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Ispezioni nei cantieri, nel 2025 si punta su subappalti, sicurezza e gestione dei rapporti di lavoro


Sul fronte della sicurezza nei luoghi di lavoro è previsto un piano integrato con interventi congiunti tra il ministero del Lavoro, l’Ispettorato nazionale del lavoro, l’Inail e l’Inps. A prevederlo è stata l’approvazione, con il decreto del ministro del Lavoro del 17 dicembre 2024, del Piano per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.

«Il Piano è focalizzato anche verso quei rapporti di lavoro che, seppure formalmente regolari, presentano, nel concreto svolgimento, elementi di irregolarità in presenza di appalti e sub-appalti e dispone l’avvio, nel corso del 2025 di una campagna straordinaria di vigilanza della durata di due mesi, per le lavorazioni ad alto rischio per la salute e sicurezza dei lavoratori quali quelle che si svolgono nel campo dell’edilizia, in agricoltura, presso impianti di depurazione, nel trattamento delle acque reflue, nonché all’interno di reti fognarie e impianti di biogas».

Ad affermarlo è il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Claudio Durigon, in risposta ad un’interrogazione in Commissione Lavoro alla Camera, presentata da Valentina Barzotti (M5S) per conoscere quali azioni prevede il ministero per «garantire che negli appalti pubblici vengano rispettate in modo rigoroso le normative sulla sicurezza e la regolarità contrattuale dei lavoratori».

«Nel settore edilizia sarà posta una particolare attenzione alla catena di appalti e subappalti e al loro coordinamento, con conseguenti accertamenti che riguarderanno, non soltanto le condizioni di salute e sicurezza dei luoghi di lavoro, ma anche la corretta instaurazione e gestione dei rapporti di lavoro», fa sapere il sottosegretario di Stato.

«Tra le iniziative previste nell’ambito del citato Piano integrato si evidenzia l’attività di sostegno per il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza delle aziende attraverso il Bando Isi dell’Inail, che prevede uno stanziamento complessivo di 600 milioni di euro – di cui 510 milioni di euro per Isi generalista dedicato alla generalità delle imprese e 90 milioni di euro per Isi agricoltura. Un sistema di incentivi a fondo perduto ed elevata intensità, che rappresenta per le imprese uno strumento di riferimento per investire nel miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro».

«Per le grandi opere sarà garantita l’operatività dei Protocolli di legalità, rivolti sia ai contraenti generali che agli appaltatori, che recepiscono alcune buone pratiche, quali il rafforzamento delle previsioni relative alla tracciabilità, sia delle imprese presenti nei cantieri articolate nella «Anagrafe degli esecutori», sia dei lavoratori impiegati con i «Settimanali di cantiere» e la registrazione degli orari di lavoro di tutti i lavoratori dipendenti con il tesserino di identificazione».

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Il sottosegretario ricorda anche le disposizioni del Dl 19 del 2024 che, nell’ambito degli appalti pubblici e privati di realizzazione dei lavori edili, prima di procedere al saldo finale dei lavori, il responsabile del progetto negli appalti pubblici e il direttore dei lavori o il committente negli appalti privati, verificano la congruità dell’incidenza della manodopera sull’opera complessiva. Attestazione utile a garantire la corretta applicazione delle retribuzioni e dei contributi previdenziali.

Sulla regolarità contrattuale, alcune novità arrivano anche dal nuovo codice dei contratti pubblici  che ha espressamente inserito l’obbligo, per le stazioni appaltanti e gli enti concedenti, di garantire che al «personale impiegato nei lavori, servizi e forniture oggetto di appalti pubblici e concessioni debba essere applicato il contratto collettivo nazionale e territoriale in vigore per il settore e per la zona nella quale si eseguono le prestazioni di lavoro, stipulato dalle associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale e quello il cui ambito di applicazione sia strettamente connesso con l’attività oggetto dell’appalto o della concessione svolta dall’impresa anche in maniera prevalente».

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