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Gatto operato ad Aosta, ipotesi peculato per il medico. Dall’Ordine dei medici «stupore e sconcerto». Il Peta: «un eroe». Ma quanto costa una tac?


di
Floriana Rullo

Verifiche sulle registrazioni delle telecamere interne. Sulla vicenda è stato aperto un fascicolo della Procura di Aosta. Duro comunicato anche dall’Ordine dei veterinari aostani . E Intanto 51 mila pazienti in Valle attendono una visita

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Non si placano le polemiche sul caso di Athena, il gatto che Gianluca Fanelli, responsabile della struttura semplice di Radiologia e neuroradiologia interventistica del nosocomio Parini di Aosta, ha deciso di curare sottoponendola a Tac e poi a un drenaggio nelle sale dell’ospedale.

Un caso che apre molti interrogativi. Del resto chi non si è chiesto quanto in realtà si spende, da normali cittadini, per una tac, quanta lista d’attesa si trova e quanto costa farla invece ad un animale e soprattutto dove? Ogni giorno cisi trova a dover chiamare più strutture per sottoporsi a visite e esami, scegliendo anche di rivolgersi ai privati per le lunghe liste d’attesa.
Un caso che ha fatto il giro del mondo, ripreso anche dal The Guardian, che ha alimentato un dibattito che ha diviso l’opinione pubblica tra chi si schiera con il medico e chi invece lo critica. Mentre la procura indaga su quanto accaduto e il medico si difende: «fatto il mio dovere. Senza di me la mia Athena sarebbe morta. Ma sono disposto a risarcire il danno economico procurato all’ospedale». 




















































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Fra le ipotesi d’indagine emerge la possibilità che il medico sia entrato due volte e a distanza di tempo (forse perfino di un giorno) in ospedale. Saranno le registrazioni delle telecamere dei vari ingressi dell’ospedale a offrire la prova o a smentire quanto ipotizzato. Il caso riguarda un’evidente violazione del Codice aziendale di comportamento che prevede all’articolo 11 in modo tassativo che «il dipendente utilizza il materiale o le attrezzature di cui dispone per ragioni d’ufficio». 

Proteste ufficiali

Intanto sia l’Ordine dei veterinari sia quello dei medici si scagliano contro la scelta del medico. Dopo la presa di posizione dell’Ordine dei Veterinari, anche l’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Valle d’Aosta interviene sulla vicenda del gatto del primario del Parini, esprimendo «stupore e sconcerto» e ribadendo che la competenza sulle cure degli animali «appartiene esclusivamente ai veterinari».

Il presidente dell’Ordine, Roberto Rosset, sottolinea inoltre come «la presenza di animali in un ambiente ospedaliero potrebbe rappresentare un rischio biologico, compromettendo gli standard di igiene e sicurezza previsti per la tutela dei pazienti. Per questo motivo, eventuali valutazioni di competenza dell’Ordine potranno essere espresse solo al termine di tali accertamenti».

Danno d’immagine

L’Ordine si sofferma poi sull’impatto mediatico della vicenda, rilanciata dai principali quotidiani nazionali e internazionali.

 «La comunità medica valdostana esprime eccellenze in tutti i settori e non meritava un’esposizione mediatica di tale portata, specialmente in un momento di estrema difficoltà, in cui tutti i professionisti sanitari stanno operando con il loro massimo impegno».

Infine, l’Ordine evidenzia come la polarizzazione del dibattito non favorisca un confronto costruttivo tra le autorità competenti, né giovi alla fiducia dei cittadini e all’immagine della sanità valdostana. «Pur non disponendo ancora di tutti i dettagli della vicenda, qualora dovessero emergere responsabilità individuali, l’Ordine interverrà a tutela dei cittadini».

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L’associazione animalista: «Fanelli un eroe»

In «riconoscimento della sua rapida iniziativa e determinazione nel salvare la vita di un gatto», intanto, Gianluca Fanelli ha ricevuto il premio «Eroe per gli Animali» dalla People for the Ethical Treatment of Animals (PETA).

In un comunicato l’associazione dichiara: «Athena si sta rimettendo in sesto. È tornata a casa del dottor Fanelli, dove vivono anche altri animali che ha adottato, tra cui diversi cani e un gatto a tre zampe». 

«Quando si tratta di salvare vite, a volte le regole devono essere infrante – le vite degli animali meritano di essere salvate», afferma la Vicepresidente per l’Europa della PETA Mimi Bekhechi

«Il dottor Fanelli prende chiaramente sul serio il suo giuramento medico – merita ammirazione, non ammonimento, per aver preso misure decisive per aiutare la sua gatta». 

Ma quanto costa una tac?

D’accordo, ma quanto costa la tac per un animale? I costi della Tac Veterinaria anche di nuova generazione sono più bassi di un terzo rispetto alla risonanza.

Ad esempio un addome di un Labrador di 35 chili costa per la Tac circa 380 euro, contro i 1100 euro dello stesso esame fatto con la Risonanza Magnetica. In linea di massima una tac  costa da 290 a oltre 1.600 euro.

Ma dove si può fare la sera? In cliniche private, aperte 24 ore su 24. Ovviamente il ricovero e l’urgenza fa aumentare i costi per curare gli animali. Nel caso della gatta Athena la caduta era avvenuta di sera, quindi l’urgenza potrebbe aumentare il prezzo di ricovero dai 40 agli 80 euro.
Ancora, che liste di attesa ci sono per la tac al Parini?

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Quei 51mila in lista d’attesa 

Anche la Valle d’Aosta si confronta con i problemi delle liste d’attesa. Problema, come in altre regioni italiane, aggravato da diversi fattori come la carenza di personale e l’invecchiamento della popolazione che incidono in modo significativo, così come la mancanza di un sistema che verifichi appieno l’appropriatezza delle richieste.

I dati dicono che sono 51 mila 477 (al 10 gennaio scorso) i pazienti in lista d’attesa nella sanità pubblica valdostana. Di questi, 20 mila 937 sono gli utenti con una prenotazione per un primo appuntamento, visita e/o prestazione diagnostica, quindi una prima visita o una prima prestazione. Dal giugno 2024 all’8 gennaio 2025 sono state ricevute 2.291 richieste di inserimento nei percorsi di tutela. Di queste, 1.587 sono state soddisfatte, mentre 452 sono ancora in attesa. 

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7 febbraio 2025 ( modifica il 7 febbraio 2025 | 14:15)

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