Che cosa si dice e che cosa non si dice su Cairo, Cingolani, Lo Voi, Mantovano, Messina e non solo. Pillole di rassegna stampa
MANTOVANO ASFALTA LO VOI
È un «reato grave», che contempla anche un «illecito disciplinare», quello commesso dal procuratore capo di Roma Francesco Lo Voi «rivelando un segreto di Stato» riguardo agli accertamenti dell’Aisi sul capo di gabinetto di Giorgia Meloni, Gaetano Caputi. Lo ha sostenuto il…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 5, 2025
I SERVIZIETTI DELLA SQUADRA FIORE
“Si chiama Squadra Fiore. È un’agenzia clandestina di investigazioni private composta da agenti delle forze di polizia, ex componenti delle nostre agenzie di intelligence, alcuni dei quali forse ancora in servizio che, sotto copertura, agivano per clienti privati. E non è una…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 3, 2025
LA CIA TRUMPEGGERA’
“John Ratcliffe, il capo della Cia scelto da Donald Trump, ha spiegato, anche durante l’audizione di conferma davanti al Senato, di voler imporre un cambio di rotta radicale alla centrale dello spionaggio, mettendo al centro della sua attività la lotta contro i cartelli della…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 6, 2025
CINGOLANI (LEONARDO) IN DIFESA E IN LODE DI MELONI
“Il ruolo centrale di Meloni è un asset per l’Ue. Si è mossa benissimo e in maniera rapida. Meglio che ad avere un rapporto privilegiato con gli Usa sia l’Italia e non un paese magari più periferico, nazionalista”. (Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 5, 2025
FESTUCCI DI AIAD (CONFINDUSTRIA) FA LA FESTA A BANCHE E COMUNE DI ROMA
“Per le piccole e medie imprese del settore della difesa in Italia, accedere ai finanziamenti delle banche è davvero complicato. Spesso gli istituti di credito inseriscono nei loro statuti dei vincoli di ‘eticità’ che di fatto impediscono alle società di poter essere finanziate”.…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 6, 2025
“Il Comune di Roma doveva rifare delle strade in periferia e ha chiesto di dare dei contributi. Un’importante società italiana che produce missili si era detta disponibile, ma il Comune le ha detto di no perché nel suo statuto ci sono due categorie che non possono dare…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 6, 2025
“Quasi tutti gli enti locali – comuni, regioni, ecc. – hanno nei loro statuti delle regole che prevedono che le banche possano lavorare con loro solo se si dichiarano ‘etiche’, e dunque non finanziano aziende del settore della difesa. Poiché le tesorerie di questi enti sono…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 6, 2025
MESSINA (INTESA SANPAOLO) ELOGIA GIORGIA MELONI
“Con l’attuale governo abbia l’occasione di esercitare una leadership in Europa. Giorgia Meloni ha un prestigio unico tra gli investitori internazionali”. (Carlo Messina, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 5, 2025
LE CHAT MELONIANE SPIATTELLATE DAL FATTO DI TRAVAGLIO
““Matteo Salvini è un ministro bimbominkia”. “Un cialtrone”, “ridicolo”, “incapace”. Ma soprattutto “un Renzi di destra”, un politico che fa “accordi sottobanco con Renzi per il cognato Denis Verdini”. E la Lega è un partito “che non ha onore”, che “non rispetta la parola data”.…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 6, 2025
LA SBERLA SPAZIALE DI MATTARELLA A MUSK (MAI CITATO, TRANQUILLI…)
Mattarella nel suo discorso di ieri in occasione del conferimento della laurea honoris causa dall’Università di Marsiglia ha sottolineato la “minaccia rappresentata da «figure di neo-feudatari del terzo millennio, novelli corsari che aspirano a vedersi affidare signorie nella…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 6, 2025
VALZER IN VISTA A REPUBBLICA E AL FOGLIO?
Cerasa verso il Messaggero, Molinari verso il Foglio. (Lettera43)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 6, 2025
GLI AFFARI DELL’AGENZIA IMMOBILIARE CAIRO-RCS
Rcs, il grattacielo di via Rizzoli ad Arkea per 50 milioni. A Urbano Cairo affitto per dieci anni. (Milano Finanza)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 6, 2025
PUBBLICITA’ MORTUARIE PER I GRANDI GIORNALI
Gli investimenti pubblicitari sulla stampa chiudono l’anno a -7,7%. I quotidiani registrano un passivo a -8,7%, sui quali incide in particolar modo la fine dell’obbligo di pubblicazione dei bandi. (Prima comunicazione)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 6, 2025
CONTI SALUTARI PER ASTRAZENECA
AstraZeneca, multinazionale biofarmaceutica anglo-svedese, ha chiuso il 2024 con un fatturato totale in aumento del 21% a 54.073 milioni di dollari, guidato da un aumento del 19% nelle vendite di prodotti, dalla continua crescita dei farmaci in partnership (fatturato di alleanza)…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 6, 2025
I CONTI NON VANNO DI MODA A VERSACE
Versace, che voci danno in vendita, ha chiuso il terzo trimestre con ricavi a 193 milioni di dollari (-15%) e ampliato la perdita a 21 milioni. Capri, la holding a cui fanno capo anche Jimmy Choo e Michael Kors, chiude il terzo trimestre con ricavi in calo dell’11,6% a 1,26…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 6, 2025
CARTOLINA DALLA SPAGNA
Nueva jornada laboral máxima de 37,5 horas: cuándo y cómo se aplicará y qué cosas pueden cambiar. (El Pais)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 5, 2025
CARTOLINA DALLA FRANCIA
Bayrou si salva dalla censura, la sinistra implode, la Francia ha un bilancio per il 2025. 128 deputati hanno votato a favore della mozione di censura presentata dalla France Insoumise, ben al di sotto della maggioranza di 289 voti necessaria per far cadere il governo, ha…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 6, 2025
CARTOLINA DALL’IRLANDA
L’agenzia di rating Fitch ha classificato nel 2024 l’Irish Stock Exchange, la piazza finanziaria di Dublino, come la più grande sede di quotazione per i sukuk in valuta forte, i certificati che funzionano come obbligazioni conformi ai principi della legge islamica: i cosiddetti…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 5, 2025
QUISQUILIE & PINZILLACCHERE
Sulla prima pagina del Sole 24 ore (di Confindustria), Romana Liuzzo (presidente della Fondazione Guido Carli) sottolinea “assonanze forti” tra il discorso tenuto lo scorso 25 gennaio dal presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, e la quinta relazione tenuta dall’ex…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 5, 2025
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ESTRATTO DI UN ARTICOLO DEL SOLE 24 ORE SULL’INFORMATIVA DI NORDIO:
Un ministro che non è un semplice «organo di transito». Un atto caratterizzato da «imprecisioni, omissioni, discrepanze e conclusioni contraddittorie». Una disciplina «complessa che finora non ha mai trovato applicazione». Nell’informativa al Parlamento il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha ricostruito il quadro giuridico di riferimento e la lettura datane che ha condotto alla scarcerazione di Osama Almasri Njeem.
Nordio ha osservato innanzitutto che l’arresto è stato effettuato dalla Digos di Torino e poi comunicato alla Questura senza che la richiesta della Corte penale internazionale fosse stata prima trasmessa al ministero. Centrale poi nella ricostruzione giuridica è il ruolo che la legge italiana sui rapporti con la Corte penale internazionale assegna al ministro stesso. Ammesso che sul punto non ci sono precedenti, Nordio, richiamando l’articolo 2 della legge n. 237 del 2012, valorizza il ruolo del ministro, individuato come la figura deputata ai rapporti di cooperazione con la Corte; ministro che, nel trattare le richieste della Corte, la legge considera come «un organo politico che deve meditare il contenuto in funzione di un eventuale contatto con gli altri Ministri interessati, con altre istituzioni o con altri organi dello Stato».
Così, tanto più la richiesta proveniente dalla Corte penale è articolata e complessa, «tanto maggiore deve essere la riflessione, anche critica, sul suo procedere logico, sulla sua coerenza argomentativa, sui dettagli degli elementi citati e sulla coerenza delle conclusioni cui perviene».
Ed è proprio il grave deficit, a dire del ministro, della richiesta della Corte che avrebbe comunque reso impossibile una immediata risposta delle strutture del ministero, tale da scongiurare la liberazione dell’ufficiale libico.
Cruciale, nella lettura degli atti, è stata l’incertezza sulla data di inizio dei delitti da attribuire ad Almasri, dove da una parte si indicava il febbraio 2011, dall’altra il febbraio 2015. Una contraddizione su un elemento essenziale della condotta criminale che, secondo Nordio, compromette radicalmente la richiesta.
Inoltre il ministro ha precisato che neppure era stato trasmesso dalla Corte penale internazionale il verbale con le motivazioni della dissenting opinion di una delle giudici. Tutti elementi che, ha comunicato Nordio al Parlamento, avrebbero reso un assenso alla convalida dell’arresto non solo inopportuno, ma illegittimo.
A corroborare poi la posizione assunta c’è, per il ministro, il fatto che, dopo la messa in libertà di Almasri, la Corte penale si è nuovamente riunita, il 25 gennaio, per una nuova pronuncia ancora non trasmessa ufficialmente al Governo italiano, seppure pubblicata sul sito della Corte, nella quale si sanano le criticità in precedenza emerse.
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