Il governo interviene sui prezzi dell’energia con un decreto bollette. I costi di luce e gas hanno costretto Giorgia Meloni a mettere in piedi un provvedimento da 3 miliardi di euro per attenuare gli aumenti e aiutare consumatori, famiglie e imprese. Ma solo per tre mesi.
Meloni spiega il decreto bollette: il video
Opposizioni e associazioni di consumatori sono in rivolta e giudicano l’intervento insufficiente. Ma ci sono ugualmente delle novità, dal bonus sociale per le bollette “rafforzato” con soglie Isee più alte a nuovi contributi per le imprese, oltre a una nuova legge sul nucleare.
Il nuovo bonus sociale nelle bollette, chi può richiederlo nel 2025: gli scaglioni
Più della metà dei fondi stanziati andrà a finanziare e rafforzare il bonus sociale. Lo sconto esiste già e viene concesso per 12 mesi a consumatori o a nuclei familiari con un Isee massimo di 9.530 euro per famiglie che hanno da 1 a 3 figli a carico e di 20.000 euro per quelle numerose con almeno 4 figli.
Come richiedere il nuovo bonus bollette da 500 e 200 euro
Ora il governo ha previsto un contributo straordinario per tutte le famiglie con reddito Isee inferiore a 25mila euro. In pratica il decreto bollette appena approvato va ad ampliare per tre mesi la platea dei beneficiari del bonus sociale: gli aiuti toccheranno a oltre 8 milioni di famiglie.
- Così le famiglie con Isee da 0 a 25mila euro riceveranno un contributo una tantum di 200 euro;
- Per i nuclei con Isee fino a 9.530 euro, i 200 euro si sommano al bonus sociale per le bollette della luce.
Il contributo, già previsto, è di 167,90 euro l’anno per i nuclei da 1-2 componenti a salire fino a 240,90 euro per le famiglie numerose con oltre 4 componenti.
Riguardo le bollette del gas, i valori verranno riaggiornati a marzo da Arera. Il contributo si può richiedere anche per l’acqua. Per ottenere il bonus bisogna per prima cosa presentare la dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) e ottenere l’attestazione Isee che rispetti i valori previsti. Dopo la verifica dei requisiti da parte del sistema informativo integrato, il bonus viene riconosciuto per 12 mesi.
Gli aiuti per le imprese: ecco i tagli agli oneri di sistema in bolletta
Il decreto bollette ha stanziato nuovi aiuti anche per le imprese. “In particolare tagliamo gli oneri di sistema per le piccole e medie imprese e assicuriamo così una riduzione delle prossime bollette che si aggira introno al 20 per cento”, spiega Giorgia Meloni in un video pubblicato dopo l’approvazione del provvedimento in Consiglio dei ministri.
In particolare, viene azzerata la componente Asos degli oneri di sistema per tutti i clienti non domestici con potenza disponibile superiore a 16,5 kilowatt. In più, le imprese che pagano le quote Ets sulle emissioni riceveranno un contributo pari a oltre il 60% della spesa.
Come risparmiare sulle bollette: la guida per il mercato libero
Nel mercato libero è sempre possibile cambiare offerta e fornitore. Ma, per farlo, bisogna prima leggere bene la propria bolletta: il prezzo finale dipende infatti dalla somma di varie voci e non solo da quanto consumiamo. Per capire se stiamo pagando troppo, cerchiamo in bolletta “spesa per la materia energia”, rintracciabile nella parte di dettaglio e non nella visualizzazione sintetica della bolletta.
Qui trovate due voci:
- Una quota energia, espressa in euro a kilowattora (€/kwh) se parliamo di luce o euro a standard metro cubo (€/Smc) se parliamo di gas;
- Una quota fissa, espressa in euro al mese o l’anno. Questo importo prescinde dal consumo, come fosse un abbonamento.
La voce della quota energia, la prima, può essere fissa o variabile, a seconda del contratto. Le altre informazioni che ci servono sono sul contratto che abbiamo sottoscritto col nostro fornitore e la relativa offerta. Possiamo trovarle tutte raggruppate in un box nella parte laterale della bolletta, solitamente in prima o seconda pagina.
Qual è il prezzo giusto per le bollette: come risparmiare nel mercato libero
Una volta trovate le voci della componente energia è importante controllare il nome dell’offerta col relativo codice e la scadenza, per capire poi come muoversi nel confronto tra i prezzi disponibili e i fornitori. Per questo esiste un motore di ricerca che permette di confrontare tutte quelle disponibili: sul Portale Arera si può controllare se ci sono offerte migliori da altri fornitori e scegliere così quella più conveniente.
Ad esempio, per le famiglie numerose che consumano molta energia, il consiglio è di fare particolare attenzione al costo della quota legata ai consumi prediligendo offerte che abbiano un prezzo più basso per questa voce; se invece i consumi di energia sono contenuti, ad esempio nel caso di un single o di una seconda casa abitata per periodi limitati, è importante fare attenzione al prezzo della quota fissa, che potrebbe avere un impatto significativo sul costo finale.
Bisogna ricordare, infine, il “Servizio a tutele graduali”, lo strumento predisposto da Arera per “accompagnare” gli utenti vulnerabili nel passaggio dal mercato tutelato a quello libero dell’energia elettrica. Il decreto bollette ha stabilito una proroga di altri due anni: possono aderirvi in più di 11 milioni tra over 75 anni, disabili, percettori del bonus e altre categorie svantaggiate previste.
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