Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
#finsubito
#finsubito video
Agevolazioni
Asta
Bandi
Costi
Eventi
Informazione
manifestazione
Sport
Vendita immobile

Prestito personale

Delibera veloce

come funziona il mese di digiuno per i musulmani


Tempo di lettura: < 1 minuto

Anche per i circa 35mila musulmani che vivono in Liguria (di cui circa la metà a Genova) comincia oggi il mese del Ramadan, ossia il periodo dedicato al digiuno, alla preghiera e alla rinuncia per riflettere, in commemorazione della prima rivelazione del Corano a Maometto. Durante il Ramadan, che dipende dalle fasi lunari e può durare 29 o 30 giorni di conseguenza, gli osservanti musulmani sono tenuti ad astenersi da cibo e bevande – acqua compresa – dall’alba al tramonto, oltre che dall’avere rapporti sessuali.

Il mese di Ramadan comincia con l’avvistamento della luna crescente, pertanto a seconda della latitudine in diverse parti del mondo la data di inizio può variare dal 28 febbraio al 2 marzo. Il digiuno continuerà fino alla festa di Eid al Fitr, che quest’anno dovrebbe tenersi il 30 o il 31 marzo 2025, sempre a seconda dell’avvistamento lunare.

Come funziona il digiuno del Ramadan 2025 e le sue motivazioni

Il digiuno da un lato vuole essere una pratica di purificazione di corpo e spirito, così da liberare la mente ed essere più pronti a rivolgersi a Dio, ma è anche una forma di rinuncia, penitenza e di riflessione. Secondo il Corano, infatti, il digiuno avvicina i fedeli a Dio e ricorda loro la sofferenza dei poveri: non a caso il Ramadan e la carità sono due dei cinque pilastri dell’Islam (oltre alla la testimonianza di fede, alla preghiera e al pellegrinaggio alla Mecca, da compiere almeno una volta nella vita). Per questo motivo durante il Ramadan di solito le moschee e gli enti di beneficenza a esse collegati offrono regolarmente pasti ai poveri su lunghe tavolate che si estendono per strada.

Perché la data di inizio Ramadan cambia ogni anno

Le date del Ramadan cambiano ogni anno non solo per l’associazione con le fasi lunari, come avviene per le date della Pasqua sia per gli ebrei che per i cristiani, ma perché il calendario islamico è leggermente più corto di quello gregoriano, una decina di giorni in meno: di conseguenza, tutte le festività della religione musulmana anticipano ogni anno.

Anche quest’anno, in Italia le commissioni di avvistamento lunare si sono riunite a Brescia con delegati COREIS, Associazione Culturale Islamica Muhammadiah e Associazione Cheikh Ahmadou Bamba, a Suno (Novara) con delegati COREIS e Associazione Minhaj al-Qur’an Nord Italia e a Perinaldo con delegati COREIS. Per verificare la visibilità della Luna è stato organizzato anche un evento con piccole delegazioni di Imam presso alcune sedi INAF e UAI per individuare la prima falcetta di luna, al momento in cui il Sole scompare sotto l’orizzonte, presso l’Osservatorio Astronomico di Catania.

Gestione Bed & Breakfasts

Finanziamenti Bed & Breakfasts

Con la diffusione della religione islamica nel mondo (in Italia ci sono 1,6 milioni di musulmani), questo ha creato il bisogno di adattare le regole in base alla geografia: qualche anno fa, quando il mese di Ramadan si è svolto durante l’estate, la comunità islamica in Alaska ha ottenuto di poter attenersi agli orari della Mecca per rompere il digiuno. La norma che prevede di astenersi dall’alba al tramonto sarebbe stata altrimenti difficile da applicare, in una terra dove in certi mesi dell’anno il sole non tramonta mai.

Al tramonto, i fedeli musulmani rompono il digiuno (Iftar) con un piccolo pasto o spuntino, tradizionalmente datteri e acqua, oppure tè caldo, prima delle ultime preghiere del giorno. I pasti veri e propri si consumano dopo, nel corso della notte.

E chi non può digiunare?

Ci sono delle deroghe per gli anziani, i malati e per le donne incinte o nei giorni di ciclo mestruale: il digiuno infatti non deve avvenire a discapito della salute. Il Corano infatti prevede sia la possibilità di “recuperare” i giorni di Ramadan in cui non ci si è astenuti dal cibo una volta ristabilita la salute.

Se ciò non è possibile, per via di malattie croniche o di fragilità fisiche più lente da superare, il fedele può donare un obolo (pari a 7 euro circa) per ogni giorno di digiuno perso per offrire del cibo a un meno fortunato.

Ti potrebbe interessare anche:

A Staglieno l’installazione Sagome 547, candidatura al Nobel per Michelangelo Pistoletto



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Mutuo asta 100%

Assistenza consulenza acquisto in asta

Source link

Prestito personale

Delibera veloce