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SQNBA, nel 2025 niente PAC se manca la certificazione – Anmvi Oggi


Dal 20 di febbraio si apre la fase che porterà alla pubblicazione dell’elenco degli organismi di certificazione. Domande di certificazione dal mese di marzo. I tempi di attuazione del Sistema di Qualità Nazionale Benessere Animale (SQNBA) sono stati chiariti da Accredia nel corso di un webinar promosso da Confagricoltura, tra punti fermi e alcuni nodi ancora da sciogliere.

Il Sistema di Qualità Nazionale Benessere Animale (SQNBA) è ancora lontano dal consumatore finale, ma per gli operatori il tempo stringe. Soprattutto per gli allevatori (“operatori del settore primario” per la normativa SQNBA), considerati il cuore della certificazione, il primo movens di un processo virtuoso che quest’anno promette di entrare nel vivo.
La certificazione SQNBA si lega a doppio filo con il livello 2 dell’Ecoschema 1, cioè con i pagamenti della PAC che rappresentano una forma di finanziamento indiretto del Sistema di qualità. Se ne è parlato oggi nel corso di un webinar organizzato da Confagricoltura e moderato da Daniele Mezzogori (Responsabile Produzioni Zootecniche, Salute e Benessere Animale Confagricoltura) con interventi di Accredia rappresentata ai massimi livelli da Silvia Tramontin (Vicedirettore Generale vicario Accredia), Mariagrazia Lanzanova (Vicedirettore del dipartimento certificazione e ispezione Accredia) e Stefania Scevola (Funzionario tecnico area food Accredia).

Punti fermi e nodi da sciogliere– Un punto fermo è che l’operatore che- entro il 2025- non si sarà certificato SQNBA non potrà ricevere i pagamenti della PAC. Le tempistiche diventano pertanto cruciali, ma dal 20 febbraio il Sistema inizierà a muoversi ed è ragionevole attendersi che la durata del procedimento- dalla presentazione della domanda di certificazione al “bollino” finale – sarà compatibile con le scadenze della PAC. Da precisare, invece, altri aspetti come il periodo di riferimento delle valutazioni, l’utilizzo delle checklist (solo quelle del 2025 sono adeguate ai requisiti di certificazione) e aspetti di etichettatura sollevati dalla filiera, specie nel caso in cui non tutti i conferenti siano certificati.
E poi mancano alcune parti documentali del Sistema, anche se è questione di poco tempo. E’ infatti in dirittura d’arrivo la circolare tecnica di Accredia che spiegherà tutte le fasi di accreditamento al Sistema. I certificatori attendono il Piano dei controlli dell’organismo di certificazione (uno per disciplinare), mentre gli operatori sono in attesa dell’elenco pubblico degli organismi di certificazione fra i quali scegliere quello a cui presentare domanda di certificazione SQNBA. L’elenco non è ancora presente sul sito del Masaf, ma “lo sarà a breve” assicurano da Accredia.

Il Piano di controllo– Gli organismi di certificazione avranno a disposizione un Piano di controllo, realizzato da Accredia e declinato per ciascuno dei cinque disciplinari. “Siamo a buon punto” ha dichiarato Silvia Tramontin (Vicedirettore vicario di Accredia), chiarendo che i piani saranno univoci e valevoli per tutti gli organismi di certificazione. Sarà in questi piani che gli organismi di certificazione troveranno i pesi da attribuire alle eventuali non conformità riscontrate in fase di verifica e le conseguenti azioni correttive per rientrare nei requisiti di certificazione. I Piani saranno pubblicati sul sito istituzionale del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (Masaf).

In autocontrollo– Propedeutica al “semaforo verde” è l’attività del Veterinario che inserisce i dati dell’autocontrollo nel sistema Classyfarm. L’autovalutazione compete al veterinario aziendale, ma in mancanza, “è accettato che sia un Veterinario Incaricato a farla”- conferma Accredia, alla luce del regime transitorio al 31 dicembre 2025, previsto dalle recenti modifiche legislative. E’ quindi assicurata, per il 2025, la copertura della funzione di autovalutazione in allevamento.

Ulteriori disciplinari- È in arrivo il Disciplinare dei suini non allevati all’aperto. Ci sta lavorando il Comitato Tecnico Scientifico del Sistema SQNBA, insieme a quelli riguardanti altre specie (es ovicaprini). In ogni caso, tutti i Disciplinari saranno sostenuti dalla medesima ossatura strutturale, con alcuni requisiti costanti e trasversali.

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Dal 20 di febbraio- Anche in assenza del piano di controllo, dal 20 di febbraio inizierà l’accettazione delle domande degli organismi di certificazione, per la creazione dell’elenco pubblico in seguito al quale si potranno presentare le domande di certificazione. L’orizzonte temporale arriva al mese di marzo. L’avvio delle domande di certificazione sarà concomitante alla disponibilità del Piano di controllo e all’accesso al sistema Classyfarm per consentire agli organismi di certificazione di vedere se il semaforo è verde. In tal caso, a seguire, potrà iniziare la valutazione presso gli operatori che avranno fatto domanda di certificazione.

Il portale Classyfarm non rende ancora visibile il semaforo, ma è già predisposto. In fase di accesso, l’ente di certificazione vedrà soltanto il semaforo verde dell’operatore che ha presentato domanda di certificazione (non sono visibili al certificatore i dati proprietari dell’allevatore inseriti prima del semaforo verde). Il semaforo verde è il segnale della piena conformità dell’allevamento e del via libera allo step successivo: la valutazione finalizzata al rilascio della certificazione SQNBA.

La domanda unica a maggio– Le indicazioni dal Masaf sono riassumibili in “flag e certificazione entro il 2025”. In fase di domanda, cioè, si potrà indicare di avere presentato domanda di certificazione per il livello 2 (SQNBA) dell’Ecoschema. A seguire ci sarà il tempo per la valutazione finalizzata al conseguimento della certificazione SQNBA. A settembre di quest’anno, chi risulterà certificato avrà solo l’anticipo dei pagamenti previsti dalla PAC. Per chi non riuscirà a conseguire la certificazione entro settembre il pagamento, senza l’anticipo, sarà erogato l’anno prossimo.

Solo SQNBA– Il Sistema SQNBA abolirà i “bollini” presenti oggi sul mercato. Il consumatore avrà un solo riferimento nazionale di qualità certificata, appunto il Sistema SQNBA (al momento non è disponibile un logo), basato su un percorso di qualificazione valoriale, rispondente a principi di salute e benessere animale condivisi dalle agende europee e internazionali e coerenti con il PNRR. Per gli operatori che sono già in possesso di una certificazione volontaria che include informazioni rientranti nel Sistema SQNBA è stato previsto un periodo di adeguamento di 12 mesi. L’adeguamento “è un aspetto che preoccupa” ha spiegato Tramontin. La normativa richiede che, in accordo con l’organismo di certificazione che ha emesso il certificato, venga fatto un adeguamento al Sistema SQNBA. Andrà perfezionato nell’arco di 12 mesi, senza un scadenza stringente, anche per tenere conto di altre scadenze, in particolare di quelle dell’Ecoschema.

Sistema di Qualità Nazionale Benessere Animale (SQNBA)



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