Il Gioco
Stato del Michigan, 2022: siamo nella piccola cittadina di Velvet Cove, nei mesi finali della pandemia Covid-19, nei panni di Swann, il personaggio che interpretiamo per tutta la durata di Lost Records: Bloom & Rage, ma non l’unica protagonista. Swann � una donna sulla quarantina in viaggio dal Canada per rincontrare le sue amiche di giovinezza dopo 27 anni; l’appuntamento � in un diner locale che � stato anche teatro di importanti eventi del passato. E’ la prima ad arrivare sul posto, e mentre entra nel locale ripercorrendo i luoghi della sua giovent�, i ricordi della sua estate da sedicenne iniziano a riaffiorare, proiettandoci nella Velvet Cove del 1995.
Al tempo Swann era una nerd cicciottella, introversa e con una bassa autostima, appassionata di cinema e legatissima alla videocamera a cassette regalatale dal padre, che usava per catturare qualsiasi momento della sua vita e tutto quello che la circondava. Quell’estate sar� la sua ultima in Michigan, perch� la famiglia ha deciso di trasferirsi in Canada, a Toronto, e le rimangono quindi poche settimane per salutare quei luoghi. Da ragazza introversa non ha quasi nessun amico, ma le cose cambiano quando incontra un gruppo di ragazze della sua et�: Nora, Autumn e Kat. Le quattro ragazze si trovano per caso in un litigio con un bullo di quartiere, difendendosi a vicenda; questo evento le fa avvicinare facendogli scoprire che, al di l� delle apparenze, hanno una follia di fondo ed una voglia di evadere dalla quotidianit� che le accomuna. Nora ed Autumn si divertono a suonare pezzi rock in un garage, e le quattro decidono quindi di formare una band; viste le abilit� di Swann con la videocamera decidono di filmare un video musicale, ed iniziano ad esplorare il bosco di zona per trovare scenari adatti per le riprese. E’ qui che le cose iniziano a prendere una strana piega, con la scoperta di una baita abbandonata piena di misteriosi simboli intagliati.
MX Video – Lost Records: Bloom & Rage
Ho cercato ovviamente di rivelarvi il meno possibile della storia e non vado oltre per non rovinarvi il gusto di scoprirla da soli, ma vi basti sapere che, mentre le cose risultano essere piuttosto ordinarie per gran parte del tempo, ad un certo punto subentra un elemento paranormale che far� precipitare la situazione causando un allontanamento delle ragazze, che non si vedranno n� sentiranno pi� per i successivi 27 anni. Lost Records: Bloom & Rage ci vede esplorare questa situazione da due diversi punti di vista: nel 2022 viviamo il tutto con visuale in prima persona, senza videocamera e chiacchierando con le nostre amiche che, una alla volta, si presentano nel diner mostrandosi nel loro aspetto da quarantenni e ricordando eventi passati dei quali, per qualche motivo, avevano perso memoria, mentre nel 1995 il gioco � vissuto in terza persona, vedendoci esplorare numerose location di Velvet Cove mentre viviamo il “ricordo di un’estate” (cit.) con le nostre amiche.
Questa � per� solo la prima parte della storia: il titolo � infatti composto da due capitoli, “Bloom” (fioritura) e “Rage” (rabbia), ognuno di circa 6 ore di lunghezza. Al lancio � presente solo il primo, mentre il secondo arriver� come aggiornamento gratuito il 15 aprile. In questa prima parte viviamo l’avvicinamento reciproco delle quattro ragazze, le loro esplorazioni e gli eventi che portano ad una drammatica conclusione del capitolo, mentre mi aspetto che, in Rage, affronteremo le violente conseguenze di tale evento.
Dal punto di vista del gameplay, Lost Records: Bloom & Rage si svolge in maniera analoga a quanto potreste aspettarvi da un titolo della serie Life is Strange, con lo stesso tipo di interazioni ed esplorazione, senza per� l’uso di poteri paranormali che vengono sostituiti dalle registrazioni con la videocamera di Swann. Questa � infatti molto importante nella storia, perch� ci permette di catturare specifici momenti per ricostruirne la memoria nella Swann del 2022, oltre a fungere da strumento per la raccolta di collezionabili. C’� infatti un apposito menu dedicato a tutte le memorie raccolte nel gioco sotto forma di videocassette, e ce ne sono di dedicate a specifici luoghi, animali o oggetti: molti di questi non sono obbligatori ai fini della storia, ma fungono appunto da raccolta di collezionabili. Quando attiviamo la videocamera, la visuale passa in prima persona e tutti gli oggetti registrabili vengono marcati sullo schermo, permettendoci cos� di catturarli e collezionarli.
Oltre a questo, altra componente importante del gioco sono i dialoghi, che ci permettono di effettuare scelte multiple con le quali plasmare specifici dettagli della storia; come in molti giochi di questo tipo, alla fine del capitolo ci viene presentato l’elenco di tutte le nostre scelte, che vengono paragonate a quelle di tutti gli altri giocatori. Possiamo ovviamente esplorare liberamente ogni scenario (il mondo non � aperto ma composto di aree autocontenute) e, se abbiamo completato tutti gli obiettivi, decidere se continuare ad esplorare e fare riprese oppure terminare lo scenario e passare al prossimo. Troviamo anche qualche enigma ambientale, come ad esempio combinazioni di lucchetti da aprire cercando indizi nell’ambiente circostante.
Dal punto di vista grafico, Lost Records: Bloom & Rage non ha un approccio realistico ma punta ad una rappresentazione pi� artistica di scenari e personaggi, inserendo per� elementi realistici come l’illuminazione degli ambienti o i tanti dettagli che li compongono. Non � sicuramente un gioco che far� urlare al capolavoro tecnico, ma risulta molto piacevole da vedere. Il comparto audio � invece ricco di pezzi rock anni 80-90, con parlato in inglese e sottotitoli e testi in italiano.
Amore
Realismo e nostalgia
– Lost Records: Bloom & Rage riesce a riprodurre in maniera molto verosimile quello che poteva essere l’ambiente in cui Swann e le sue amiche sono nate negli anni 90, con tanti dettagli che riportano alla memoria come le cose erano al tempo a chi, come me, le ha vissute di persona. Ho inoltre apprezzato molto la caratterizzazione delle protagoniste che, invece di essere ritratte come belle attrici, hanno difetti ed imperfezioni (come l’aspetto grassottello di Swann e la faccia di Swann piena di acne), rivelando la loro bellezza nel carattere piuttosto che nell’aspetto esteriore.
Una storia di crescita
– E’ bello seguire il modo in cui le quattro protagoniste si avvicinano l’una all’altra, condividono le loro passioni e creano un’avventura comune, mettendo a nudo paure, debolezze ed amori lungo il percorso. Il gioco ci permette peraltro, tramite il sistema di dialogo e interazione, di mostrare interesse pi� per alcune rispetto ad altre, e questo finisce per influenzare dialoghi e rapporti.
Odio
Interazione limitata
– Rispetto ad altri titoli del genere Lost Records: Bloom & Rage mi � parso avere un livello d’interazione col mondo circostante fin troppo basso, limitandosi ai dialoghi ed all’esame di specifici oggetti. C’� la meccanica della videocamera, ma anche questa non si riduce altro che ad inquadrare determinati soggetti mentre registriamo clip di pochi secondi. Un maggior livello d’interazione da adventure game, ad esempio con la possibilit� di combinare oggetti o maggiori enigmi da risolvere, l’avrebbe probabilmente reso pi� interessate.
Svolgimento troppo lento
– Il basso livello d’interazione non sarebbe un problema (esistono walking simulator che ne hanno anche meno, pur essendo veri capolavori) se la storia si dipanasse con un ritmo tale da tenerci costantemente coinvolti e sulle spine, ma purtroppo questo qui non accade. Il principale problema di Lost Records: Bloom & Rage � che, per un buon 80% della storia, � composto di scene e dialoghi atti a raccontare come le quattro ragazze hanno stretto un rapporto speciale, mentre solo alla fine (pi� o meno nell’ultima ora-ora e mezza) le cose iniziano a farsi davvero interessanti, giusto in tempo per la fine della storia fino al secondo capitolo in arrivo tra tre mesi. I dialoghi fino a quel momento risultano spesso troppo lenti e poco interessanti, con scene che s�, hanno lo scopo di costruire una passato comune per queste ragazze, ma che risultano troppo lunghe e poco coinvolgenti. Probabilmente il secondo capitolo sar� molto pi� interessante, ma mi chiedo a questo punto se non sarebbe stato meglio rilasciare l’intero gioco in aprile, piuttosto che darci una storia che solo alla fine diventa davvero interessante prima di un grande “to be continued”.
Tiriamo le somme
Lost Records: Bloom & Rage racconta una storia di crescita impiega troppo a decollare, spendendo fin troppo tempo in dialoghi lenti e scene non troppo coinvolgenti. L’elemento nostalgico e la storia generale sono interessanti, ma si sente la mancanza di un maggior elemento d’interattivit� o di un diverso ritmo nella narrazione, che ci porti pi� velocemente nelle fasi pi� interessanti e drammatiche della storia. Consiglio di attendere l’uscita della seconda parte della storia, cos� da valutare meglio un eventuale acquisto e godervi l’intera vicenda senza interruzioni.
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