La parabola dell’isola a poca distanza dalle coste salentine: prima base militare del regime comunista, poi avamposto italiano contro gli scafisti e adesso nuova frontiera del turismo di lusso
Prima base militare del regime comunista di Enver Oxha, poi prezioso avamposto di guardia di finanza e guardia costiera nella lotta al traffico di umanità sulla rotta del canale d’Otranto, infine esclusiva location scelta dal genero del presidente americano Donald Trump per una nuova proposta della sua società di investimenti da catapultare sul mercato turistico di lusso del Mediterraneo.
È la strana parabola di Saseno, isolotto al largo delle coste d’Albania, 15 chilometri da Valona e una novantina da Otranto, poco più di cinque chilometri di terra abbracciati da un mare trasparente, sabbia e rocce coperte da ciuffi di macchia mediterranea che assediano i vecchi bunker rimasti come muti testimoni della guerra fredda, quando un piccolo corridoio di Adriatico separava due mondi.Â
Uno scenario da geopolitica del millennio scorso, mentre adesso per questo scoglio più o meno disabitato si delinea un futuro ben diverso grazie a un’operazione immobiliare che lo proietta verso un posto d’onore nel catalogo dei sogni riservati ai milionari in vacanza.
La svolta è di qualche settimana fa. Il governo albanese ha approvato il progetto di Jared Kushner, marito di Ivanka Trump e genero del presidente americano Donald Trump. «L’investimento previsto di Sazan Island Touristic Resort di 1,4 miliardi di euro soddisfa i criteri previsti dalla legislazione sugli investimenti strategici», scrive Tirana nel provvedimento che ha fatto scattare il semaforo verde all’operazione del fondo Affinity Partners destinata a cambiare le sorti dell’isola. Che negli anni Novanta è stata il baluardo italiano nella lotta al traffico di immigrati clandestini, quando le motovedette tentavano di bloccare gli scafisti in partenza dalla vicina Saranda, divenuta dopo qualche decennio un’altra punta di diamante del turismo albanese.
A Saseno sorgerà una struttura di lusso con ville incorniciate nella roccia che degrada verso il mare. Proprio qui, in questo minuscolo angolo di Mediterraneo, troverà posto una piccola e ovattata oasi con residenze proposte a clienti milionari disposti a spendere cifre consistenti per immergersi in uno scenario mozzafiato. Il tutto declinato in versione extralusso.
Insomma, altro che destinazione low cost. Al contrario: adesso l’Albania, già forte del boom dell’estate scorsa, punta a proporsi come luogo di nicchia. E la cosa comincia a preoccupare i dirimpettai pugliesi del settore. Perché in effetti su questa parte dell’Adriatico, in particolare lungo la costa di Otranto e Castro, dove nelle giornate più terse le montagne albanesi sembrano davvero a portata di mano, aleggia il timore di perdere quote di mercato tutt’altro che trascurabili a favore di un Paese già sulla rampa di lancio del turismo internazionale grazie a tariffe concorrenziali.Â
E se fino a poco tempo fa la convinzione di essere maggiormente competitivi sul piano dei servizi sembrava in qualche modo spazzare via i timori e rassicurare gli operatori turistici pugliesi, adesso la trasformazione di Saseno rischia di far scricchiolare le consolidate certezze che relegavano l’Albania a meta privilegiata del turismo low cost riservando alle luccicanti masserie di Puglia un posto di rilievo nella mappa internazionale del glamour, grazie anche all’effetto G7 di Borgo Egnazia.
Fatto sta che il progetto di Jared Kushner procede a gonfie vele. Anche se la strada è ancora piuttosto lunga. Perché a Saseno per il momento rimangono solo i ruderi di vecchi edifici e le macerie dei bunker voluti dal regime comunista. Nei mesi estivi, però, già fanno capolino i barconi delle gite giornaliere e i turisti sulla costa albanese possono visitare l’isola: giusto poche ore per disperdersi tra spiagge e grotte sottomarine, tutto a poche decine di euro. Prima che anche qui cominci l’era del turismo di lusso.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità *****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link