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MARCIA INDIETRO SUI LAVORI ALL’OSPEDALE CHIETI: IL SINDACO ESULTA, “COMUNE E UNIVERSITA’ VINCENTI” | Notizie di cronaca


CHIETI –  “Se il direttore generale uscente Thomas Schael ieri sera in Commissione Paritetica e oggi all’incontro da lui chiesto in Prefettura a due giorni dall’addio all’Abruzzo, ha dovuto fare una drastica marcia indietro sull’esecutività dei lavori che avrebbero comportato la chiusura del nostro ospedale clinicizzato sine die, è solo perché hanno vinto e convinto le ragioni e le perplessità manifestate a gran voce sia dalla nostra Amministrazione e sia dal Magnifico Rettore dell’Università d’Annunzio”. Lo si leGge in un nota del sindaco del Comune di Chieti.

“Non si creda che egli avesse previsto la dilazione a un mese delle operazioni e la costituzione di un tavolo tecnico sul progetto, come il quasi ex manager va dicendo per cercare di colmare l’imbarazzante brutta figura da lui collezionata ormai ai saluti, con il tentativo di infliggere un ulteriore colpo alla nostra città e a chi la governa. Sarei ben lieto di partecipare a nome e per conto della città e della comunità di utenti e come sindaco presidente del Comitato ristretto dei sindaci Asl, ai lavori dell’organismo tecnico incaricato di seguire il progetto, soprattutto in difesa della permanenza dei reparti interessati nelle strutture ospedaliere della città”.

“Questo ho chiesto al Prefetto e al nuovo manager Mauro Palmieri, nonostante i desiderata del suo predecessore, da cui abbiamo ricevuto solo affronti in questi anni: dalla chiusura del distretto sanitario di Chieti Scalo, al suo arrivo, a quella delle porte della palazzina dirigenziale della direzione, dove stamane avevo chiesto di entrare come sindaco della città capoluogo  e sede della Asl2″: un fiume in piena il sindaco Diego Ferrara, reduce dalla riunione in Prefettura a cui ha partecipato con il Presidente del Consiglio Comunale Luigi Febo e, poi, durante il presidio pacifico davanti agli uffici amministrativi dell’azienda sanitaria, dove ha raccontato ai tanti aderenti alla manifestazione gli ultimi fatti emersi in Prefettura.

Al presidio hanno aderito in tanti: gli assessori comunali Fabio Stella, Alberta Giannini, Massimo Cassarino, Teresa Giammarino; i consiglieri di maggioranza Paride Paci, Edoardo Raimondi, Silvio Di Primio, Barbara Di Roberto, Valentina De Luca, Luca Amicone in rappresentanza del Consiglio e della maggioranza; i consiglieri regionali Luciano D’Amico e Silvio Paolucci, Angelo Taraborrelli segretario provinciale di Azione, oltre ai rappresentanti e vertici di CGIL, CISL UIL, USB e FSI, ARCI Chieti, Comitato civico di Salute pubblica, l’Associazione universitaria studentesca 360 gradi, il Segretariato Italiano Studenti Medicina.

“Voglio ringraziare tutti, veramente tutti i partecipanti, chiedendo loro di restare mobilitati, perché dobbiamo seguire passo passo il progetto e il cantiere – . Non sono e non sarò mai un “Masaniello”, un capo popolo picconatore, ma credo nella forza della ragione, nella condivisione e soluzione democratica dei problemi che riguardano la comunità e credo, soprattutto, nella cortesia e nel rispetto reciproco delle istituzioni. La forza civica che abbiamo radunato in via dei Vestini, ha trasformato la riunione che si sarebbe dovuta tenere stamattina del Collegio di direzione Università/Asl sull’apertura del cantiere, in un semplice e maldestro passaggio di consegne, visto il clamore suscitato dalle decisioni che Schael avrebbe comunicato ai membri. Qui si sta facendo un vilipendio alle istituzioni, che purtroppo è l’eredità che il DG uscente ci lascia, ma mobilitandoci abbiamo evitato che venisse intaccato un punto fondamentale di tutti che è il diritto alla salute, superiore a ogni “scostumatezza” interistituzionale subita”.

“Un dirigente di un ente così importante qual è la Asl di un territorio, non può provare e manifestare disprezzo verso il Comune che lo governa e chi lo rappresenta, perché io sono un sindaco protempore e lui disprezzando me, disprezza la città che rappresento e che merita una sanità con i conti a posto, i servizi che funzionano e un ospedale che non chiuda i battenti per soddisfare le schermaglie di qualcuno. Abbiamo chiesto e saremo vigili finché non otterremo precise assicurazioni che i necessari lavori non fermino il presidio, interventi attesi da tre anni ma divenuti improrogabili per Schael solo quando dovrebbe già essere altrove; precise certezze sulle coperture economiche del progetto di reingegnerizzazione da 60 milioni di euro; ma soprattutto chiarezza sui tempi e i modi di azione, cosa di cui al momento non sappiamo nulla. Per tutte queste ragioni terremo altissima la guardia, cercando di instaurare un rapporto di rispetto e collaborazione istituzionale positiva con il DG Mauro Palmieri”.

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