La riforma fiscale introdotta per il 2025, attraverso la Legge di Bilancio e il Decreto Legislativo 192/2024, porta significative novità per professionisti e piccole e medie imprese.
Secondo il pool di esperti di Metatasse, questo rappresenta uno dei momenti più significativi dell’anno per l’economia italiana: il governo ha infatti introdotto una serie di misure che avranno un impatto significativo sugli studi professionali e le PMI, grazie ad interventi che mirano a semplificare il sistema fiscale, incentivare la crescita economica e il miglioramento della competitività.
Tuttavia, la complessità di questo scenario – confermano gli esperti di Metatasse – richiede una conoscenza approfondita delle nuove norme. In questo articolo analizzeremo le misure previste dalla Legge di Bilancio 2025 e quelle introdotte dal Decreto Legislativo e scopriremo l’importanza di una consulenza fiscale professionale per trasformare le novità introdotte in benefici tangibili per la tua attività.
Legge di Bilancio 2025: novità per imprese e professionisti
La Legge di Bilancio 2025 introduce diverse misure che incidono direttamente sull’attività di professionisti e PMI, mirando a rendere il sistema fiscale più snello e favorevole agli investimenti.
Una delle modifiche più rilevanti riguarda la struttura dell’IRPEF, che viene razionalizzata passando da quattro a tre aliquote. Questa semplificazione comporta una riduzione della pressione fiscale sui redditi medio-bassi, con effetti positivi per i professionisti di piccole e medie imprese. In particolare:
- Aliquota del 23% per i redditi fino a 28.000 euro;
- Aliquota del 35% per i redditi compresi tra 28.001 e 50.000 euro;
- Aliquota del 43% per i redditi superiori ai 50.000 euro.
Parallelamente, la manovra introduce un’IRES premiale, con un’aliquota agevolata al 20% rispetto al 24% standard. Tale beneficio è riservato alle imprese che decidono di accantonare una parte significativa degli utili, reinvestendoli in beni strumentali avanzati e incrementando l’organico con nuove assunzioni a tempo indeterminato, una misura che si propone di incentivare la crescita aziendale e l’occupazione, favorendo lo sviluppo sostenibile del tessuto imprenditoriale. Questa misura – ricordano gli esperti di Metatasse – mira a stimolare gli investimenti produttivi e la creazione di posti di lavoro, offrendo un significativo risparmio fiscale alle aziende virtuose. Certo è che le clausole alle quali dover ottemperare sono tante e per molte PMI di difficile attuazione.
Non meno rilevante è l’attenzione dedicata agli investimenti nella transizione digitale e sostenibile: la Legge di Bilancio 2025, infatti, prevede specifici incentivi per le aziende che investono in innovazione tecnologica e in attività di ricerca e sviluppo. Tali agevolazioni si concretizzano attraverso crediti d’imposta dedicati, supportando le PMI che desiderano rimanere competitive in un contesto sempre più dinamico e interconnesso.
Decreto Legislativo 192/2024: le novità per i professionisti
Il Decreto Legislativo 192/2024 si inserisce in questo quadro di riforme con l’obiettivo di agevolare le operazioni di aggregazione e riorganizzazione degli studi professionali. Uno degli interventi più significativi riguarda il principio di onnicomprensività emerso nella revisione della determinazione del reddito di lavoro autonomo.
Il legislatore ha deciso di sostituire il termine “compensi” con “tutte le somme e i valori in genere”, introducendo così una definizione più ampia che comprende anche i corrispettivi percepiti a seguito di trasferimenti, cessioni o conferimenti di clientela e asset intangibili professionali.
Neutralità fiscale: cosa cambia per i professionisti
Con l’introduzione dell’articolo 177-bis del TUIR, si è voluto regolamentare in modo più chiaro e specifico il trattamento fiscale delle operazioni straordinarie nel settore delle attività professionali. Il principio cardine di questa novità è la neutralità fiscale, un concetto che mira a evitare l’imposizione immediata di plusvalenze o minusvalenze durante i trasferimenti e le riorganizzazioni aziendali.
Ma cosa significa, in termini pratici? Se un professionista decide di conferire la propria attività, completa di beni materiali, clientela e passività, in una società tra professionisti (STP), non dovrà pagare imposte su eventuali aumenti di valore rispetto al passato.
Le disposizioni di neutralità fiscale si applicano non solo ai conferimenti, ma anche ad altre operazioni straordinarie, come:
- Fusioni, scissioni e trasformazioni tra STP o tra STP e associazioni professionali;
- Apporti ad associazioni o società semplici per lo svolgimento di attività professionali in forma associata;
- Trasferimenti a titolo gratuito o per causa di morte, agevolando così i passaggi generazionali senza impatti fiscali immediati.
Questa misura rappresenta un passo importante verso una maggiore flessibilità organizzativa, permettendo ai professionisti di aggregarsi o riorganizzarsi senza ostacoli fiscali.
Tassazione per competenza: un cambiamento significativo
Accanto a questa modifica, la riforma introduce un nuovo regime di tassazione per competenza, secondo cui il reddito viene assoggettato a imposta nel momento in cui matura, a prescindere dall’effettivo incasso.
Tuttavia, per i lavoratori autonomi si mantiene il principio di cassa, che prevede la tassazione dei compensi solo al momento della percezione effettiva, con eccezione dei compensi corrisposti da sostituti d’imposta, che devono essere dichiarati nell’anno in cui avviene la ritenuta fiscale, indipendentemente dalla data di effettivo accredito.
I vantaggi della riforma fiscale
La riforma fiscale introdotta dalla Legge di Bilancio 2025 e dal Decreto Legislativo 192/2024 rappresenta un’opportunità importante per i professionisti e le PMI italiane.
Secondo gli esperti di Metatasse, questi interventi offrono vantaggi consistenti, tra cui:
- Una pressione fiscale ridotta
- Incentivi per investimenti e occupazione
- Maggiore semplicità amministrativa
- Facilitazioni per la crescita e la modernizzazione degli studi professionali
Le nuove regole di neutralità fiscale agevolano inoltre le aggregazioni e i passaggi generazionali senza oneri fiscali immediati.
Il tutto però dovrà essere pianificato e gestito in modo sapiente, da professionisti fiscali ad esempio, per sfruttare al meglio le leggi fiscali in continuo mutamento.
Affrontare con consapevolezza queste novità, avvalendosi di strumenti digitali e consulenti specializzati – spiegano gli esperti di Metatasse – consente di trasformare i cambiamenti normativi in vere e proprie opportunità di sviluppo competitivo.
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