Probabili accordi in tema di Difesa
(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Roma, 23 feb – L’Italia vanta una
presenza imprenditoriale molto solida negli Emirati. Nel
Paese sono infatti attive circa 600 imprese a partecipazione
italiana – sia di grandi dimensioni, sia Pmi – attive
principalmente nei settori: infrastrutture e costruzioni
(Gruppo Fs, Itinera, Mapei, Rimond Cimolai, Rizzani de
Eccher, Webuild, Mermec,Trevi, Danieli, Prysmian); energia
(Ansaldo, Eni, Enel, Maire Tecnimont, Saipem, Snam, Technip,
Tenaris, Terna); beni di consumo (Stellantis, Luxottica,
Maserati, Technogym); sicurezza/difesa (Elettronica,
Fincantieri, Leonardo); bancario/assicurativo (Banca Intesa
Sanpaolo, Sace); aerospaziale (Telespazio); siderurgia
(Danieli). Lo stock di investimenti diretti (Ide) italiani
negli Emirati nel 2023 era pari a 11,56 miliardi di euro,
mentre lo stock di Ide emiratini in Italia, sotto potenziale,
ammontava a 668 milioni. Oltre al campo energetico,
infrastrutturale e della difesa, opportunita’ si segnalano
nei settori dei servizi e dell’innovazione (agri-tech,
biotecnologie, farmaceutica e intelligenza artificiale), dei
trasporti urbani ed extraurbani, in particolare in relazione
allo sviluppo delle reti ad alta velocita’ (‘Programma
ferroviario degli Eau’; ‘Ferrovia del Golfo’), e della
sostenibilita’ ambientale. In occasione della visita, sarebbe
prevista, a quanto si apprende da fonti vicine ai dossier, la
firma di accordi di collaborazione tra le nostre piu’
importanti aziende della difesa, come Leonardo, Fincantieri
ed Elettronica, ed il gruppo emiratino Edge.
vmg
(RADIOCOR) 23-02-25 12:28:25 (0212)ENE,GOV,INF 5 NNNN
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