Si è svolta oggi pomeriggio presso il Porto Bolaro Shopping center di Reggio Calabria la presentazione del libro “Le vere cause del Conflitto Russo Ucraino”, edito dalla casa editrice reggina Visione Editore: un volume che contiene la traduzione del saggio di Vladimir Putin sull’unità storica di Russi e Ucraini e altri importanti contenuti di filosofi e pensatori russi sulla questione ucraina. L’evento, organizzato dal Centro Studi Federico Caffè, è stato moderato dal nostro direttore, Peppe Caridi, e ha visto l’autorevole partecipazione del decano dei giornalisti reggini Pino Toscano e dell’ambasciatore Bruno Scapini, che ha seguito tutti gli aspetti diplomatici per addivenire alla pubblicazione dell´importante documento di Vladimir Putin, oltre a Giuseppe Modafferi per l’organizzazione e Pino Falduto per gli onori di casa.
In apertura, proprio Pino Falduto ha spiegato il senso dell’iniziativa che rientra nell’ambito degli incontri letterari del centro commerciale, che ha già ospitato la scorsa settimana la presentazione congiunta dei libri di Peppe Scopelliti e Cateno De Luca, e che la prossima settimana ospiterà per un’analoga presentazione il vicedirettore del Corriere della Sera Antonio Polito. Rivolgendosi alla comunità ucraina, che ha voluto esprimere tutto il proprio dissenso nei confronti di questo evento in modo particolarmente rumoroso per tutta la durata della presentazione, Falduto ha aperto le porte del centro commerciale “a qualsiasi evento vogliate organizzare“, chiedendo però comprensione e rispetto anche per chi non la pensa come loro.
“Questo incontro – ha detto in apertura Giuseppe Modafferi, tra i fondatori del Centro Studi Federico Caffè e organizzatore dell’evento – non vuole essere una presa di posizione contro qualcuno o per qualche altro. Non siamo tifosi di una parte o dell’altra, vogliamo semplicemente far sentire un’altra verità, quella di coloro che vengono considerati i nemici e che è sempre giusto ascoltare anche se non si condivide, come da nobile tradizione degli antichi latini“. Quando, in chiusura, dal folto gruppo di ucraini radunati appositamente per l’evento, qualcuno ha chiesto di poter esprimere un contraddittorio, Modafferi in modo particolarmente brillante ha chiarito – indicando il libro e gli ospiti che lo hanno presentato – come “questo sia proprio il contraddittorio rispetto al pensiero unico che da anni ogni giorno ci viene illustrato nel dettaglio, quotidianamente, in modo ossessivo, da tutti i grandi media, dai giornali, dalle tv. Siamo qui proprio per dare voce all’altra verità, senza nessuna pretesa di convincere alcuno rispetto a quale sia il punto di vista giusto o quello sbagliato, senza neanche alcuna pretesa sul fatto che ci sia un punto di vista giusto e uno sbagliato“.
Peppe Caridi, poi, ha dialogato sul ruolo dell’informazione con Pino Toscano, “senza ombra di dubbio il miglior giornalista contemporaneo della nostra città“, e proprio Toscano ha acceso la serata entrando nel merito della vicenda Russo-Ucraina e chiamando in causa il ruolo degli Stati Uniti d’America, ripercorrendo dati di fatto della storia degli ultimi decenni che hanno immediatamente suscitato la rabbia della comunità ucraina.
Ancora più dura la reazione degli ucraini quando ha parlato l’ambasciatore Bruno Scapini, che – dopo aver portato i saluti dell’Ambasciatore della Russia in Italia Alexey Paramonov (in coda all’articolo il testo integrale) – ha espresso la propria opinione mentre una folla di facinorosi ha provato in ogni modo ad interromperlo, urlandogli addosso. Anche Scapini è entrato nel merito della guerra in Ucraina evidenziando passaggi storici cruciali sul ruolo degli Stati Uniti d’America e sullo storico allargamento della NATO, richiamando alcune citazioni di Papa Francesco e auspicando che questa “follia” di una “guerra tra un unico popolo” possa finire al più presto.
Modafferi, nel corso dell’incontro, ha ricordato come gli “angeli del mare” della Marina Militare Russa furono i primi ad intervenire a Messina e Reggio Calabria dopo il drammatico terremoto del 1908, salvando centinaia di persone dalle macerie quando ancora gli aiuti del governo italiano erano lontani. L’ambasciatore Scapini ha ricordato come anche negli anni successivi l’amicizia tra Italia e Russia sia stata confermata anche da episodi negli anni successivi, dall’eroico salvataggio di Umberto Nobile al Polo Nord dopo il disastro del Dirigibile Italia e dagli aiuti dati a L’Aquila dopo il terremoto del 2009 per la ricostruzione.
L’incontro, monitorato dagli occhi vigili della Digos che è intervenuta ed ha anche dovuto necessariamente riprendere i momenti di massima tensione quando i manifestanti ucraini hanno alzato i toni, è stato addolcito dagli intermezzi musicali del grande tenore reggino Francesco Anile, che ha raccolto il vivo apprezzamento degli oltre 150 presenti, tra cui molti russi e rappresentanti della comunità russa in Calabria.
Saluto dell’Ambasciatore della Federazione Russa nella Repubblica Italiana Alexey Paramonov agli ospiti presenti in occasione della presentazione del libro “Le vere cause del conflitto russo-ucraino”
Reggio Calabria, 1 dicembre 2024
Gentili signore e signori,
Cari amici,
L’iniziativa di “Visione Editore” legata alla pubblicazione della raccolta di articoli intitolata “Le vere cause del conflitto russo-ucraino”, a cura di Enrica Perrucchietti e Umberto Visani, è degna di stima e merita tutto il nostro sostegno. Quest’opera rappresenta una risposta all’esigenza, sempre crescente nella società italiana, di confrontarsi con fatti veritieri e oggettivi, e di poter avere accesso a un’analisi imparziale delle cause e degli antefatti della tragedia che oggigiorno vediamo imperversare nell’Europa dell’Est, e più precisamente sul territorio dell’Ucraina e della Russia.
Abbiamo già presentato quest’opera sia a Roma che in altre città. C’è grande interesse nei confronti della raccolta, e stiamo riscontrando un’ampia risonanza di pubblico tra i rappresentanti degli ambienti sociali più disparati. Anche alla nostra Ambasciata sono arrivati molti messaggi di supporto nei confronti dell’iniziativa e che contenevano domande di vario genere riguardanti i contenuti esposti nel libro dagli autori degli articoli.
Ci aspettiamo che questa pubblicazione, così come la presentazione a essa dedicata, susciti interesse anche qui in Calabria, e, in generale, nel sud della Penisola. La Russia ha molti amici in questa parte dell’Italia e, come del resto sta accadendo ovunque, i nostri amici qui al Sud provano grande disagio a causa dell’impossibilità di mantenere contatti regolari con i loro partner e amici russi, di visitare il nostro Paese, di realizzare progetti congiunti, o di poter anche solo preservare quelli che sono semplici contatti umani. A ogni modo, la Russia resta tradizionalmente legata al sud Italia in virtù di rapporti di lunga data, basati sul reciproco vantaggio, le cui origini risalgono ai tempi del Regno delle Due Sicilie.
La lunga serie di riprovevoli e pericolosi avvenimenti alla quale stiamo assistendo oggi in tutto il mondo, che di fatto rappresenta la crisi geopolitica più acuta mai vista dai tempi della Seconda Guerra Mondiale, non è da imputare alla Russia. Si tratta di avvenimenti pianificati dagli strateghi di Washington molto tempo fa; avvenimenti ai quali è stato dato inizio nel 2014, nel corso del Colpo di stato verificatosi a Kiev, a seguito del quale si sono impadroniti del potere personaggi apertamente radicali e nazionalisti, i quali hanno proclamato che il loro scopo sarebbe stato quello di fare la guerra alla Russia e a tutto ciò che è russo: alla lingua, alle tradizioni, alla storia, alla religione, alla cultura e ai valori.
Ed ecco che i “demiurghi” d’oltreoceano hanno cominciato ad allevare, a ridosso dei confini russi, un’entità che sarebbe dovuta diventare una sorta di “ariete” da usare contro il nostro Paese: l’Antirussia. Grazie alle generose sovvenzioni giunte dai fondi americani e al denaro del quale gli oligarchi locali hanno derubato la popolazione, al posto della buona vecchia Ucraina, a noi tanto affine, ha fatto la sua ascesa un orrendo mostro, intossicato dal veleno del nazionalismo e avido delle elemosina concessegli dei suoi padroni. E oggi è sempre più evidente che tipo di minaccia rappresenta il regime di Kiev per la pace e per la sicurezza globale, dato che tale regime si è posto l’obiettivo di trascinare l’Europa e l’intero Occidente in una guerra contro la Russia.
Per questo motivo oggi, come mai prima d’ora, è importante impedire che il mondo scivoli verso la Terza Guerra Mondiale, e allo stesso modo è importante tenere unite tra loro le persone dotate di buon senso e buona volontà: e cioè tutti coloro che rigettano quest’aggressiva retorica militaristica e che auspicano che l’Europa torni, in quanto parte del grande continente eurasiatico, alla coesistenza pacifica, al dialogo e alla cooperazione basati sul rispetto degli interessi reciproci, sull’uguaglianza dei diritti e sull’uguaglianza sovrana dei vari Paesi, così come su una sicurezza che sia uguale e indivisibile per tutti, ma anche sui principi fondamentali della Carta delle Nazioni Unite intesi in tutta la loro interezza e interconnessione.
Il Presidente Vladimir Putin conclude il suo articolo del 2021 con queste parole: “La Russia non è mai stata e non sarà mai “anti-Ucraina” ”. E neppure adesso lo è. Questo folle, sanguinoso decennio di storia ucraina comunque non è in grado di cancellare la plurisecolare amicizia e la stretta parentela che legano il popolo russo e quello ucraino.
Con i miei migliori auguri,
L’Ambasciatore della Federazione Russa in Italia, Alexey Paramonov
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