Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
#finsubito
#finsubito video
Agevolazioni
Asta
Bandi
Costi
Eventi
Informazione
manifestazione
Sport
Vendita immobile

Finanziamo agevolati e contributi

per le imprese

il ruolo della Puglia e le eccellenze


È la geopolitica dello spazio, che riscrive mappe e ridefinisce equilibri. Corsa e rincorsa, col naso all’insù. Il sovranismo digitale di Elon Musk, l’Europa e l’Italia costrette a inseguire e recuperare, le comunicazioni criptate e sicure per i governi, l’accesso a connessioni veloci anche in aree remote: la partita strategica di oggi e di domani si gioca su questo complesso e in parte inesplorato terreno. Satelliti in orbita bassa e media, e ambizioni nell’alto del cielo. E la Puglia brilla nella via italiana alla space economy: competenze, know-how, il ruolo di coordinamento del Distretto tecnologico aerospaziale, la rete di imprese, e la capofila da copertina è senz’altro la Sitael di Angel holding, il gruppo barese guidato da Vito Pertosa. Eccellenze, nonostante tempi, risorse e regole siano la vera incognita, pesante come un macigno per tutti. Al punto da zavorrare e rallentare lo sviluppo dei programmi europei e nazionali. E da aprire così il varco alla possibile, per ora meno che embrionale, intesa tra il governo Meloni e Starlink di Musk: 1,5 miliardi – raccontano le indiscrezioni delle scorse settimane – per la fornitura di un sistema di crittografia per i servizi telefonici e internet utilizzati dal governo italiano, in sostanza un sistema che protegga i contenuti delle comunicazioni governative. Piatti della bilancia e dibattito aperto: sull’uno, l’immediata fruibilità di un sistema (Starlink) rodato, che fa leva già su una costellazione di circa 7mila satelliti; sull’altro piatto gli interrogativi circa l’opportunità di esternalizzare un settore strategico non a un organismo internazionale, bensì a un privato, peraltro del profilo di Musk. Col rischio di affossare più o meno inconsapevolmente le ambizioni di autonomia strategica e i programmi per le costellazioni europee, che coinvolgono anche imprese italiane e pugliesi.

La risposta europea a Musk: il ruolo di Sitael

Il punto però è che il mondo lì fuori, e lì in alto, corre. E tanto. La risposta europea a Starlink sarebbe Iris²: è il terzo programma dell’Ue, dopo Galileo (navigazione satellitare) e Copernicus (monitoraggio ambientale). Ma sarà operativo non prima del 2030: 292 satelliti in orbita bassa, media e geostazionaria per comunicazioni “sicure, affidabili e resilienti”, contratto di concessione da 10,6 miliardi, progetto affidato al consorzio SpaceRise, che riunisce operatori satellitari leader in Europa (Ses, Eutelsat e Hispasat) e grandi aziende (Telespazio, che è controllata da Leonardo, e poi Airbus e Thales Alenia). È un sistema integrato, e l’orbita geostazionaria sarà coperta dalla costellazione Govsatcom, lancio nel 2026: qui nella parte italiana del programma c’è un cuore pugliese, e batte a Mola di Bari. Sitael è infatti in Mirror GovSatCom: la regia per la parte italiana è del governo, l’attuatore è l’Asi e tra i realizzatori ci sono l’azienda pugliese, Leonardo, Thales, Telespazio. 
Sitael è la punta di diamante del sistema Puglia: società del gruppo Angel, sede a Mola di Bari, circa 260 dipendenti (sui 3mila del gruppo) distribuiti tra i diversi poli produttivi italiani, offre una linea completa di prodotti per piccoli satelliti, con soluzioni elettriche intelligenti e modulari nella gamma fino a 300 chili. Il ventaglio va dall’osservazione della Terra a telecomunicazioni e applicazioni scientifiche. Sitael è coinvolta nei principali programmi italiani ed europei: nel 2023 ha firmato con l’Agenzia spaziale europea un contratto per la fornitura di quattro satelliti con strumentazione ottica iperspettrale per la costellazione Iride di osservazione della Terra. Altro progetto è MicroHetSat, realizzato da Sitael sempre per l’Esa col supporto dell’Agenzia italiana: lanciato due anni fa con un razzo di SpaceX (ecco ancora Musk), è il primo satellite inferiore a 100 chili completamente elettrico ed è spinto da un sistema di propulsione al plasma. Chiara Pertosa, ceo di Sitael, intervistata dal Corriere della Sera all’indomani delle indiscrezioni su governo-Musk, si è così espressa: «Nel breve termine affidarsi a un servizio disponibile come quello offerto da Starlink è la soluzione più rapida. Ma come Europa dobbiamo puntare all’indipendenza». E ancora: «In Italia siamo perfettamente in grado di realizzare satelliti e costellazioni, abbiamo competenze eccellenti. Il vero ostacolo sono i fondi», e l’altro freno sarebbe la «normativa tecnica» dell’Ue.

Le altre eccellenze pugliesi

Insomma: il potenziale per contrattaccare nella guerra dello spazio ci sarebbe pure e andrebbe sprigionato. E l’intero sistema Puglia, coordinato dal Distretto tecnologico aerospaziale, è in continua e progressiva crescita. Consolidando così sempre più il ruolo nei segmenti up stream (dunque satelliti, lanciatori, materiali e tecnologie) e down stream (i servizi commerciali legati all’uso dei dati satellitari). Questione, in generale, di ecosistema: in Puglia funziona da anni così. Planetek è un ulteriore esempio lampante. Sede a Bari, oltre 120 dipendenti, il core business è l’elaborazione dei dati satellitari. L’azienda è parte del consorzio Osiride con D-Orbit, Exprivia (altra società del Barese) e Serco Italia: l’orizzonte è il già menzionato Iride, il più importante programma spaziale europeo per l’osservazione della Terra in orbita bassa. E proprio Planetek in queste settimane ha annunciato il successo del lancio di Aix-1p, prima missione della serie di satelliti Aix, che «apre la strada a un programma per introdurre un nuovo concetto di cognitive cloud computing nello spazio». Aix-1p è stato lanciato dalla California a bordo della missione Transporter 12 del Falcon 9 di SpaceX. «Rappresenta l’interpretazione più avanzata della trasformazione digitale nell’osservazione della Terra, stabilendo un nuovo standard per innovazione e accessibilità nelle tecnologie spaziali» ha spiegato Giovanni Sylos Labini, ceo di Planetek.
Exprivia – cuore a Molfetta e attività diversificate – è una realtà di respiro internazionale. In materia di satellistica mette sul piatto sistemi di comando e controllo, sorveglianza, presentazione cartografica, trattamento di mappe geografiche e rapid prototyping di console terrestri, navali e aree, stazioni di terra per la ricezione ed elaborazione di dati satellitari, elaborazione di dati geospaziali. Ma menzione meritano anche Imt (core business in Lazio, sede anche pugliese), che produce i cubesat (dei mini satelliti); Nesst (a Bari), che con Roboze si occupa di stampa 3d con materiali super performanti; o Gap, altra realtà barese impegnata nel telerilevamento satellitare.

Gestione Bed & Breakfasts

Finanziamenti Bed & Breakfasts

Lanci e rilanci

Avio, che ha uno stabilimento anche a Brindisi dedicato a segmenti della motoristica aeronautica, ha realizzato il lanciatore Vega-C, che a dicembre ha portato in orbita il satellite Sentinel-1C della Thales Alenia. Dal 2003 ha un contratto con Esa, lo scenario ha la forma del razzo Vega-E, sviluppato per trasportare satelliti più grandi. Per esempio quelli di Iris², tuttavia non prima del 2030, cioè la linea d’arresto critica scolpita nel cronoprogramma dell’Ue. Nel frattempo, però, Musk corre e vola. E punta a 42mila satelliti in orbita bassa. Eppure l’Italia c’è, la Puglia pure, la rete di eccellenze scalpita, e il sistema della space economy aspetta solo l’accelerazione su tempi, risorse e regole.





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Bonus agricoltura

Finanziamenti e contributi