in svantaggio della società. La Campania come una grande tavola imbandita sulla quale servire e condividere il cibo e sulla quale la convivialità, allargata davvero a tutti, sia la regola.
Stamani al Teatro Viviani Trianon, alla presenza della sua direttrice artistica, Marisa Laurito, la cerimonia del Premio Maestro del Sapore Solidale ‘MASSimo’. Condotto dalla giornalista Marianna Ferri, ufficio stampa della Regione Campania, uno dei primi step del progetto si è compiuto alla presenza delle Istituzioni e di molti stakeholder del territorio regionale. Tra i presenti, infatti, il Garante dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione Campania Giovanni Galano e il Presidente della Caritas regionale Don Carmine Schiavone.
Sono davvero tante le opportunità di crescita e occupazione in questo settore, soprattutto se, con la guida delle Amministrazioni, si riesce a coordinare le iniziative numerose e disparate facendone una ricchezza regionale attiva.
È questo che, con ammirevole impegno, provano a fare l’Assessore regionale al Turismo Felice Casucci, che ha coniato il nome della iniziativa, e la direttrice del Dipartimento per le politiche culturali e il turismo Rosanna Romano, che porterà da marzo fino a tutto il prossimo autunno a scoprire le risorse enogastronomiche regionali con particolare attenzione a quelle a valenza sociale.
Un’atmosfera di grande partecipazione e voglia di fare ha caratterizzato la mattinata. Soffia un vento nuovo sul fronte della leva di sviluppo enogastronomica con un progetto come Praesentia, che alloca le risorse e coinvolge le persone giuste, entrando nel settore attraverso veri insider. Per il mondo della ristorazione e accademico, infatti, significative la presenza del cuoco Antonio Tubelli o della professoressa Elisabetta Moro dell’Università Suor Orsola Benincasa. Ma anche delle scuole, con una importante adesione degli Istituti alberghieri della Regione, tra cui il Virtuoso di Ercolano e Le Streghe di Benevento. E molti altri. 10 i progetti premiati, tra cui Festa a Vico, che – ha raccontato lo chef Gennaro Esposito in collegamento telefonico – ha raccolto nel 2024 circa 250mila euro assegnati a cinque diverse associazioni.
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Inclusione sociale: il sapore della rinascita
Tra le realtà premiate, spicca “Sapori di Riscatto” della Cooperativa Sociale Lazzarelle, che ha aperto un nuovo orizzonte per le detenute del carcere femminile di Pozzuoli, offrendo loro formazione e opportunità di lavoro nella torrefazione artigianale e nei bistrot solidali.
Di grande impatto anche “Un Fiore per la Vita” della Fattoria Sociale Fuori di Zucca, che ha trasformato l’agricoltura in uno strumento di inclusione per persone con disabilità ed ex detenuti, creando occasioni di relazione autentica e reinserimento nel mondo del lavoro.
Legalità e gastronomia: quando il cibo è riscatto
Al centro della premiazione anche il binomio tra gastronomia e legalità. “Le 4 stagioni del bene” della Cooperativa Tram Travel ha restituito alla comunità beni confiscati alla criminalità, trasformandoli in spazi di formazione e turismo responsabile. Sulla stessa linea “MOSS-E” della Cooperativa La Kumpania, che ha dato nuova vita a Scampia, rendendolo un laboratorio di integrazione e cultura attraverso eventi enogastronomici che favoriscono il dialogo tra realtà diverse.
Sostenibilità e tradizione: la cucina guarda al futuro
La tutela dell’ambiente e la valorizzazione del territorio hanno guidato altri progetti premiati. “Gastronomia Solidale” della Fondazione Made in Cloister ha combattuto lo spreco alimentare destinando le eccedenze a chi è in difficoltà, mentre “Dieta Med in Camp” del Consorzio Cilento Verde Blu ha promosso la Dieta Mediterranea come stile di vita sano e sostenibile.
Un altro esempio virtuoso è “Scuola in Villa Solidale” della Fondazione Ente Ville Vesuviane, che ha unito storia e formazione coinvolgendo ragazzi con disabilità in percorsi educativi all’interno delle suggestive dimore storiche del Miglio d’Oro.
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