La sentenza del Tar della Liguria che di fatto ha respinto la richiesta di proroga automatica delle concessioni avanzate da tre stabilimenti contro una gara indetta dal Comune di Zoagli, non ha alcun effetto sulla decisione presa dal Governo nazionale di fissare nel 2027 la data ultima in cui dovranno andare a bando le concessioni sul demanio marittimo che, lo ricordiamo, non riguardano soltanto gli stabilimenti balneari, ma anche altre attività, come i ristoranti sul mare, le colonie marittime, i cantieri navali, i porti turistici e i chioschi.
La sentenza del Tar è divenuta comunque un motivo di discussione politica e partitica. Ieri, il Pd di Cesenatico è intervenuto tramite il segretario comunale Valentina Montalti (nella foto): “E’ un segnale d’allarme che conferma quello che diciamo da tempo. Il Governo sulle concessioni dei balneari sta facendo confusione e sta prendendo in giro le imprese che rappresentato una parte fondamentale della nostra offerta turistica e l’unica fonte di reddito per numerose famiglie del nostro territorio. I giudici del Tar della Liguria per la prima volta mettono in dubbio la proroga al 2027. Non solo quindi il Governo Meloni ha approvato una pessima legge che non riconosce nulla alle nostre imprese, ma ha anche sviluppato un impianto normativo traballante che mette ancora più in crisi le nostre imprese e lascia i Comuni impotenti. Fino ai decreti attuativi, che mancano, tutto rimarrà bloccato e l’incertezza impedirà gli investimenti. Auspichiamo che il Governo convochi in fretta Regioni e Comuni per attivare subito un tavolo di lavoro”.
g.m.
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