Presentati questa mattina presso la sede di AMET in piazza Plebiscito i tre nuovi bus a metano , già pronti per andare in strada.Alla presentazione dei mezzi sono intervenuti Debora Ciliento (assessore regionale ai trasporti ed alla mobilità sostenibile), Amedeo Bottaro (sindaco di Trani) e il nuovo CdA di AMET.
Tre nuovi mezzi a metano acquistati dalla regione con i fondi del PNRR, un risultato importante per una città come Trani che ha sempre avuto una grande tradizione legata ai trasporti pubblici.
Spiega Debora Ciliento assessore ai Trasporti e Mobilità sostenibile: «Certo, questo entra nel quadro complessivo dei 45 milioni di euro dei fondi complementari del PNRR che sono serviti ad acquistare 148 mezzi che abbiamo consegnato in 29 comuni e sono veramente un tassello importante perché ha permesso di sostituire gli Euro 1, gli Euro 2, parte degli Euro 2, se parliamo di sostenibilità ambientale, di promuovere il trasporto pubblico, abbiamo bisogno di offrire mezzi che siano confortevoli da una parte ma dall’altra che rispettino l’ambiente. Ed è quello che si è cercato di fare in questo percorso.
Ovviamente a questi si sta procedendo alla programmazione di altri fondi, programmazione che vedrà l’acquisto dei mezzi anche extraurbani, proprio per agevolare i collegamenti tra i diversi comuni che sono propedeutici ed importanti anche a tutto l’avvio delle gare che è un tassello che stiamo portando avanti in questa fase dell’assessorato».
Questi mezzi da quello che sappiamo sono utilizzati per il trasporto scolastico già da quando sono arrivati a Trani, ma complessivamente che percezione avete dell’utilizzo e del gradimento nella regione Puglia dei mezzi di trasporto locale?
«Sicuramente abbiamo cambiato la flotta dei mezzi e siamo circa all’85% degli Euro 1 e Euro 2 che sono stati sostituiti. È un aspetto importante e questo ovviamente non può che essere accettato dalle comunità che li ricevono perché vedere dei mezzi così belli, confortevoli e che sappiamo bene sostenere l’impatto ambientale è fondamentale. I ragazzi, a loro va sicuramente un invito importante. Prendetevene cura e custoditeli, ma soprattutto perché sono loro che li utilizzano in primis e quelli che sono mezzi nuovi e che sono così belli e che hanno un investimento importante perché su questi tre mezzi sono 1.7 milioni, sono proprio investimenti notevoli, sono i ragazzi che devono prendersene cura e rispettarli».
Allora il suo assessorato ovviamente punta molto sul trasporto locale ed extraurbano, la Regione Puglia punta molto sul turismo come si fa il turismo se poi non ci sono i mezzi pronti a caricare i turisti e coloro che vanno alle grandi manifestazioni in auto, nei parcheggi di scambio. State pensando a qualcosa di strutturale per evitare che poi le manifestazioni siano prese d’assalto in maniera disordinata come avviene proprio a Trani?
«Io credo che Trani possa vantare un aspetto importante l’anno scorso con la manifestazione delle frecce tricolore. Unica però che è un modello perché comunque hanno funzionato i mezzi pubblici, sia quelli su ferro che hanno permesso comunque una mobilitazione importante ed è stato forse sicuramente il primo evento che ho seguito direttamente da Assessore e a quello è legato anche il trasporto urbano che comunque ha permesso da diverse aree di parcheggio un trasferimento di tante persone. Ed è una cosa, c’è da dire che sicuramente il trasporto non è più solo rivolto ai cittadini e ai pendolari, ma sta cambiando proprio fisionomia, soprattutto in Puglia, proprio perché l’attrare così tante persone dal punto di vista turistico deve portarci a fare una riflessione. La legge nazionale, ovviamente noi siamo legati fortemente al TPL, ma stiamo aprendo riflessioni importanti con l’ambito del turismo, proprio perché Puglia East to Reach, che abbiamo applicato la scorsa estate con il trasporto tra gli aeroporti e i centri di destinazione che hanno una valenza soprattutto turistica, sono stati importanti. Stiamo facendo una serie di valutazioni. Non vi nascondo che proprio domani incontreremo anche l’associazione dei balneari insieme con l’assessore al turismo con cui si sta pensando ad un incentivare notevolmente l’utilizzo dei mezzi un aspetto però su cui noi possiamo lavorare molto sul mettere insieme il pubblico privato ma i fondi che noi gestiamo e che ci arrivano sono soprattutto per i TPL quindi per garantire il collegamento per chi vive nella regione Puglia ma questo si collega a tutto un ragionamento più ampio e una veduta di quelli che sono i trasporti perché il diritto alla mobilità è un diritto sacrosanto che dobbiamo rispettare e far sì che si possa applicare». Conclude Debora Ciliento assessore ai Trasporti e Mobilità sostenibile
Paolo Paradiso Amministratore Delegato di Amet spa: «L’AMET prosegue nella sua opera di modernizzazione dei mezzi, a disposizione in questo caso anche dei bambini,questo usufrutto che ha ricevuto a AMET il comune di Trani e finalizzato proprio all’ottimizzazione e a un aumento del benessere anche ambientale dalla città di Trani. Ovviamente tutto questo va ricondotto nel discorso più ampio del PNRR, infatti questi sono acquisti fatti dalla regione, se ricordo bene, 148 o, automezzi di cui appunto tre sono stati destinati alla città di Trani. Si spera che in quest’ottica si prosegua proprio per rendere la città di Trani ancora più ecosostenibile»
Il Sindaco Amedeo Bottaro: «Io credo che in questi anni noi la nostra parte l’abbiamo fatta. E non è soltanto l’ecosostenibilità dei mezzi, ma anche il fatto di avere un parco mezzi così. Quattro ibridi nel 2021, tre elettrici lo scorso anno più o meno, tre a metano adesso e siamo a 10. Il 10 gennaio presentiamo tre scuolabus completamente elettrici e stiamo pubblicando il bando di acquisto di quattro nuovi mezzi elettrici, autobus elettrici, per cui arriveremo veramente a una flotta di 14 più 3, 17. Io credo che noi la nostra parte l’abbiamo fatta, io la mia parte l’ho fatta in questi anni, dal 2021 in soltanto tre anni e mezzo. Ora è importante che sia AMET a realizzare un servizio efficiente e lasciatemelo dire anche più moderno, e i cittadini di Trani che devono imparare a utilizzare i mezzi pubblici lasciare le auto perché altrimenti tutto questo sforzo sarà completamente inutile. Avremo realizzato mezzi, sì, assolutamente ecosostenibili, che vanno in giro ma vuoti. Questo non ce lo possiamo permettere in una città così piccola e così bella.
A proposito dell’utilizzo, parlavamo prima con l’assessore ai trasporti della regione. La regione Puglia finanzia il trasporto pubblico locale, però la regione Puglia soprattutto promuove il turismo. Perché non finanziare allora un servizio di parcheggi di scambio in modo che non siano i comuni a sobbarcarsi la spesa che è ingente? Voi avete fatto solo le frecce tricolori perché probabilmente il costo è davvero insostenibile. Che cosa può fare la regione e cosa potete fare voi?
«Io credo che la regione possa fare in materia di trasporti in generale molto di più, nel senso che i collegamenti oggi sono la cosa più complicata e quella che probabilmente non fa volare realmente l’economia del turismo. È improponibile che per andare sul Gargano da Trani i turisti debbano salutarsi con la famiglia per non dire per arrivare ad Ostuni piuttosto che in nel Salento la verità è che la regione mi rendo conto che è complicata perché molto lunga ma deve essere assolutamente meglio collegata e credo che assolutamente come dicevi il turismo vada a stretto diciamo a braccetto con il trasporto se vogliamo fare veramente diventare una regione e anche quindi una città turistica, io ho la necessità di portare i turisti facilmente sul Gargano, piuttosto che nel Salento, piuttosto che al Castel del Monte. Oggi invece è tutto complicato attraverso i trasporti. Questo vale anche chiaramente per i trasporti interni, per i parcheggi di scambio, per i grandi eventi rispetto ai quali noi comuni veniamo lasciati soli. Lasciatemelo dire, veniamo lasciati soli dalla regione, ma ancora di più probabilmente dal governo».
Quali prospettive ci sono per il trasporto pubblico locale in quanto concessione? Perché sappiamo che la data del 2026 potrebbe essere una deadline ma anche no perché non si sarebbe nelle condizioni di andare a gara essendo una gara d’ambito
«Rispetto a quello che è stato fatto fino ad oggi dubito che nel 2026 la provincia sarà in grado di fare la gara d’ambito. Io non mi preoccupo tantissimo perché la Puglia e le aziende di trasporto pubblico, perché tanto il problema non ce l’ha soltanto Trani, hanno in questi anni sempre saputo trovare una soluzione. Sono convinto che la troveremo anche noi, fermo restando che nel momento in cui abbiamo dotato AMET di tanti mezzi, è evidente che chiunque arriverà non dovrà necessariamente farsi carico dei mezzi e anche chiaramente di tutti gli autisti e il personale addetto al trasporto di Amet e S.P.A. Quindi alla fine cambierà veramente poco sia per Amet che per la città. Vediamo che cosa accade però ripeto ho seri dubbi che nell’arco di un anno si faccia quello che andava fatto dieci anni fa e che ogni anno praticamente di fatto con tante proroghe si finisce per procrastinare».
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