Dopo la grande partenza della stagione lirica che ha visto la realizzazione di Madama Butterfly e Il flauto magico dove hanno registrato il tutto esaurito, il Comune di Treviso in collaborazione con il Teatro Stabile del Veneto, inaugura il prstigioso cartellone musicale del Teatro Del Monaco, con la direzione artistica del M° Stefano Canazza: la stagione dei concerti si apre appunto mercoledì 4 dicembre, alle ore 20.00, con l’Orchestra di Padova e del Veneto che, diretta dal Maestro Luigi Piovano, eseguirà le musiche di Gian Francesco Malipiero e Antonin Dvořák. Due pagine sinfoniche frutto di ibridazioni tra libertà creativa e lirismo, tra la ciclicità dei linguaggi classici e la sperimentazione di nuovi orizzonti.
Luigi Piovano si confronta con Malipiero
In programma l’esecuzione della composizione sinfonica scritta da Gian Francesco Malipiero, terminata nel 1945 a Venezia, in un periodo in cui il compositore non si allontanò mai dalla città lagunare, e da Palazzo Pisani già allora sede del Conservatorio Benedetto Marcello. La sinfonia fu eseguita per la prima volta al Teatro Comunale di Firenze nel 1945 sotto la bacchetta di Igor Markevitch. La Terza Sinfonia di Gian Francesco Malipiero presenta ritorni di motivi e sezioni strutturali tipici del sinfonismo classico, pur mantenendo un approccio creativo autonomo. Malipiero ha legato quest’opera alla data dell’8 settembre 1943, e riflette nel suo sottotitolo “delle campane” ricordi dolorosi di un’epoca di pace: un riferimento che non è onomatopeico ma rappresenta la nostalgia per la serenità di chi vive tormenti e angosce.
E ancora, la Nona Sinfonia di Antonín Dvořák, che fu composta dal 19 dicembre 1982 e terminata il 24 maggio del 1893, anno in cui venne eeguita alla Carnegie Hall di New York, è invece emblematica del soggiorno americano dell’autore boemo. E anche se la partitura non ha tracce di musica autenticamente americana, mostra l’influenza delle tradizioni musicali dei pellerossa e dei canti della comunità nera, alle quali Dvořák intreccia temi originali alternando il carattere epico di alcune sezioni e il lirismo sognante di altre.
Orchestra di Padova e del Veneto
Fondata nell’ottobre 1966, l’Orchestra di Padova e del Veneto si è affermata come una delle principali orchestre italiane. Realizza circa 120 tra concerti e recite d’opera ogni anno, con una propria Stagione a Padova, concerti in Regione, per le più importanti Società di concerti e Festival in Italia e all’estero. La direzione artistica e musicale dell’Orchestra è stata affidata a Scimone (dalla fondazione al 1983), Maag, Giuranna, Turchi, Brunello, Juvarra.
Nel settembre 2015 Marco Angius ha assunto l’incarico di direttore musicale e artistico. OPV annovera collaborazioni con i nomi più insigni del concertismo internazionale. Tra i quali si ricordano Argerich, Ashkenazy, Chailly, Goebel, Isserlis, Kavakos, Koopman, Lupu, Sir Marriner, Mustonen, Mutter, Perahia, Perlman, Rostropovich. OPV è protagonista di una nutrita serie di trasmissioni televisive per Rai5. Oltre che di una vastissima attività discografica che conta più di 60 incisioni culminata nel premio Abbiati 2023. A gennaio 2024, diretta da Marco Angius, ha eseguito Prometeo di L. Nono presso la Chiesa di San Lorenzo (ora Ocean Space) di Venezia, sede della prima storica esecuzione del 1984. È sostenuta da Ministero della Cultura, Regione del Veneto, Provincia di Padova e Comune di Padova.
Luigi Piovano – violoncellista e direttore d’orchestra
Formatosi sotto la guida di Radu Aldulescu, nel 1999 è stato scelto da Maurizio Pollini per partecipare al “Progetto Pollini”. Ha tenuto concerti da camera con Sawallisch, Chung, Lonquich, Sitkovetsky, Kavakos, le sorelle Labeque. Dal 2005 suona in duo con Antonio Pappano: è del 2020 il loro CD con le Sonate di Brahms. Come solista ha suonato con prestigiose orchestre – Tokyo Philharmonic, New Japan Philharmonic, Accademia di Santa Cecilia, Seoul Philharmonic, Orchestre Symphonique de Montréal – sotto la direzione di Chung, Nagano, Pappano, Pletnev.
Molto attivo come direttore, dal 2013 è alla testa degli Archi di Santa Cecilia con i quali ha pubblicato sei CD. Recentemente ha diretto Tosca a Catania e ha debuttato sul podio della Sinfonica di Milano, dove tornerà in settembre. A novembre debutterà sul podio della Philzuid (Orchestra dell’Olanda del Sud). È ospite abituale dell’Orchestra del Mozarteum di Salisburgo, dove tornerà nel 2026 per un concerto seguito da un tour in Italia.
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