Cambiano le regole INPS per quanto riguarda detrazioni e carico fiscale per i dipendente della Pubblica Amministrazione: scopriamo quali sono le novità rispetto allo scorso anno.
Il 2025 si è aperto con una novità importante per tutti i lavoratori dipendenti, ovvero l’approvazione del promesso e atteso taglio del cuneo fiscale. Il governo Meloni ha pensato di spostare il taglio dal monte contributivo a quello fiscale per favorire un maggior guadagno per i dipendenti e al contempo non diminuire l’importo contributivo utile per l’ammontare dell’assegno pensionistico.
Un’idea sulla carta giusta ma che è stata strutturata senza pensare ad una conseguenza diretta per quei lavoratori dipendenti – anche della Pubblica Amministrazione – il cui compenso annuo non supera gli 8.500-9.000 di imponibile all’anno. Fino al 2024, infatti, questa fascia di lavoratori poteva contare sui 100 euro mensili garantiti dall’ex Bonus Renzi, ma il taglio del cuneo fiscale li ha privati di questa entrata extra.
Il problema è stato evidenziato dalla CGIL ed il governo – dopo aver inizialmente negato – ha assicurato che avrebbe rimediato all’errore. Per il momento però non è cambiato nulla ed anche se le rassicurazioni continuano, anche a febbraio i lavoratori colpiti dal taglio non riceveranno i 100 euro aggiuntivi che spettavano fino a dicembre 2024.
Detrazioni per i familiari a carico per i dipendenti NoiPA
In attesa che venga restituito quanto tolto con il taglio del cuneo fiscale, nelle scorse ore sono arrivate le indicazioni operative riguardanti le detrazioni per i familiari a carico spettanti a tutti i dipendenti della Pubblica Amministrazione e a tutti coloro per cui l’INPS fa da sostituto d’imposta. Le nuove regole sono restrittive rispetto alla normativa valevole fino all’anno scorso.
Il primo cambiamento significativo riguarda la lettera c del comma 1 dell’articolo 11 del TUIR, ovvero le detrazioni riguardanti i figli a carico. Fino al 2024 le detrazioni di 950 euro al mese riguardavano tutti i figli conviventi che non generavano reddito proprio a partire dai 21 anni. Con le nuove regole la detrazione rimane per i figli a carico a partire dai 21 anni, ma viene aggiunto il limite dei 30 anni, superati i quali non verrà concessa più la detrazione con l’unica eccezione in caso di disabilità comprovata del figlio.
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L’altro cambiamento sostanziale riguarda i familiari conviventi che non sono coniugi o figli. Se fino all’anno scorso la detrazione veniva corrisposta per qualsiasi parente a carico del dipendente pubblico, adesso sarà ottenibile solo nel caso vi sia ascendenza e dunque nel caso in cui si tratti dei genitori, dei nonni o dei bisnonni. Esclusi dunque cugini, zii, prozii e tutti quei parenti che non hanno ascendenza o discendenza diretta.
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Online i cedolini per i pagamenti degli stipendi dei dipendenti NoiPA di marzo 2025
Proprio nelle scorse ore il portale NoiPA è stato aggiornato con gli importi spettanti ai dipendenti del personale della Pubblica Amministrazione inerenti al mese di Marzo 2025. Chi consulterà l’ammontare del salario mensile noterà che la cifra cambierà rispetto al mese precedente per via dell’aggiunta delle addizioni regionali e comunali che proprio da marzo tornano ad incidere sullo stipendio.
Come anticipato non ci saranno gli arretrati relativi ai 100 euro mensili spettanti per l’ex bonus Renzi per quei dipendenti il cui imponibile non supera i 9000 euro annui. Inoltre è possibile che non tutti i dipendenti riescano già a trovare gli importi relativi allo stipendio di marzo poiché l’inserimento viene fatto in maniera graduale e potrebbe volerci ancora qualche giorno.
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Per consultare il cedolino dello stipendio di marzo è necessario accedere all’area privata del portale NoiPA attraverso SPID, CIE o credenziali personali (nome utente e password), quindi recarsi alla sezione “Consultazione Pagamenti”, dove si troverà una panoramica completa ed esaustiva su quella che sarà la retribuzione del mese di marzo. In questo caso il pagamento degli stipendi verrà anticipato al 21 marzo – solitamente avviene il 23 – poiché il giorno solitamente stabilito cade di domenica.
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