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Anna Wintour intervista Donatella Versace


Fashion victim avvisate: l’incontro pubblico è avvenuto davvero. Due icone mondiali del fashion system, Anna Wintour e Donatella Versace, si sono sedute davanti a una piccola folla di happy few e hanno dialogato in pubblico. Successo per l’intervista Wintour-Versace alla Triennale di Milano, durante la Milano Fashion Week 2025, accolte da un pubblico di designer, creativi, istituzioni e studenti delle scuole di moda italiane. Anna Wintour, Global Chief Content Officer di Condé Nast and Global editorial director di Vogue, e Donatella Versace hanno conversato di moda, creatività e sogni, nel corso di un evento esclusivo per presentare l’uscita del nuovo coffee table book di Vogue Italia, Il Sogno. Il volume raccoglie le immagini più iconiche della storia del magazine dal 1988 a oggi, firmate dai grandi fotografi che ne hanno forgiato lo straordinario patrimonio visivo. 

Sul palco della Triennale di Milano Wintour e Versace hanno dato vita a un dialogo aperto, tra aneddoti, battute e il ricordo di Franca Sozzani. Versace ha inoltre risposto ad alcune domande che le sono state poste da colleghi designer, come Tom Ford e John Galliano, lette da Wintour. 

Anna Wintour ha sempre avuto parole gentili e d’amore per i Versace. Di Gianni diceva: “Per me è stato un grande e anche un grande uomo di marketing, e molto puntuale”.
Ad ascoltare Anna Wintour e Donatella Versace sono arrivati Laura Ingham e Luke Leitch e Anna Dello Russo.
Ib Kamara e Malick Boldian. A sinistra, Sabato De Sarno, appena uscito da Gucci (l’annuncio di Kering è arrivato a inizio febbraio, poco prima della fashion season invernale).
Alla Triennale di Milano si sono visti anche Miriam Leone e Rafael Pavarotti, celebre fotografo brasiliano.
Francesca Airoldi con Federico Sarica di Condé Nast Italia.

Ecco alcuni passaggi salienti della conversazione pubblica che è già storia della moda.

Anna Wintour: Donatella, è un momento molto sismico per la moda – alcuni di noi di Vogue la chiamano la stagione degli uragani! La creatività non è certo usa e getta, ma nell’attuale momento di grande cambiamento viene messa in secondo piano?

Donatella Versace: Penso che la moda sia creatività e la creatività sia istinto. 

AW: Dove trovi l’ispirazione? È più probabile che io abbia un’illuminazione al mattino presto. Anche per te è così?

DV: Non sono una persona mattiniera (ride). Dove trovo l’ispirazione? Nei libri, nelle città, soprattutto nelle nuove generazioni, mi affascina come abbinano i vestiti. Non intendo i designer, ma proprio le persone normali. Se non possono comprarsi nuovi vestiti, mixano quelli che hanno in modi incredibili.

AW: Direi che tu hai ispirato Gianni e Franca tanto quanto loro hanno ispirato te.

DV: Franca è sempre stata una pioniera e ha ispirato molto mio fratello Gianni perché non era solo critica. Diceva: “Questo è sbagliato, fai così” e lui obbediva. Mi ha fatto conoscere cose nuove che non sapevo nemmeno esistessero.

AW: Il libro che presentiamo stasera si chiama Il Sogno. Questo perché Franca era solita riferirsi alle immagini che commissionava e che amava di più in termini di sogni e fantasia che potevano ispirare. Questo mi ha fatto venire voglia di chiederle qualcosa sui suoi sogni e sulle sue fantasie, Donatella! Mi chiedevo se avesse mai sognato di vivere un’altra vita e di fare un altro tipo di carriera. 

DV: Ho sempre amato essere una rockstar. nella prossima vita voglio rinascere Lady Gaga. Se avrò una seconda possibilità…

AW: John Galliano chiede: come fai a scappare dall’icona che sei?

DV: Sto a casa (ride)! Io e John abbiamo una storia di amicizia iniziata negli anni ’90. È incredibile, un vero talento. È una persona speciale per me.

AW: Sabato De Sarno chiede: mi chiedo cosa avrebbe ispirato Gianni oggi. Cosa avrebbe catturato la sua attenzione?

DV: Lui andava sempre a teatro, era un uomo di cultura. Conosceva sempre gli artisti di cui nessuno sapeva l’esistenza. Penso che oggi gli piacerebbe molto Jeff Koons.

AW: Jack Mccollough chiede: qual è una voce ridicola che hai sentito su di te e che vorresti segretamente fosse smentita? 

DV: Che sono alta (ride) ovviamente! Indosso sempre scarpe con plateau. 

AW: Tom Ford chiede: Donatella, tu sei un’icona nel vero senso della parola ed sei stata interpretata da Gina Gershon due volte, Lady Gaga, Penelope Cruz, Maya Rudolph più volte e persino da “Miss Fame” in “Drag Race”. Qual è stata la tua interpretazione preferita? O le hai amate o odiate tutte? 

DV: Sono molto autoironica. Penso che l’imitazione di ognuno di loro fosse diversa. Non sbagliata, ma semplicemente diversa.

AW: Luise Trotter chiede: Se potessi scambiare il guardaroba con chi lo scambieresti?
DV: Marlene Dietrich. 

Credit foto evento: Antonio De Masi



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