La sostenibilit� si pu� praticare ovunque, dall’ufficio alla propria abitazione. A volte per farlo bastano pochi accorgimenti quotidiani o, da parte di un’azienda, investimenti consapevoli. Alcune soluzioni tecnologiche si stanno evolvendo per dare risultati sempre migliori e rispondere alle esigenze dell’“economia dell’impazienza” che caratterizza l’epoca in cui viviamo e nella quale siamo tutti decisamente poco propensi all’attesa. Attuare soluzioni del genere � possibile: seguendo la strada dell’innovazione, che non ha bisogno di “reinventare la ruota” ma di affinare le idee esistenti e perfezionarle. Accade per esempio nell’ambito del riciclo della carta.
Un mare di carta da riciclare
Se gi� nelle nostre case ne consumiamo molta, la quantit� di carta utilizzata sale inevitabilmente negli uffici. I dati raccolti a luglio 2022 da A2A parlavano di un consumo pro capite in Italia di circa 200 chilogrammi l’anno. In pratica 80 risme di fogli A4 o due alberi per una famiglia di quattro persone. E se si considera che per produrne una tonnellata vergine sono necessari circa 440.000 litri di acqua, � chiaro come prestare attenzione al suo consumo e al suo riciclo sia una soluzione rispettosa dell’ambiente e garantisca un futuro al pianeta.
La sostenibilit� per� � anche amica del business e pu� essere una risposta pratica e concreta alla citata “economia dell’impazienza” che riguarda le imprese, come i consumatori. Un miglior riutilizzo delle risorse, e un recupero in tempi pi� brevi di ci� che un tempo era scarto, diventa una freccia all’arco del proprio business e una risposta immediata al bisogno di efficienza e tempestivit�.
Un recupero “a secco”
Per rispondere a queste esigenze, Epson ha messo in campo PaperLab. La multinazionale da tempo lavora nella direzione della sostenibilit� per fornire soluzioni ai clienti, ma anche per assumerla nelle proprie practices aziendali. Ad esempio, Epson � stata la prima azienda manifatturiera giapponese in RE100, l’iniziativa internazionale che chiede alle aziende di utilizzare il 100% di energia rinnovabile per le loro attivit� commerciali. E nel gennaio 2024 � stata la prima azienda manifatturiera giapponese a passare completamente al 100% di energia da fonti rinnovabili in tutte le sue attivit� mondiali. Con questa mossa ha ridotto di 400.000 tonnellate le emissioni annuali di CO2.
L’idea di PaperLab � semplice e risponde alla domanda di rispetto dell’ambiente e della privacy. Questa soluzione innovativa si basa sulla tecnologia Dry Fiber, che permette di produrre carta riciclata utilizzando solo una piccolissima quantit� d’acqua per mantenere l’umidit� all’interno del sistema. La riduzione del consumo infatti oscilla dal 95 al 96%. I documenti originali vengono distrutti in modo sicuro, ottenendo una pasta di cellulosa dalle cui fibre si ricava la nuova carta pronta per l’utilizzo, anche in stampanti e fotocopiatrici. La produzione � “on demand” e ad alta velocit�: in un’ora si ottengono fino a 720 fogli A4 o 360 A3.
La vision dell’innovazione aperta
Nella visione imprenditoriale di Epson per� c’� anche la volont� di spingere le proprie idee oltre il contesto in cui sono nate. La tecnologia Dry Fiber � stata ad esempio applicata al campo della moda, dove la percentuale di riciclo � ancora bassa, per scomporre i tessuti e ricombinarli.
La storia della multinazionale ha infatti gi� mostrato come certe soluzioni possano essere applicate con successo in altri ambiti, se si segue un approccio innovativo. Nel 1969 � stata pioniera dell’uso di cristalli di quarzo per realizzare orologi ad alta precisione. Intuendo poi che l’uso dei cristalli poteva essere traslato in altri campi come la produzione di dispositivi tecnologici, dai sensori ai dispositivi di temporizzazione utilizzati per controllare le testine di stampa.
Un atteggiamento che spiega l’interesse verso una “innovazione aperta”. Non sono solo le idee che nascono all’interno di un’azienda a poter essere perfezionate e impiegate in altri settori. � possibile anche migliorare idee che provengono da altri luoghi. Da qui la nascita di numerose partnership in tutto il mondo, tra cui la ricerca congiunta con l’Universit� di Tohoku per studiare la resistenza meccanica e la durata di plastiche composite, arricchite con fibre di tessuto o cellulosa, proprio grazie alla tecnologia Dry Fiber.
I CONTENUTI DI QUESTO ARTICOLO SONO STATI PRODOTTI DA EPSON
17 febbraio 2025 (modifica il 17 febbraio 2025 | 17:53)
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