Ecco come Amazon accelera sull’intelligenza artificiale

Amazon ha annunciato supercomputer e server alimentati da chip IA proprietari insieme a una una nuova serie di modelli di base che mirano a rivaleggiare con quelli di OpenAI, Anthropic e Meta.

Amazon annuncia nuovi chip, modelli e server per l’intelligenza artificiale.

Il 3 dicembre, in occasione della conferenza Re:invent a Las Vegas, il colosso dell’e-commerce Amazon ha presentato la sua famiglia Nova di modelli di base che spaziano da modelli di solo testo molto leggeri a modelli linguistici più grandi, nonché modelli in grado di creare immagini e video, che saranno disponibili come parte della libreria di modelli Amazon Bedrock in Aws, divisione di cloud computing di Amazon. Sfida aperta ai modelli di OpenAI, Anthropic e Meta. Ma non finisce qui.

La società ha annunciato i piani per la realizzazione di un “ultracluster”, un grande supercomputer ad elevatissima potenza di calcolo composto da centinaia di chip Trainium, sviluppati autonomamente dal laboratorio tecnologico della compagnia ad Austin, in Texas. Il supercomputer sarà utilizzato dalla startup dell’Ia Anthropic, in cui Amazon ha recentemente investito altri quattro miliardi di dollari per un totale di otto miliardi. Il supercomputer, battezzato “Project Rainier”, sarà collocato negli Stati Uniti.

Aws ha comunicato anche il rilascio di un nuovo “Ultraserver” realizzato con 64 chip proprietari interconnessi.

Gli annunci segnano il più grande passo di Amazon per cancellare l’etichetta di “impreparato” nello sviluppo di applicazioni di intelligenza artificiale mentre i concorrenti acceleravano, osserva Reuters.

Tutti i dettagli.

I NUOVI MODELLI DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE TARGATI AMAZON

A due anni dal lancio di ChatGpt che ha scatenato la corsa all’Ia generativa, Amazon ha annunciato una nuova famiglia di modelli di intelligenza artificiale per testo, immagini e video, chiamata Nova, che ha affermato avere “intelligenza all’avanguardia” in molte attività, è il 75% più economica dei concorrenti più performanti del settore.

Rohit Prasad, responsabile dell’intelligenza artificiale generale di Amazon, ha affermato infatti che l’azienda avrebbe gareggiato con i rivali in termini di prezzo e capacità, evidenziando quelle che ha definito velocità più elevate per i nuovi modelli. “Se ho qualcosa di meglio da offrire, i clienti verranno e lo useranno”, ha dichiarato in un’intervista.

PUNTARE SUI CHIP…

Inoltre, Amazon ha fatto sapere che sta costruendo “Project Rainier”, un enorme supercomputer che esegue centinaia di migliaia dei suoi chip Trainium2 di produzione interna, con Anthropic come primo cliente.
Ha anche affermato che i suoi chip Trainium2 sono generalmente disponibili per i clienti di intelligenza artificiale, con Trainium3 previsto per l’anno prossimo.

“Tutti hanno lanciato chatbot”, aveva spiegato il ceo di Aws Matt Garman in un’intervista ad Axios. “Abbiamo fatto un passo indietro e ci siamo chiesti: ‘Qual è l’infrastruttura e la piattaforma su cui pensiamo che la nostra vasta gamma di milioni di aziende e startup vorrà davvero costruire?’” I chip personalizzati sono una parte importante di ciò che Garman ritiene darà ad Amazon un vantaggio a lungo termine. “Sapevamo che costi e prestazioni sarebbero stati incredibilmente importanti lì, e così cinque anni fa abbiamo iniziato a costruire il nostro silicio personalizzato per supportare i modelli AI”, ha affermato.

…PER SFIDARE NVIDIA

Come altre aziende cloud, Aws fa ancora molto affidamento sulle unità di elaborazione generali di Nvidia, segnala Reuters. Ma gli ultimi sviluppi mostrano che ora è alla pari con Google, che addestra i suoi modelli Gemini sui chip interni che utilizza da quasi un decennio, ha affermato Patrick Moorhead, analista principale di Moor Insights & Strategy. Insieme ai suoi altri chip, compresi quelli per l’esecuzione e l’addestramento di modelli di intelligenza artificiale, Amazon ora aveva “la più ampia gamma di silicio interno” di tutte le grandi aziende cloud, ha aggiunto.

D’altronde i maggiori clienti di Nvidia, provider cloud come Amazon Web Services, Azure di Microsoft e Google Cloud sono ansiosi di ridurre la loro dipendenza dai chip Nvidia, se non addirittura sostituirli, evidenziava il mese scorso Bloomberg. Negli ultimi due anni, Nvidia si è trasformata da produttore di chip di nicchia al principale fornitore di hardware che abilita l’intelligenza artificiale generativa, una distinzione che ha reso l’azienda la più grande al mondo per valore di mercato.

Sia Aws sia Azure che Google Cloud stanno preparando il proprio chip, ma Amazon, il più grande venditore di potenza di calcolo in affitto, ha distribuito la maggior parte dei chip fino ad oggi. Tuttavia, gli osservatori del settore affermano che è improbabile che Amazon sostituisca Nvidia a breve, sottolinea Bloomberg.

IN ARRIVO UN’ALEXA RINNOVATA CON L’AI

Infine, nel suo keynote speech a Las Vegas, il ceo di Amazon Andy Jassy ha annunciato che la società avrebbe rilasciato una versione del suo assistente vocale Alexa rinnovata con l’intelligenza artificiale nei prossimi mesi. Il progetto, noto internamente come Banyan, è stato afflitto da ritardi tra preoccupazioni sulla precisione e la velocità delle sue risposte, ricorda ancora Reuters. Doveva essere lanciato già quest’autunno, bisognerà aspettare quindi l’anno prossimo.