Un borgo che rinasce. Un chiostro che riapre dopo anni di chiusura. Un evento che promette di trasformare Collescipoli in un laboratorio artistico en plein air. ‘Le Forme dell’Amore’ arriva nel piccolo borgo in provincia di Terni dal 21 al 23 febbraio con un programma intenso fatto di concerti, mostre, laboratori creativi e sapori autentici. Il Chiostro di Santa Cecilia diventerà il fulcro di un’esperienza immersiva tra arte e cultura, che restituisce nuova vita a uno dei gioielli storici dell’Umbria.
La manifestazione è stata presentata con una conferenza stampa a Palazzo Spada alla presenza di amministratori e rappresentanti delle associazioni coinvolte. L’assessore alla Cultura Michela Bordoni ha posto subito l’attenzione sulla grande importanza dell’evento per la rinascita del borgo di Collescipoli attraverso l’arte. “Il 21 febbraio sarà una data speciale per tutti gli amanti della musica e della cultura. Dopo anni di chiusura l’antico convento di Santa Cecilia a Collescipoli verrà finalmente riaperto al pubblico”, dichiara. E lo farà “con un evento unico e suggestivo che si articolerà nei tre pomeriggi del 21, 22 e 23 febbraio”.
Presentato a Terni ‘Le Forme dell’Amore’, un progetto ambizioso per il rilancio del borgo
‘Le Forme dell’Amore’ non è solo un evento, ma un tassello di un progetto più ampio, BAC (Borgo Arti Collescipoli), pensato per fare del borgo un punto di riferimento culturale permanente. L’assessore allo Sviluppo Economico Sergio Cardinali ha sottolineato in questo senso il valore strategico dell’iniziativa. “È volontà dell’amministrazione comunale lavorare sullo sviluppo del territorio incentivando una sempre più marcata vocazione turistica” – afferma. Anche grazie alla manifestazione ‘Le Forme dell’Amore’ di Collescipoli, “Terni può diventare un banco di prova a dimostrazione del fatto che una città industriale può diventare volano di attrattività culturale e turistica. Recuperando anche l’immenso patrimonio architettonico di cui dispone”.
Per dare concretezza a questa visione, il Comune ha lanciato un bando per la concessione di immobili storici assegnati a un’Associazione Temporanea d’Impresa formata da Thyrus, il centro sociale di Collescipoli e Ancescao Umbria Sud. L’obiettivo? Trasformare il Chiostro di Santa Cecilia in un centro pulsante di creatività e socialità. Secondo l’assessora al Welfare Viviana Altamura è necessario “riacquistare socialità attraverso un lavoro di squadra, perché quando l’obiettivo è condiviso si ottengono risultati importanti”.
Cultura, creatività e nuove prospettive
Nel futuro di Collescipoli non c’è solo arte, ma anche memoria e identità. La responsabile della biblioteca comunale Franca Nesta ha annunciato la creazione di un museo garibaldino con cimeli storici. Tra questi il celebre Beccaccino di Garibaldi, già presente, ma anche la giubba e il berretto dell’epoca donata dalla famiglia Vagnozzi e e attualmente ospitati nella Biblioteca Comunale di Terni. Accanto al museo, nascerà un archivio bibliografico che raccoglierà materiali storici preziosi.
Marco Diamanti, presidente dell’associazione Thyrus, ha raccontato durante la conferenza a Terni l’anima del progetto per il rilancio di Collescipoli di cui ‘Le Forme dell’Amore’ è solo la fase embrionale. “Il chiostro diventerà una sorta di contenitore con sale tematiche dedicate alla creatività e spazi per conferenze e incontri così da riattivare la vita dell’intero borgo, integrandosi con esso senza snaturarlo”, afferma. Un’iniziativa che il centro sociale si impegnerà a radicare nella comunità “facilitando i contatti tra le piccole associazioni che operano già in paese e l’ATI”, come spiegato dal presidente Stefano Vitaloni.
È intervenuto anche Lorenzo Gianfelice, presidente di Ancescao Umbria Sud, secondo cui il cuore dell’iniziativa sta proprio nel valore umano. Per lui, quindi, “il progetto che coinvolge il chiostro deve essere intesa come una azione di sviluppo e socialità per l’intero borgo e ancor meglio per la città tutta”.
Terni, ‘Le Forme dell’Amore’: un weekend di esperienze uniche a Collescipoli
Per tre giorni, quindi, Collescipoli si trasformerà in un vero e proprio palcoscenico a cielo aperto in cui l’arte e la cultura sono le vere protagoniste. Andrea Giuli, scrittore e ideatore dell’iniziativa, ha svelato il programma: “Grandi e piccoli eventi si alterneranno a laboratori e attività culturali, piccoli concerti, performance, corsi di fotografia, pittura, scultura, musica, scrittura creativa, mostre, spazi comuni coworking. Un’attività ordinaria che si svilupperà durante tutto il corso dell’anno con eventi di media e grande portata”. L’obiettivo è senza dubbio ambizioso poiché si punta a “far diventare questo paese il Borgo delle Arti, da qui il nome dato al progetto BAC, frutto dell’ascolto della cittadinanza”, sottolinea Giuli.
Tra gli appuntamenti più attesi, il Candle Concert di arpa celtica e musica folk irlandese, che offrirà un’esperienza suggestiva nel chiostro illuminato a lume di candela. Non mancheranno mostre degli artisti di Thyrus e un’ampia offerta enogastronomica con degustazioni di specialità locali.
Per agevolare l’accesso all’evento sarà poi attivato un servizio navetta che da Terni porta al borgo di Collescipoli.
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