Dal 30 al 31 gennaio si è tenuto a Torino l’incontro nazionale della Rete Italiana delle Politiche Locali del Cibo, intitolato “Scienza, Politica, Società: Diffusione del sapere e sinergie tra ricerca, istituzioni e società civile verso rinnovate forme di governance territoriale”. L’evento, organizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino e giunto alla sua ottava edizione, ha riunito ricercatori, amministratori e società civile impegnati nella pianificazione e nella costruzione di sistemi alimentari sostenibili e giusti. Anche una parte del team di Coltiva Padova ha preso parte all’evento.
Con oltre duecento partecipanti, l’incontro ha rappresentato un’importante occasione di confronto su temi chiave come l’accesso al cibo, la povertà alimentare, la lotta agli sprechi alimentari e la governance territoriale. Inoltre, ha fornito uno spazio di riflessione sulle sfide attuali e sulle nuove strategie d’intervento.
Una nuova fase per le politiche alimentari urbane
Le politiche alimentari urbane sono entrate in una nuova fase. Così emerge dall’intervento della ricercatrice dell’Università di Surrey, Roberta Sonnino. La prima fase, sviluppatasi negli anni 2000, è stata caratterizzata da entusiasmo e sperimentazione, con l’adozione di un approccio “multistakeholder” e “integrato”, che ha intrecciato il sistema alimentare con altri ambiti complessi, come la sanità, e ha favorito la collaborazione tra diversi attori e livelli territoriali. Tuttavia, con il tempo sono emersi limiti strutturali, tra cui la scarsità di risorse, la mancanza di competenze amministrative e il debole supporto da parte del governo nazionale.
Alla fase iniziale di entusiasmo ha fatto seguito una crescente consapevolezza critica: i processi di governance del cibo rischiano di rimanere frammentati e dominati da interessi privati, a scapito di una governance pubblica orizzontale ed efficace. Per affrontare queste difficoltà, Sonnino ha suggerito alcune strategie e linee di intervento:
- Valorizzare e mobilitare le risorse esistenti, riconoscendo le competenze e le esperienze già presenti nei territori.
- Individuare modalità innovative e specifiche per includere nell’agenda politica e scientifica tutti gli attori, anche i meno rappresentati e con minor peso politico. Per esempio, nei tavoli del cibo, organizzare percorsi a lungo termine piuttosto che eventi sporadici, oppure porre attenzione a un linguaggio inclusivo per formulare gli obiettivi comuni.
- Creare ponti tra le governance locali e globali.
La crescita della rete e l’ampliamento del manifesto
La Rete Italiana delle Politiche Locali del Cibo, nata nel 2018, continua ad espandersi con l’obiettivo di facilitare lo scambio di buone pratiche e conoscenze. Attraverso incontri periodici e la partecipazione a eventi nazionali e internazionali, la Rete sta consolidando il proprio ruolo nel panorama delle politiche alimentari.
Uno dei punti centrali dell’incontro di Torino è stata la necessità di ampliare il manifesto della Rete, un documento che definisce principi e linee guida per le politiche del cibo e che verrà pubblicato nel sito della Rete. Con l’espansione della Rete, è emersa l’esigenza di rendere il manifesto uno strumento chiaro e accessibile non solo agli esperti, ma anche ai cittadini, al terzo settore e agli amministratori locali. Il documento vuole rispondere al bisogno di esprimere una pluralità di voci e di agire che caratterizzano la Rete.
Le attività della rete tra osservazione, ricerca e comunicazione
Durante l’incontro, sono state presentate alcune delle iniziative che la Rete ha avviato e sta consolidando. Tra queste spicca l’Osservatorio nazionale sulle politiche locali del cibo, che coinvolge università, centri di ricerca e associazioni con l’obiettivo di raccogliere dati, monitorare le politiche esistenti e creare un repertorio di buone pratiche attraverso una piattaforma digitale in evoluzione.
Un’altra iniziativa di rilievo è la rivista Re|Cibo, il cui nuovo numero è stato presentato durante l’evento. Questo progetto editoriale offre uno spazio di approfondimento e divulgazione scientifica e operativa, con l’obiettivo di superare la barriera della comunicazione accademica e rendere il dibattito sulle politiche alimentari più accessibile e inclusivo.
Un futuro di collaborazione
L’incontro di Torino ha ribadito l’importanza della collaborazione per costruire politiche alimentari integrate, capaci di affrontare le sfide ambientali e sociali con un approccio democratico e partecipativo. La Rete si conferma un punto di riferimento essenziale per chiunque voglia contribuire alla trasformazione del sistema alimentare in chiave sostenibile ed equa.
Per Coltiva Padova, inserirsi in questa rete è cruciale. Seguendo la prospettiva di Roberta Sonnino, il progetto potrà rafforzare le proprie azioni attraverso sinergie strategiche e una partecipazione attiva alla costruzione di politiche alimentari condivise e partecipative.
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