Non c’è pace per i lavoratori e le lavoratrici di Leonardo spa. Ai problemi legati alla divisione Aerostrutture di Grottaglie ecco affiancarsi quelli dei lavoratori della divisione Elettronica. È infatti riesploso il caso della struttura del rione Paolo VI la cui forza lavoro, a far data dall’1 marzo, è destinata ad essere trasferita nella divisione Aerostrutture a Grottaglie.
A sollevare la questione sono le segreterie e le rsu di Fim, Fiom e Uilm dopo le rassicurazioni che ciò, almeno per il momento, non sarebbe avvenuto avute nell’incontro avuto lo scorso 3 febbraio con la direzione aziendale e il responsabile delle relazioni sindacali del sito di Paolo VI ma che poi sono state disattese dal momento che nella giornata del 7 febbraio la Leonardo ha consegnato le lettere di trasferimento ad una prima parte dei lavoratori, «preoccupandosi – scrivono le tre organizzazioni sindacali – esclusivamente di rispettare il preavviso contrattuale che conferma la data sancita nelle comunicazioni formali, ovvero 1 marzo 2025».
I fatti
Riavvolgiamo il nastro. Lunedì 3 febbraio la direzione aziendale della sede Leonardo di Paolo VI della divisione Elettronica convoca Fim, Fiom, Uilm e le rispettive rsu per un incontro di aggiornamento previsto dai piani di monitoraggio dell’accordo sindacale del 15 luglio 2022. Accordo che prevede, a valle di un piano di riorganizzazione ed investimenti della divisione elettronica, il trasferimento del personale di alcuni siti, tra i quali il sito di Taranto Paolo VI, presso la sede Aerostrutture di Grottaglie ed un piano di assunzioni che ha incrementato di fatto il numero complessivo dei lavoratori del sito di Taranto.
Durante i precedenti incontri, fino all’ultimo risalente a settembre 2024, l’rsu aveva richiesto di effettuare i sopralluoghi congiunti con l’rsu/rls per verificare il rispetto di tutte le condizioni relative alla sicurezza, al layout, agli spazi, ai servizi, alla mensa e ai parcheggi nei luoghi adibiti ad accogliere le persone del sito di Paolo VI. Sopralluoghi che non sarebbero mai stati effettuati.
In più nell’incontro del 3 febbraio i sindacati si sono trovati di fronte alla decisione dell’azienda di voler procedere con il trasferimento, a partire dal 1 marzo, di una prima parte di lavoratrici e lavoratori, «contravvenendo di fatto – fanno presente Fim, Fiom e Uilm – non solo a quanto già condiviso precedentemente con le organizzazioni sindacali ma soprattutto nel totale disimpegno degli stessi accordi sottoscritti».
I sindacati, inoltre, avevano richiesto in precedenza di effettuare un trasferimento che, trattandosi di circa 200 persone, prevedesse una pianificazione temporale certa per tutti pur comprendendo di non poterlo completare in un solo giorno. Cosa non garantita proprio perché, per stessa ammissione aziendale, l’edificio di Grottaglie non è ancora completo come dispositivi di rete».
L’incontro si era concluso con l’impegno ad aggiornarsi sulla base delle criticità rilevate dalle organizzazioni sindacali. Poi la doccia fredda delle lettere di trasferimento comunque recapitate ai lavoratori e alle lavoratrici.
La posizione delle organizzazioni sindacali
Il dubbio che pervade le rsu e Fim, Fiom e Uilm è che «questa improvvisa ed unilaterale decisione, presa senza aver precedentemente finalizzato gli step previsti dalla gestione dell’accordo, sia finalizzata a dimostrare, già dalla prossima presentazione del piano industriale di Leonardo spa (prevista guarda caso proprio per il prossimo mese di marzo), che l’azienda stia intervenendo per generare la multi divisionalità dello stabilimento Aerostrutture di Grottaglie, fingendo che tale operazione possa apportare beneficio per il sito ricevente in sofferenza produttiva a causa della crisi Boeing. L’accordo del 2022 non ha assolutamente nulla a che vedere con il destino delle Aerostrutture».
E, dal momento che la Leonardo ha informato le organizzazioni sindacali di voler effettuare comunque i sopralluoghi congiunti nei prossimi giorni, le stesse si dicono pronte e coinvolgeranno «gli enti ispettivi competenti in caso di criticità o mancanze che dovessero emergere nella visita». Comunque, «a fronte di una atto unilaterale da parte della direzione della divisione Elettronica» il sindacato unitariamente risponde «programmando già nei prossimi giorni le assemblee con le lavoratrici e i lavoratori necessarie quest’ultime per condividere un percorso di mobilitazioni con il fine di sospendere i trasferimenti, previsti per il 1 marzo 2025, ed aprire un serio confronto con le RSU e le segreterie sulle modalità di applicazione dell’accordo del 15 luglio 2022».
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